Penetrò
il vento la finestra chiusa
rami di corallo in trasparenza a fluttuare
in trasparenza
sembrò fermarsi il mare
non sussurrava più
di verdazzurro
penetrò
il sole gerani d’oro sul balconcino:
ornava
debole la pioggia
centellinado rumore di sogni
la mia pena fissa a un crocicchio di stelle,
agitava agonie
in perpendicolari segrete
nel tuo cuore di gesso
chiuso a respirare l’eterno
sabbia
scivolata nei polmoni
la bocca in quel gelido fluire
fu purissimo cristallo
levigando l’universo
non sete non fame al sangue incatenato
che nega il ritrovarsi
ventisqueras 
Mar 25, 2013 @ 09:11:02
chiusa. Ma trasparente.
E limpidi di poesia i tuoi versi
Baci
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Mar 26, 2013 @ 09:01:39
è cristallo che dimora fra le ombre e il tempo che le rincorre
besitos a tigo
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Mar 25, 2013 @ 11:52:50
Tutto è magia in questi versi
Grazie
Kiss kiss
Mistral
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Mar 26, 2013 @ 09:02:19
la magia abita in chi sa ascolare
besitos
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Mar 27, 2013 @ 18:54:58
Tutta la notte il mare parlò ma il vento spezzò le parole in mille goccioline sulla cresta delle onde. Il riflesso della Luna le accese e ora la tua pena scintilla fra le stelle di una Cassiopea inchiodata all’infinito vortice del tempo. Oltre sta il mistero magico della tua poesia.
Un abbraccio.
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Apr 06, 2013 @ 20:18:58
ah,il tuo mare avvolto nella luce-pena delle goccioline
spostano onde ricciolute sui denti della luna
che non può smettere di sorridere e di sognare
una lieta notte per te amico Davide
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