3 ) Ötzi la mummia del Similaun: il ritrovamento, la- storia-Ötzi the mummy of Similaun: the discovery, the-history

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ancora un nuovo giorno, un’alba che si schiude a illuminare il mistero

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il Similaun,la   montagna sacra da sempre per tanti motivi: il primo e più emblematico  risale ai vecchi tempi nelle tradizioni popolari riguarda proprio la sua forma piramidale

…e lì la mente vola al Purgatorio di Dante Aligheri

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“Noi divenimmo intanto ai piè del monte;
quindi trovammo la roccia si erta
che ‘ndarno vi sarien le gambe pronte…”

Il Purgatorio è visto così come una montagna, il luogo più vicino dell’esperienza umana e diretta dell’ uomo comune a differenza dell’ Inferno dove Dante rende impersonale l’uomo rispetto alle atroci sofferenze che vengono descritte e inflitte o alla elevazione sacrale delle figure del Paradiso. Il Purgatorio è il mondo in cui il sommo poeta anche lui pellegrino, diseredato e disperato è in cerca della purificazione per sentirsi più vicino a coloro che incontra e giungere assieme alla vetta della montagna… il paradiso terrestre , che è la vetta. il massimo del sublime e della perfezione interiore

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Io ritornai da la santissima onda
rifatto sì come piante novelle
rinovellare di novella fronda,
puro e disposto a salire a le stelle.”

Dal Paradiso di Dante

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la montagna che per millenni è stata la bara di ghiaccio di Otzi, col suo ritrovamento ha riavvicinato come un grande arco di luce la preistoria al mondo odierno, riuscendo per suo mezzo a carpirne alcuni segreti

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 I pianti dell’ombra

S’accompagna il tempo

-meretrice astratta-

ai pianti dell’ombra

mentre pare la luna

una fredda piuma

stesa nuda sul letto del vento

a vomitare silenzio

   Ventisqueras

quando ho dovuto scegliere un brano per accompagnare musicalmente questo post  ho pensato a qualcosa di coinvolgente ed epico…che cosa di meglio de ” La conquista del paradiso” del grande compositore greco Vangelis che già m aveva seguita nel ” De Profundis” ? ed eccola qua

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                                                 La mummia del Similaun può oggi essere considerata a tutti gli effetti la più famosa al mondo

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Ötzi è considerato il primo essere umano tatuato di cui si abbia conoscenza; sul suo corpo si trovano ben più di 50 tatuaggi; per questa ragione, è diventato molto famoso tra i tatuatori di tutto il mondo.La tecnica utilizzata nel calcolitico appare diversa da quella moderna: non venivano usati aghi, ma erano invece praticate delle piccole incisioni della pelle, poi ricoperte con carbone vegetale per ottenere l’immagine

Anche Brad Pitt si è fatto contagiare dalla Otzi-mania, e ne porta la figura stilizzata tatuata sul braccio.

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Il 19 settembre 1991 al piedi del ghiacciaio  (3213 m3tri s.l.d.m) fu ritrovato dai coniugi alpinisti tedeschi Erika ed Helmut Simon di Norimberga durante una escursione il  corpo mummificato di un essere umano maschio

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si pensò ad una morte  recente e furono fatte ricerche sulle persone scomparse in quei luoghi negli ultimi anni, e andò così purtroppo perduto qualche importante reperto.non essendo stata posta tutta l’attenzione che questa straordinaria scoperta avrebbe meritato

 

oetzi_-_l_uo__di_similaunla mummia fu trasportata in Austria ad Innisbruk, ma ne seguirono aspre controversie e dispute di confine ed infine dopo misurazioni centimetriche , per novanta metri risultò essere in territorio italiano e Otzi trovò definitivo ( per così dire) riposo

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nella città di Bolzano al Museo Archeologico dell’Alto Adige, conservata in una apposita struttura che ne mantiene le condizioni di conservamento pur permettendone l’osservazione.attraverso una finestra di circa 30-40 cm

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ogni parte del suo corpo e del suo corredo di vesti e di armi è stata millimetricamente studiata con i metodi scientifici più avanzati dai più importanti luminari specializzati di ogni parte del globo

