6) Istambul, Costantinopoli o Bisanzio? La città romantica-the romantic city

torre-leandro

Conosciuta come Torre di Leandro ( In turco Kiz Kulesi- Torre della ragazza-) così chiamata perché erroneamente associata al mito di Ero e Leandro che ebbe invece come scenario i vicini Dardanelli

cropped-istanbul-la-torre-di-leandro2si trova su un piccolo isolotto nell’ingresso  sud del Bosforo Üsküdar. ed è uno dei monumenti di Istambul così detti romantici   ( cliccare sull’immagine per ingrandirla, vale la pena 🙂 )

TR1207-045-Istanbul

Fu costruita in legno dall’imperatore Bizantino Alessio II nel 1110 per sbarrare l’ingresso del Bosforo con una catena di ferro tesa fra la torre stessa ed un’altra torre posta sulla spiaggia del quartiere di Manganae 

kiz-kulesi_MGZOOM

Fu poi oggetto di numerosi restauri da parte degli ottomani finché nel 1763 fu eretta in pietra, a vederla da lontano stagliarsi contro il cielo rosso del tramonto sembra veleggiare incontro ai paesi del paradiso perduto…forse è  traendo ispirazione da questa visione che ho scritto il testo che segue

                                                                   …che nella pancia si rompe      ( L’isola che c’è )
– Oggi è agosto –
più qua, più là
non so.
Tutto si è formato
ha preso pieno possesso
è ondulato e perverso
fino alla linea puntuta
e folle dove giunge lo sguardo
.Ora è sera-sera d’agosto-
di sopra di sotto
lo so.
Un argine s’adorna di cristallo
s’agita, s’increspa
una stella mi tocca la bocca
-la prima che è sorta-
Rapido, sapido
uno scintillare di spine mi sanguina
di niente
quel nulla che scende
contorto
dal ponte
e nella pancia si rompe.
Ventisqueras

Günbatımı

la dolcezza del paesaggio è tale  che si può essere presi alle volte da una sorta di stordimento, così la descrive Edmondo De Amicis:

istanbul-di-notte

 

“.Stanca quella successione interminabile di linee molli e di colori ridenti. E’ una monotonia di gentilezza e di grazia in cui tutto il pensiero si addormenta.

Bosph

Si vorrebbe veder scorgere tutt’a un tratto sopra una di quelle rive una roccia smisurata e deformata o stendersi un lunghissimo tratto di spiaggia deserta e triste, sparsa degli avanzi di un naufragio”

torre-di-galata_435927

 situata al centro di questo quartiere storico di origini genovese con strade piccole, buie, strette e magiche forse è  il punto culminante delle fortificazioni della grande Repubblica Marinara di Genova ed è la torre di Galata  ( he già, Romani, Veneziani, Genovesi, anche la Repubblica di Pisa, il Ducato di Amalfi, la Repubblica di Ancona, il Ducato di Gaeta ebbero colonie commerciali a Costantinopoli e parte sostanziosa nello sviluppo e nel commercio fra occidente ed oriente)
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Contemplare la torre nella notte, illuminata, è una vera meraviglia. E’ sopravvissuta a diversi terremoti e quando gli abitanti di Istanbul demolirono, nel XIX secolo, le mura genovesi, permisero che questa  torre  di favola rimanesse in piedi. E’ possibile prendere un thè per meno di un euro all’ottavo piano e, dall’alto, la vista a 360° della città è superlativa .
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Chissà che non sia proprio la possibilità di rievocare un tempo lontano, nel quale la città era circondata da villaggi, amici o invasori, ponti e porti, a rendere questa parte di Istanbul così straordinariab29acec457d781b291f269c5b7ccc619. Dalla torre Galata i genovesi probabilmente osservavano questo misterioso popolo ottomano che viveva nella città con il porto più importante del mondo. Da una parte l’Europa, dall’altra l’Asia e nel centro Istambul

