Nives l’amica incinta

Cereo madore soffuso
sulla nuca intrappolato,                                                            6770476384c09bbce18ee1d213d8f695
due boccoli dorati
-come ali divaricati-
scivolano dalla crocchia
sopra al seno
in gioco di luce
la pelle si sorprese
ad impregnare tutto il livore
disteso
sul labbruzzo imbronciato.

Fu
leggero smarrimento
d’irradiazione, d’assorbimento
ad assopirti il grembo
srotolando
un gomitolo fatato
dal concepimento adagiato
sul boschetto vellutato.

 

 

 

 

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In questo 8 marzo 2012, non credo ci sia niente ancora da festeggiare per la donna, solo da sperare e da combattere ancora perché molto possa cambiare in ogni parte del mondo per un futuro migliore dell’intera umanità.In questo post simbolico la donna che è madre è futuro Speranza, come nella bellissima allegoria del mio amato Gustav Klimt.

 

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7 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. poetella
    Mar 08, 2012 @ 19:39:39

    brava!

    ( e bravo anche Gustav Klint. Sempre!)

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  2. davedomus
    Mar 09, 2012 @ 17:03:29

    Che armonia di linee e di versi… un inchino poetessa!

    Il silenzio non ha suono
    (scorre nascosto)
    ma voce d’anima
    (tra ciglia di muschio)
    vive e muore
    (si veste si spoglia)
    si contraddice
    (e in questo vive)
    e canta
    oh, se canta
    (e al vento sorride) !
    Quando si uniforma
    (sussurra)
    al battito del cuore.

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  3. theallamente
    Mar 10, 2012 @ 09:08:27

    anch’io adoro klimt, così come tutto ciò che hai scritto in questo post… non ci sarebbe niente da festeggiare in effetti. Sennonchè siamo donne e forti e capaci di ridercela e piangercela e sfarfallare e sfioccare di rosa e lustrini e far diventare leggera qualsiasi cosa, greve gravidanza compresa
    Baci!!!

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