7 ) In cerca dell’Est-Trieste e la sua romantica italianità-Trieste and its romantic Italian style

 

alabarda

L’alabarda d’argento è simbolo di Trieste,  lo troviamo difronte al mare nella Piazza Unità d’Italia, secondo la leggenda San Sergio partendo dalla città per l’evangelizzazione profetizzò la sua morte per martirio, dicendo che quando questa fosse avvenuta avrebbe mandato ai fedeli un segno. Nel giorno in cui fu ucciso ( Persia nel 336 ) cadde dal cielo in quella che allora era chiamata Piazza Maggiore  una alabarda d’argento, tutt’ora conservata nella Cattedrale di San Giusto, pare sia inattaccabile da qualsiasi agente corrosivo o che ne offuschi la lucentezza

                                              Il viaggio

Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un’altra riva, e arriverò.
Cesare Pavese

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Trieste vista dal Carso :una striscia di terra stretta contro al mare a guardarla dall’alto ti si stringe il cuore, ad ogni battito dice ITALIA !!!

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commemorazione della data del ritorno definitivo della città all’Italia col passaggio della pattuglia acrobatica dell’aeronautica italiana “Le frecce tricolori

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                                                  26 ottobre 1954

le truppe americane lasciano il “Territorio Libero di Trieste” così proclamato dall O.N.U. in attesa del trattato ( inglorioso, dico io ) che riconsegnò alla Patria solo una parte dei territori che sarebbero storicamente dovuti esserle annessi,  le truppe di terra dal varco di Duino e dal porto la Marina Militare entrarono in città accolti da tutta la popolazione commossa, felice, festante. L’Amerigo Vespucci, il nostro vascello dei sogni era in rada per partecipare al generale tripudio

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ed ogni tanto vi ritorna illuminando di tricolore il glorioso trealberi. Ho parlato di romanticismo nell’italianità triestina perché l’irredetismo popolare ha ricordato i moti rivoluzionari carbonari che portarono all’Unità d’Italia ( immagini prese dal web)a5

  crocevia di mondi latini, tedeschi e slavi è una città dai molti confini, non solo geografici, ma anche culturali e storici

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sul molo “Audace” chiamato così dal nome della nave da cui sbarcarono i Bersaglieri, primo corpo dell’ Esercito Italiano a toccare il suolo di Trieste nel 1918 una prima volta irredenta e liberata dopo la vittoria sull’esercito austroungarico che la occupava, due statue rappresentano i due diversi momenti storici del ricongiungimento all’Italia

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un bersagliere con le piume al vento che porta il tricolore, e”Le ragazze di Trieste ” due sartine che cuciono la bandiera italiana, ricordano le varie e complesse vicissitudini storiche  dopo l’occupazione nazista e in seguito quella di Tito del 1954t5_trieste_scultura_al_molo_audace_4e902c80ea4c9_20111008_125704

installate nel 2004, le due statue furono realizzate dallo scultore Fiorenzo Bacci, in occasione del 50 anniversario della liberazione

                                                      La borafoto_friuli_008_trieste_bora_nel_golfo

                                           Il vento, il vent0

lettere d’avorio che sillabano il sempre

le scompone il vento folle

folle di mille voci urlanti e mille.

Nessun capiva l’aspro profumo che saliva dal mare

il vento, era il vento che ti faceva tremare.

Sole rosso  dentro la sera racchiudeva un frutto

folle la sua preghiera

Ventisqueras

soffia fortissimo il vento di bora da ottobre a marzo, arriva da est e da nord con una furia irriverente che lungo i secoli ha portato con se il richiamo ad antiche leggende, che ci raggiungono da un territorio antico, quello delle popolazioni illirico-istriane dell’età del bronzo

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la bora è la storia stessa di Trieste, la Tergeste romana crocevia commerciale con l’Est definitivamente colonizzata nei primo  secolo a.C.Soffiava forte nell’era Bizantina, come in quella Longobarda, che allora come ora porta con se il detto:bora_miramare1