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spesso i colori del cielo e del mare del Bosforo scintillano di tutte le sfumature dell’oro e allora la città che io amo definire” liquida” si trasforma in  liquido oro emergendo intatta dall’enorme crogiolo di una strega

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interessante farsi le due rive del Bosforo andando con un battello da una sponda all’altra con partenza da Besiktas fino al villaggio Anadolu Kavagi. Basterà acquistare un biglietto, confondersi con i turisti, e scoprire un’altra dimensione di Istanbul. Prima tappa, dopo aver superato il palazzo Ciragan (attualmente l’hotel più lussuoso della città)

Kalenderhane 3

e saremo ad Ortakoy con la Moschea Kalenderhane , una ex chiesa ortodossa convertita in moschea dagli Ottomani
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Questo edificio rappresenta uno tra i pochi esempi ancora esistenti di chiesa bizantina con pianta a croce greca 
 fatih-sultan-mehmet-koprusuemozionante di notte il passaggio sotto il grande ponte inaugurato nel 1973
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per raggiungere la riva asiatica a Beylerbeyi che può vantare uno dei palazzi ottomani più belli ed altre preziosità qui sopra documentate
Istanbul-219
                                 ringrazio per questa magica foto LucianoVettorato

Ho sognato della mia bella
m’è apparsa sopra i rami
passava sopra la luna
tra una nuvola e l’altra
andava e io la seguivo
mi fermavo e lei si fermava
la guardavo e lei mi guardava
e tutto è finito qui.

Nazim Hikmet

 

che cosa di più dolce per chiudere un post su” Istambul città romantica” di una Poesia d’amore scritta da un suo figlio?

Ventisqueras

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50 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. meo..... laura
    Mar 17, 2015 @ 11:48:48

    che bello questo post……
    bello sempre passare da te mia cara

    marcello

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  2. ventisqueras
    Mar 17, 2015 @ 11:56:43

    mi erano rimaste nella penna e nel cuorei mmagini e pensieri sull’avventura di Istambul che non avevo ancora chiuso… il mio tempo limitato non concede molti spazi per il proseguo del viaggio, rischio così di perdermi una moltitudine di emozioni provate…questo per mia memoria, ma anche per condividerle con voi che mi seguite con attenzione, e di cui non farò mai abbastanza per ringraziarvi,.Spero presto di potermi riallacciare ai ricordi
    un grandissimo abbraccio
    Ven

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  3. Sreejith Nair
    Mar 17, 2015 @ 14:13:18

    Wow.. what an incredible collection of images…

    Thank you so much for sharing 🙂

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    Rispondi

  4. Denise
    Mar 17, 2015 @ 16:21:26

    Bonjour ma chère Ventis, je suis sous le charme de cette merveilleuse ville. Tes photos sont de toute beauté et tu les as bien mises en valeur avec le texte. Tout doit être si beau!
    Je t’envoie un gros bisou mon amie 🙂

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    Rispondi

    • ventisqueras
      Mar 24, 2015 @ 00:41:46

      ciao amica carissima, sono sempre la solita ritardataria…uffi, non riesco più a riprendermi, mi piacerebbe tanto poter tornare indietro di un anno quando il tempo per sostare con gli amici del web era meno limitato
      grazie della tua preziosa presenza, ti abbraccio forte

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  5. sileno
    Mar 17, 2015 @ 18:21:21

    Quante emozioni sai trasmettere in versi ed immagini, grazie Annalisa.

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  6. vever02
    Mar 17, 2015 @ 18:42:48

    Grandi foto, Istanbul è una città bellissima.
    Grazie a voi per noi di scoprire.
    Bella serata.

