E’ con il Colosseo di Roma il monumento italiano più conosciuto al mondo e questo non solo per la sua indiscussa bellezza, ma per la peculiarità della sua pendenza che da secoli sfida la gravità terrestre, costruito tra il XII e il XIV sec.. la sua costruzione fu per lungo tempo interrotta a causa del cedimento del terreno
Alcuni studi tra i più recenti attribuiscono la paternità del progetto a Diotisalvi, che nello stesso periodo stava costruendo il Battistero.Le analogie tra i due edifici sono infatti molte, a partire dal tipo di fondazioni. Altri suggeriscono invece Gherardi, mentre secondo il Vasari i lavori furono iniziati da Bonanno Pisano.
i capitelli che si susseguono circolarmente sono tutti uguali meno uno, la cui provenienza è tuttora avvolta nel mistero, si pensa ad una razzia dalle vittorie siciliane, ed è anche dubbia la definizione delle figure che potrebbero essere l’allegoria di due grifoni o demoni
La tesi del Vasari, oggi ritenuta priva di fondamento, fu invece ritenuta valida soprattutto dopo il ritrovamento nelle vicinanze del campanile di una pietra tombale col nome del Bonanno, murata nell’atrio dell’edificio
inoltre nell’Ottocento fu rinvenuto sempre nei dintorni, un frammento epigrafico di materiale rosa, probabilmente un calco su cui venne fusa una lastra metallica, che attualmente trova collocazione sullo stipite della porta di ingresso dell’edificio. Su tale frammento si legge, ovviamente rovesciato: “cittadino pisano di nome Bonanno”.
I lavori ripresero nel 1275 sotto la guida di Giovanni di Simone e Giovanni Pisano, aggiungendo alla costruzione precedente altri tre piani. Nel tentativo di raddrizzare la torre, i tre piani aggiunti tendono ad incurvarsi in senso opposto alla pendenza. Il campanile fu completato alla metà del secolo successivo, aggiungendo la cella campanaria.
alto circa 56 metri, pesa circa 14 tonnellate e la sua pendenza allo stato attuale è di 3, 97° rispetto all’asse verticale
ma la vera percezione della pendenza della torre si può provare solo salendo le scale interne, per raggiungere la cima, ci si sente letteralmente spostare da un lato all’altro del muro provocando sensazioni di capogiro, o anche di spavento, questo mi ricorda un amico ( fra l’altro un atletico “marines” dell’esercito USA!!!!) che dopo aver salito la seconda rampa non ne volle più sapere di proseguire, sbeffeggiato da noi pisani
la luna e venere in romantica simbiosi occhieggiano dalla seta della notte
qui è la luna piena a gareggiare in splendore con il campanile pendente
ancora un immagine suggestiva d’amore fra la torre e la luna
mentre durante il giorno si osservano strane contorsioni da parte di turisti che posano minacciando di buttarla giù, o di sorreggerla secondo i desideri delle loro burlesche aspirazioni
ma lei, imperterrita continua a sfidare i secoli e i terremoti ! Questa immagine fa piena giustizia alla sua pendenza
Ma riprendiamo a scrivere sul nostro calendario cosmico: questo è il terzo segmento: la torre simbolizza l’elevazione dell’uomo incontro alla sua meta spirituale o terrena
Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante Kahil Gibran
Il modo in cui lo spirito è unito al corpo non può essere compreso dall’uomo, e tuttavia in questa unione è compreso l’uomo. Santagostino
Quando acquista la ragione l’uomo sa che deve dare un senso alla sua vita, e che il suo scopo è quello di ascendere incontro ad una meta, ognuno si prefigge la sua, può essere spirituale o materiale, si può o non si può raggiungere, ma si deve e si può anelarvi ( questo è un mio pensiero riferito al segmento dell’elevazione )
Speranza
Turris eburnea liscia e nuda
da scalare con costanza
profumi di fiele e menta
tocchi il cielo
ardita:
un ghiacciolo di luna ti condensa.
Alto nell’alto
si deve scrutare se si vuole
conservarla con amore.
Ventisqueras
che noi pisani siamo particolarmente fieri e orgogliosi della nostra unicità lo dimostra anche il fatto che abbiamo un nostro capodanno da festeggiare; l’anno a Pisa inizia il 25 marzo anticipando, pertanto questo per noi è l’anno di grazia 2016,
si festeggia il capodanno con nove mesi e sette giorni d’anticipo dal resto del mondo che segue il calendario Gregoriano
Esattamente allo scoccare del mezzogiorno quando, secondo la tradizione un raggio di sole entrando dalle vetrate del Duomo scandisce l’inizio dell’anno solare allora con grande solennità il corteo storico entra in Duomo dando inizio alle celebrazioni
Fino al 1749 Pisa aveva un suo calendario che iniziava nel giorno della ricorrenza dell’Annunciazione della Vergine Maria e dell’Incarnazione
i festeggiamenti durano per qualche giorno con con solenni funzioni in Duomo, magnifici cortei storici in costume dove troneggiano il rosso e il bianco, colori di Pisa, manifestazioni culturali, e gl’immancabili fuochi d’artificio che colmano di riflessi e colori lo scorrere dell’Arno e le sue rive contornate dallo splendore dei suoi palazzi .
Ed è con un’altra immagine di festa che finisco il terzo capitolo del mio calendario cosmico su Pisa e i suoi miracoli, grazie dell’attenzione, un abbraccio e un saluto
Ventisqueras
Apr 16, 2015 @ 09:47:43
amici e lettori carissimi, mi ero riproposta di non pubblicare più nessun articolo se non dopo essermi messa in pari con i commenti ed essere passata a salutarvi nei vostri blog…ma temo che se avessi perseguito nel farlo…forse non ci saremo visti proprio più! mi dispiace tanto è un periodo in cui sono forse troppo impegnata e farei bene a prendermi una pausa…ma non sempre quello che si desidera è possibile fare,
Mi scuso, vi ringrazio dell’affetto che sempre mi dimostrate
un grande abbraccio e un saluto
Annalisa
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Apr 16, 2015 @ 10:25:43
Buon ritorno e buon lavoro.