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che ne hanno tratto importantissime nozioni sul modus vivendi di un’era tanto remota

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.Col corpo furono ritrovati oggetti personali di grande valore archeologico: un arco di tasso, una faretra, due frecce pronte ed altre in lavorazione, un coltello di selce , un’ascia in rame, esche ed acciarino, uno zaino per contenere tutto

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.Come spesso capita nei ritrovamenti considerati eccezionali furono considerate diverse ipotesi prima di una vera ricerca scientifica, Ci si chiedeva chi era, come era morto e vissuto, che cosa faceva sul luogo del ritrovamento.Recenti analisi hanno evidenziato la presenza di una punta di freccia di selce all’interno della spalla sinistra, penetrata in profondità vicino al cuore e quinti la morte non era stata naturale come in principio ipotizzato, ma venne quindi ucciso.La postura innaturale del corpo farebbe pensare a un tentativo di estrarre la freccia dalla schiena, altri elementi portano a credere che facesse parte di un gruppo scampato ad un agguato, poi che sia stato trasportato a spalla da un compagno fino al luogo della morte

Nel 2008 è stato inoltre accertato che da esami effettuati su campioni delle vesti e delle scarpe da scienziati dell’Università di Saarland, che sui peptidi delle proteine della mummia i peli ritrovati sono del tutto simili a quelli di animali allevati  attualmente viventi, quindi Otzi era stato un pastore e molto probabilmente aveva partecipato anche lui ad antichissime transumanze

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E sarebbe forse potuta mancare  la superstizione così detta “Maledizione di Tutankamon” ?( quella che farebbe fare una tragica morte a coloro che profanano antiche tombe.) Giudicate voi:L’alpinista tedesco Simon scopritore della mummia è morto durante una scalata precipitando in un crepaccio, stessa sorte è toccata all’operatore della TV austriaca Rainer Holtz che per primò filmò la mummia.Mentre sono morti in un incidente stradale Kurt Fritz, alpinista che aiutò a trasportare la mummia e Gunter Henn, medico legale che per primo la controllò.Kondrad Splinder, archeologo tedesco che per primo narrò la storia di Otzi in un famoso libro morì nel 2005 per una forma molto aggressiva di sclerosi multipla.Chiude la lista Tom Loy  archeologo molecolare ed anatomo-patologo statunitense che morì in circostanze  misteriose nella sua casa a Brisbane, in Australia.

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Ma non voglio chiudere il capitolo Otzi, già di per se abbastanza macabro con questa tragica sequenza dal sapore amaro, preferisco farlo con una serie di immagini della sua valle, dove posso immaginarlo pacifico pastore accudire le sue greggi nello splendore di quei luoghi incantati

.L’ultima immagine è quella del sogno : dal mare di nuvole che ormai ricopre l’uomo della preistoria emerge il “pazzo” della mountain-bike che si lancia a capofitto incontro al futuro della nostra epoca,

Piesse.

Sono stata un po’ lunghetta?…ma come si fa a raccontare tutto questo brevemente?

🙂

Ventisqueras

33 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. ventisqueras
    Nov 23, 2014 @ 02:49:18

    Ci ho perso qualche ora di sonno, ma sono arrivata alla fine della triologia di Otzi! Con tutte queste nozioni scientifiche da ricordare non credevo ce l’avrei mai fatta!
    un sorriso pe tutti voi che mi leggete
    notte felice

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  2. Massi
    Nov 23, 2014 @ 07:21:45

    Che storie Che metti in mostra….ci credo che e’ un Lavoro molto duro e Costa un sacco di energie,ma crediimi e un piacere leggere le TUE storie.
    Ma sei anche brava a scrivere poesie,sono orgoglioso di averti come amica.grazie!