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  7. Nicola Losito
    Mar 17, 2015 @ 19:11:11

    Bellissima città. Peccato che ci fossero manifestazioni di protesta proprio nei due giorni che siamo stati là. Comunque due giorni sono troppo pochi per conoscere e amare questa città dalle mille sfaccettature. Antico e moderno si fondono in armonia.
    Il tuo post mi ha ravvivato sensazioni che anch’io ho provato e trasferito nei miei filmati sulla Turchia.
    Complimenti.
    Nicola

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    • ventisqueras
      Mar 24, 2015 @ 01:40:54

      hai ragione Nicola, infatti, anche se ci ho soggiornato per 10 giorni e non ho trovato nessuna manifestazione di protesta, mi sono accorta di aver visto solo una minima parte di ciò che avrei voluto…anche se questo è stato sufficente per avere le gradi emozioni irripetibili provate.
      ti ringrazio e buonanotte

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      Rispondi

  8. Soleggiata
    Mar 17, 2015 @ 21:15:58

    bellezza, delicatezza ,dolcezza sono le parole che mi vengono in mente quando leggo il tuo post tanto meraviglioso … mi dà brividi …. grazie ….

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  9. RosaVelata
    Mar 17, 2015 @ 21:40:46

    Ti capisco. Ci sono stata, è una città meravigliosa che dona emozioni indimenticabili. Mi sembra di respirarne l’aria del primo mattino con il canto degli uccelli notturni che ancora risuona.. grazie al tuo bel post…
    Un abbraccio

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  10. Affy
    Mar 17, 2015 @ 21:55:15

    Che meraviglia ogni volta passare di qua. Leggerti è un pò viaggiare 🙂
    un abbraccio grande
    Affy

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    Rispondi

  11. YellowCable
    Mar 18, 2015 @ 00:48:55

    The city is a beautiful mixture of many things together. That makes the place so charming.

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    Rispondi

  12. benvenutocellini
    Mar 19, 2015 @ 11:07:16

    Oh, Hikmet e Le Fate Ignoranti… ricordi il film??

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    • ventisqueras
      Mar 27, 2015 @ 00:36:19

      certamente! grazie per avermi ricordato quel momento così toccante!
      la Poesia di Hikmet è un vero inno all’Amora quello che non ha sesso o confini

      In questa notte d’autunno
      sono pieno delle tue parole
      parole eterne come il tempo
      come la materia
      parole pesanti come la mano
      scintillanti come le stelle
      Dalla tua testa, dalla tua carne
      dal tuo cuore
      mi sono giunte le tue parole
      le tue parole cariche di te
      la tue parole, madre
      le tue parole, amore
      le tue parole, amica
      Erano tristi, amare
      erano allegre, piene di speranza
      erano coraggiose, eroiche
      le tue parole
      erano uomini.

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  13. Anonimo
    Mar 19, 2015 @ 11:41:34

    ma ga maghella…maga maghe…il tuo post più bello quale è?

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    Rispondi

  14. ventisqueras
    Mar 19, 2015 @ 11:43:14

    ha ha ha ha scemo!
    quello che devo ancora scrivere hi hi hi

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    Rispondi

  15. Anonimo
    Mar 19, 2015 @ 11:46:50

    maga presuntuosella….:-)

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  16. Anonimo
    Mar 19, 2015 @ 11:48:40

    🙂 🙂 🙂

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  17. ladyfi
    Mar 19, 2015 @ 18:25:22

    What a place full of wonders!

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    Rispondi

  18. Martina Ramsauer
    Mar 20, 2015 @ 09:33:08

    Buon giorno Annalisa, il tuo reportage mi fa chiaramente capire che vorrei ritornare a Istambul con la stupenda torre che non ho visto e il palazzo splendido degli osmani Beylerbeyi. La poesia di Nazim Hikmet mi ha piace tanto è vedo una storia d’amore profonda di una volta. Molte grazie anche per le tue impressionanti foto. Ti auguro, con tutto il cuore, una buona giornata. La tua amica:)

