Ci sono luoghi in cui il tempo si ferma, gira intorno come un’ape felice ubriaca di primavera allora non sei più sicuro di nulla, e pensi di essere immateriale, così forse credi anche che puoi scegliere
scegliere, certo, se vuoi vivere nella realtà del sogno, nel sogno soltanto, o dentro a un quadro
oh! per me non ci sarebbe scampo! sceglierei di vivere in un quadro di Monet
questo è straordinario! mi sentirei completamente a mio agio…credo che vorrei rileggere ” Bel Ami” di Maupassant, in bilcio fra l’ambiente e la mia ragione di esistere
…e mi riconosco
ecco che una sera a Parigi, ed esattamente in un rosso tramonto a Montmartre mi sono sentita trasportare qui
Pioveva
…e non so perché pensavo
Piove
ascolto che piove
e mi trema che piove
pare un insulto, duro o lieve
non so
mi si stringe fitta sulle dita a filastrocca
questa pioggia già sentita,
a tratti forse dimenticata
non so.
Piove.
Rime a rintocchi strani
a trilli- ancora-
col tempo che romba piano e mi scolora
il fluido è rosso, però
mi ticchetta di lati bui sull’orlo della schiena
con graffi chiari a pelle di luna
come a Parigi
nei vicoli ciechi di Monmartre
che era un incauto fuoco e
si disperdeva nei colori stracciati
della pioggia della sera.
Però…
e non so perché pensavo
alle ninfee della Senna di
Monet.
Ventisqueras
vorrei perdermi tra questi fiori, in questi colori, in un luogo incantato immaginato dal pittore della luce, lui che aveva vissuto di luce e morì cieco, ma in realtà io credo che vivesse felice in un mondo lontano immerso nel suo sogno di luce, fiori e colori
questa è la sua casa-museo, sempre troppo affollata,
lo so, sono egoista ma la folla mi infastidisce, vorrei per un ora fosse aperta solo per me,sono certa vi incontrerei il fantasma di Monet
quando venne acquistata da Monet era poco più che un casolare, lui personalmente scelse gli arredi, le forme, i viali, le piante e i fiori del giardino
ogni angolo, ogni scorcio, ogni prospettiva sono di un fascino persino inquietante
Giverny è un piccolo borgo di poco più di 500 abitanti, ora tutto incentrato nel nome del grande pittore, che scelse questa località per costruirvi il suo meraviglioso giardino d’acqua
con questa immagine delle sue ninfee vi saluto da Giverny portando per sempre il suo nome scolpito nel cuore
Ventisqueras
In sogno
ci tocca
il corpo,
nel pensiero
costruisce
un miracolo,
nell’immaginazione
s’angoscia
fino a nascer
nell’umano –
s’affaccia dal cuore
bruciando di purezza –
poiché il fardello della vita
è amore,
Allen Ginsberg