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    • ventisqueras
      Giu 12, 2016 @ 08:37:12

      a volte ci si perde per le vie tortuose dei blog, ma il ricordo di un bello scambio è sempre piacevole, chissà dove sei amico massi…ora provo a vedere se riesco a rintracciarti, intanto ti ringrazio per le belle parole di cui mi avevi gratificata!
      felice domenica ovunque tu sia

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  3. Soul
    Nov 23, 2014 @ 10:41:06

    Ottima scelta come colonna sonora anche il film non era male.
    Saluti

    Soul

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  4. RosaVelata
    Nov 23, 2014 @ 11:03:49

    una storia affascinante sempre, non ci si stanca di leggerne.
    Chissà, un nostro antenato forse !?!?
    Buona domenica!
    🙂

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  5. sileno
    Nov 23, 2014 @ 11:13:20

    Hai perso ore di sonno, ma è uscito un racconto ineccepibile del ritrovamento di Otzi, corredato da stupende immagini e dai tuoi versi che penetrano profondamente nei sentimenti.
    Grazie AnnaLisa e un abbraccio.

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  6. happysummers
    Nov 23, 2014 @ 13:04:16

    Un post interessantissimo, avevo sentito parlare del ritrovamento di questa mummia in quasi perfetto stato di conservazione, e delle aspre polemiche tra Italia e Austria che ne reclamavano il possesso, ma non conoscevo tutti gli interessanti particolari di cui hai parlato tu!

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  7. happysummers
    Nov 23, 2014 @ 13:05:31

    E le foto sono splendide, non dirmi che le hai scattate tu!!!
    Anche se, eh… eh…, quella che preferisco ritrae Brad Pitt 🙂 🙂 🙂

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  8. Martina Ramsauer
    Nov 23, 2014 @ 13:33:35

    Le persone famose, citate da te alla fine di questo stupendo reportage sul Ötzi di Similaun e la sua morte, sono magari volati anche loro sulla montagna famosa, ossia al prgatorio!! Comunque sia, le tue foto, la musica e la tua poesia sono assolutamente splendide e fanno sentire il tutto, come se fosse un’attualità:)

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  9. YellowCable
    Nov 23, 2014 @ 14:43:53

    Very interesting story and I am still amazed by the Iceman. Seeing his tools makes me even more wondering about what he was doing or his destination.

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  10. M-R
    Nov 23, 2014 @ 20:22:39

    Non si può, Annalisa: è una storia lunghissima. Anche meravigliosa ! – grazie dal cuore bella.
    http://www.independent.co.uk/news/world/europe/curse-of-the-oetzi-the-iceman-strikes-again-324955.html

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  11. Maria-Lina
    Nov 23, 2014 @ 20:46:44

    Cara Ventis, grazie per questo magnifico servizio, le foto sono talmente belle e è molto interessante! Baci tutto dolce e buona serata nella gioia e la tenerezza!

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  12. anotherday2paradise
    Nov 24, 2014 @ 03:18:24

    Such a fascinating and mysterious story, Ventis. Your photos are amazing and this post must have taken you so long to put together. I love your last photo, which instantly brings us back into this modern age. 🙂

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  13. Pecoraro-Schneider
    Nov 24, 2014 @ 09:51:59

    Eine tolle Geschichte, fantastische Bilder….stupendo……

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  14. Denise
    Nov 25, 2014 @ 15:19:06

    Bonjour chère Ventis, ton billet est de toute beauté et l’histoire d’Ötzi est incroyable. Merci chère amie pour tes merveilleuses photos et pour Vangelis.
    Je te souhaite une agréable fin de journée.
    Je t’embrasse fort 🙂

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  15. annamaria49
    Nov 26, 2014 @ 18:36:28

    Sei stata bravissima, altro che lunghetta: non ho perso una sola parola. Immagini stupende e la storia dettagliata che non conoscevo così bene, ho immaginato la mummia al tempo della transumanza, un pastore ucciso magari per un furto di animali. E le strane morti di coloro che si sono occupati della mummia. Bravissima, ti adoro.
    un abbraccio
    annamaria

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  16. giselzitrone
    Nov 27, 2014 @ 11:24:56

    Wunderschöne Bilder lieber Ventis und ein schöner Beitrag wünsche dir einen schönen Donnerstag und liebe Advendsgrüße von mir Gruß Gislinde

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  17. restlessjo
    Nov 27, 2014 @ 11:37:14

    I love the music, Ventis 🙂 Such a strange world is this one of ours! I’m happy to end with serene beauty. Un bacio do Hartlepool.