Nicola
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Apr 16, 2015 @ 13:56:44
Intanto ci hai regalato un’altra perla sulla tua splendida città. Ho letto con passione questo post perchè Pisa è una città che porto nel cuore, meravigliose le immagini che riproducono la bellezza dei suoi monumenti.
Prenditi tutto il tempo che serve, un forte abbraccio
Affy
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Apr 16, 2015 @ 15:50:09
Incantato da tanta bellezza, attendo il terzo post. Ciao Annalisa.
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Apr 16, 2015 @ 16:37:42
Tesoro ma che importa! Ti leggiamo sempre vlentieri, ammiriamo le tue immagini e… stiamo pensando che sia proprio il caso di fare un giretto a Pisa. Così. Giusto per un ripassino… 😀
Baci
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Apr 16, 2015 @ 18:29:21
Sono belle le tue foto, mi piace la torre pendente,
che sfida la gravità. Grazie per la condivisione.
Bellissima serata. Hervé
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Apr 16, 2015 @ 20:29:19
great post as always, Ventis! stunning photos and great history. i love Maria Callas’ superb rendition of Ave Maria! thank you and happy and blessed Easter! 🙂
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Apr 16, 2015 @ 22:42:37
ammirazione per questa piccola-grande città che per secoli ha tenuto il dominio del mediterraneo e consolidato il suo potere nell’entroterra.Giusto orgoglio e la forza delle tradizioni gli conferiscono tuttora quel grande piglio che tu hai saputo far trasparire da questi tre testi molto vivaci ed interessanti
Graziano Antonelli
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Apr 17, 2015 @ 00:00:07
Ciao bel vento.
…….
vento….pisano.
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Apr 17, 2015 @ 02:19:30
I could imagine how confused one would feel going up the leaning tower. It might be fun for young kids.
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Apr 17, 2015 @ 10:25:37
Cara Annalisa, noi siamo stati molto delusi quando siamo stati a Pisa, perché non si poteva salire sulla torre, perché stavano mettendo un “contropeso” per stabilizzare la torre. Ma, leggendo adesso l’esperienza dell’atleta americana, era magari meglio per me che sono già un po’ fifosa! Ti ringrazio molto per le tue meravigliose foto, per tutte le spiegazioni, come anche per la tua poesia sulla speranza. Ti auguro di cuore un buon fine settimana.:) Un’abbraccio da Martina
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Apr 17, 2015 @ 14:17:52
Buongiorno cara Anna-Lisa che i magnifici ricordi per me, sono andata lì due volte ed ogni volta ho adorato, grazie per questo bel servizio, è splendido! Bacio e buono venerdì pure dolcezza!
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Apr 17, 2015 @ 15:33:44
Bonjour ma chère Ventis, ton billet sur la tour de Pise est magnifique et j’admire tous les détails architecturaux. C’est vraiment très beau. A chaque fois, c’est un grand plaisir de lire tes billets et admirer les photos. Un grand merci pour ce partage.
Je t’embrasse très fort.
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Apr 17, 2015 @ 21:54:19
Fantastic photos of the wonders of Pisa! I especially love the nights photos. Loved the Bach Cello Suite. Hugs to you, Annalisa. Have a great weekend. xx
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Apr 17, 2015 @ 23:02:54
Complimenti per il tuo articolo, per le tue spettacolose foto, e per la poesia. Che delizia leggere articoli così impostati. Un caro saluto
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Apr 18, 2015 @ 12:05:47
Wow – what magnificent shots.
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Apr 19, 2015 @ 10:48:23
O Pisa, o Pisa, per la fluviale
melodìa che fa sì dolce il tuo riposo
ti loderò come colui che vide
immemore del suo male
fluirti in cuore
il sangue dell’aurore
e la fiamma dei vespri
e il pianto delle stelle adamantino
e il filtro della luna oblivioso.
g.d’Annunzio
sei splendida! il tuo omaggio per la tua amata non ha nulla da invidiare a quelli del tuo altrettanto aqmato Vate
P.
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Apr 19, 2015 @ 10:49:49
E i santi marmi ascendono leggeri,
quasi lungi da te, come se gli echi
li animassero d’anime canore.
G D’Annunzio P: 🙂
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Apr 23, 2015 @ 18:53:10
Ci fai immergere nella tua cara Pisa… Grazie
scriveva Mario Luzi questa intitolata “Donna in Pisa”.
Non sempre fosti sola con me, spesso guardavi
lunghe feste appassite nei canali
scorrere sotto i ponti inseguite dal tempo,
tra i pampini, tra i prati languidi e il lume
della sera discendere i fondali
e le spire del fiume.
E talvolta era incerto tra noi chi fosse assente:
spesso vedevi i limpidi tornei
snodarsi nelle vie sotto i soli d’inverno,
tra logge, tra fiori fumidi e il gelo
delle mura sospingere i trofei
nella luce d’Averno.
Donna altrimenti -e niente più simile alla vita-
calda d’impercettibili passioni
velata da un vapore di lagrime ideali
nel vento, sui ponti ultimi al fuoco
delle stelle apparivi dai portali,
dietro i vetri di croco.
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Apr 24, 2015 @ 15:28:03
Non accetto le scuse
non accetto il ringrazimaneto
non accetto l’dea che tu abbandoni
Sei stupenda cosi come sei, col tuo da fare ………….. Sei ed è bello
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