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    • ventisqueras
      Mar 27, 2015 @ 00:43:35

      cara Martina, si spera sempre di poter tornare nei luoghi che si sono amati…anche io lo penso sempre! talvolta capita…ma le più volte la curiosità di fa cercare luoghi dove non siamo mai stati, perché anche in te riconosco quella grande sete di conoscenza che infondo ci divora anche se ci proietta sempre l’animo nella grande meraviglia della vita e della conoscenza umana…del grande stupore di essere al mondo
      con affeto ti lascio la mia buonanotte

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      Rispondi

  19. Anonimo
    Mar 24, 2015 @ 01:47:45

    ciao mia cara, abbiamo ripreso le lezioni di storia? anche se questa una storia molto romantica ed affascinante…ogni volta che leggo un tuo post mi viene sempre voglia di partire, ma non è che gli enti dei turismi vari ti invitano a pubblicizzare?
    molto emozionanti i testi, il tuo e quello di Hikmet
    buonanotte, a presto

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    Rispondi

  20. restlessjo
    Mar 24, 2015 @ 09:11:28

    What a city, Ventis! You had me spellbound with that magical video and the shimmering sunsets of Leandro’s Tower. Fabulous work! Thank you for this morning treat 🙂 I hope your day is beautiful!

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    Rispondi

    • ventisqueras
      Mar 27, 2015 @ 00:48:10

      ciao Jo, è sempre un piacere ed un grande onoreospitarti nella mia casa itimrante.La torre di Leandro è un monumento veramente pieno di fascino, e ne aggiunge moltissimo a quella città dai mutevoli aspetti.
      un forte abbraccio molto affettuoso
      baci

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      Rispondi

  21. giselzitrone
    Mar 24, 2015 @ 11:48:47

    Einen schönen Dienstag lieber Ventis wunderschöne Fotos und Texte liebe Grüße von mir und einen schönen Tag Gruß Gislinde

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    Rispondi

  22. domenica luise
    Mar 24, 2015 @ 17:20:37

    Città sontuosa, opulenta, veramente d’oro liquido, di notte e di azzurro. Le foto sono stupende e la poesia conclusiva di Nazim Hikmet è di una divina semplicità. Grazie per tante ricchezze elargite, un grande abbraccio.

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    Rispondi

    • ventisqueras
      Mar 27, 2015 @ 00:52:56

      hai dato una perfetta definizione di Istambul…sinuosa…sì, come osservare un’odalisca mentre scuote i fiamchi nella danza del ventre, a volte ho anche immaginato che avesse occhi nella notte e mi osservasse, e che quel fresco vento profumato fosse il suo mrespiro
      buonanotte cara

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      Rispondi

  23. Anonimo
    Mar 25, 2015 @ 23:22:58

    Il più bello dei mari
    è quello che non navigammo.
    Il più bello dei nostri figli
    non è ancora cresciuto.
    I più belli dei nostri giorni
    non li abbiamo ancora vissuti.
    E quello
    che vorrei dirti di più bello
    non te l’ho ancora detto.

    Nazim Hikmet

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  24. Anonimo
    Mar 25, 2015 @ 23:27:16

    Da Vama a Sofia, amor mio,
    lungo la strada tanti noci.
    Odor d’alcanna, odor di verde.
    Non è la strada ch’è fatta di noci
    o mio tesoro, noi siamo dei noci.
    Sulla strada abbiam visto il cimitero
    di pietre nere,
    ci siamo avvicinati.
    Un cimitero immenso.
    Le lastre, cadaveri sparsi, lunghi distesi.
    Le pietre, erte nella loro altezza, marciscono in piedi.
    Il vento rode loro il cuore e poi se ne va.
    Cosl, mia bella dagli occhi di falco, è la mia tristezza.
    Che destino è mai questo!
    Diventar polvere, terra immobile.
    Una nostalgia amara
    un fumo nero, o mia bella,
    che destino è mai questo!
    Una tristezza così grande
    a questo punto, mia stella,
    non la conosco che io…

    Nazim Hikmet

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