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  18. Anonimo
    Nov 27, 2014 @ 11:56:25

    buongiorno Annalisa, sono già passata almeno tre volte a leggermi questa meraviglia, non solo bella per le nozioni sxientifiche , le foto e le tue impagabili riflessioni poeticje, ma per il messaggio di speranza che hai voluto lasciarci in fondo al post, davvero questa nostra bella Italia e il mondi intero , in questo travagliato momento ne ha bisogno:
    guardare con ottimismo al futuro
    GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE
    un groisso bacio
    Miri

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  19. Nicola Losito
    Nov 27, 2014 @ 12:16:00

    Effettivamente nei tuoi lunghi post (non è una critica, anch’io tendo a non essere conciso) c’è un po’ di tutto. Belle poesie, belle foto, un po’ di storia, delle ricerche approfondite, musica e quant’altro. Sul tuo blog ci si deve soffermare per potere apprezzare in pieno il tuo lavoro.
    Che dire, se non complimenti?
    Nicola

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  20. Anonimo
    Nov 28, 2014 @ 09:07:30

    All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
    confortate di pianto è forse il sonno
    della morte men duro? Ove piú il Sole
    per me alla terra non fecondi questa
    bella d’erbe famiglia e d’animali,
    e quando vaghe di lusinghe innanzi
    a me non danzeran l’ore future

    Ugo Foscolo tratta da
    I sepolcri

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  21. Anonimo
    Nov 28, 2014 @ 09:10:54

    né piú nel cor mi parlerà lo spirto
    delle vergini Muse e dell’amore,
    unico spirto a mia vita raminga,
    qual fia ristoro a’ dí perduti un sasso
    che distingua le mie dalle infinite
    ossa che in terra e in mar semina morte?
    Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme,
    ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve
    tutte cose l’obblío nella sua notte;
    e una forza operosa le affatica
    di moto in moto; e l’uomo e le sue tombe

    ancora dal Foscolo e dai Sepolcri

    grato del tuo vasto conoscere e vibrare attento fra le righe leggo e ascolto

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  22. Anonimo
    Nov 28, 2014 @ 09:13:30

    I know lives, I could miss (372) Emily Dickinson

    I know lives, I could miss
    Without a Misery –
    Others – whose instant’s wanting –
    Would be Eternity –
    The last – a scanty Number –
    ‘Twould scarcely fill a Two –
    The first – a Gnat’s Horizon
    Could easily outgrow

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  23. wolfghost
    Nov 30, 2014 @ 14:39:00

    No, infatti, non si poteva essere brevi 🙂 L’ho letto assieme a Lady Wolf, altoaltesina da quando aveva 5 anni, che ha sempre piacere di rivedere i suoi posti e leggerne tradizioni, storie e leggende 🙂
    … ora me lo faccio tatuare anche io un Otzi sul braccio! 😀 Scherzo… 😉

    http://www.wolfghost.com

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  24. benvenutocellini
    Nov 30, 2014 @ 18:18:48

    E’ una domanda che sorge spontanea: Ma cosa fai nella vita, mia cara Ven?? Il contenuto dei tuoi post è sempre così ricco. Hai metodo, non soltanto cuore e stile.

    Un abbraccio affettuosissimo e grazie per la l’interessante lettura,
    Luana

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  25. finbarsgift
    Dic 01, 2014 @ 08:28:55

    …hoping you are fine?!
    greetings from Lu

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  26. Dina
    Dic 12, 2014 @ 15:34:04

    Amazing story and wonderful music to go with your words and images, Ventis.
    Dina Xx

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  27. ventisqueras
    Giu 12, 2016 @ 08:34:43

    ogni tanto, riportando in alto vecchi articoli mi accorgo che i miei tempi sono stati SEMPRE stretti e spesso non ho potuto rispondere ai commenti, mi sono prefissa di rispondere , è quello che mi accingo a fare, ritrovando con gioia vecchi amici
    buona domenica a tutti

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