” la bora nassi in Dalmazia, la se scatena a Trieste, e la morì a Venessia!( nasce in Croazia, si ferma e si scatena a Trieste e muore a Venezia)

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alla potentissima Repubblica della Serenissima, avversaria dichiarata da sempre di Trieste, questo detto popolare pensò bene di lasciare gli ultimi sospiri del “suo” vento!La città si affidò nel 1382 alla protezione austriaca e Venezia non fece più paura

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Così gli Asburgo si guadagnarono una bella fetta di storia tutta triestina, in tre secoli la città si sarebbe trasformata nel principale scalo dell Impero superando del tutto la rivale Venezia.Il periodo del maggior splendore fu nel 1719 quando Carlo VI concesse alla città lo stato di Porto Franco

      Il Caffè degli Specchi e Piazza Unità d’Italia           trieste_650x435certo Trieste è una città ben strana se si lascia raccontare da un vento e da un Caffè ( sia pure con gli specchi!!! ) ma se questo Caffè si trova in una delle piazze più belle d’Italia ( e se dico d’Italia dico anche del il resto del mondo!  ovvio) che ha scenari di magie  diurne e notturne, tutto diventa semplicissimo e plausibileinformazioni-turistiche-trieste

forse anche la luna si è accesa come un lume a falce calante opera di un grande design e non tramonta mai, sta infissa lassù chiodata da una stella

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atmosfere della “mitteleuropa” ancora si conservano  in queste caffeterie triestine, dove ai cittadini piace sedersi all’aperto respirando aria di mare

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l’antico di Trieste non muore mai, tutti lo sanno ed ancora si racconta di una città che ha visto arrivare gente da ogni parte:tedeschi, slavi, boeri, greci, ebrei

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caffe-tommaseo_1092681ed eccolo il famosissimo Caffè degli specchi che ha visto a conciliabolo grandi menti dell’8oo

caffe-platti-torino-interno Joyce, Rilke, Umberto Saba, Italo Svevo, intenti forse a discutere di mondi che stavano per finire e di futuri incerti che stavano cominciando

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A Trieste ove son tristezze molte,
e bellezze di cielo e di contrada,
c’è un’erta che si chiama Via del Monte.
Incomincia con una sinagoga,
e termina ad un chiostro; a mezza strada
ha una cappella; indi la nera foga
della vita scoprire puoi da un prato,
e il mare con le navi e il promontorio,
e la folla e le tende del mercato.

tratta da ” tre vie di Trieste ” di Umberto Saba

ho scelto questa vecchia foto per rappresentare questo testo straordinario  di un Poeta per me troppo sottovalutato, le sue parole si leggono tra le pietre dell’erta come canto d’amore per la sua Trieste

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nata nel 1869 la Barcolana  è una storica regata velica internazionale che si tiene ogni anno nel Golfo di Trieste nella seconda domenica di ottobre.E’ una delle regate più affollate al mondo, ne detiene il record con la partecipazione nel 2001 di ben 1968 imbarcazioni.

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lo spettacolare passaggio in parata difronte al castello di Miramare ( le immagini della Barcolana sono prese dal web)

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si va facendo sera e Joyce sembra un qualunque turista  ammirato guardare dal suo monumento nel Canal Grande l’avvicinarsi del tramonto

barcolanal’aria s’accende di rosso e una vela passando ne raccoglie tutto il bagliore.

lo so, è riduttivo parlare di Trieste solo con un post,  le cose da vedere e da raccontare sarebbero moltissime, ma questa volta la mia sosta di un solo giorno non mi ha permesso di documentare molto, sorry, sarà  per un nuovo ritorno 🙂

Ventisqueras

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Un felice Natale dalla mia bellissima Toscana! A Merry Christmas from my beautiful Tuscany

 

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Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill’anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Da quattromill’anni s’attese
a quest’ora su tutte le ore.
E’ nato, è nato il Signore!
E’ nato nel nostro paese.

Guido Gozzano

le dolci Poesie della tradizione della nostra infanzia. Il Natale, il Presepio e i canti di Natale fanno parte della nostra storia, del nostro essere, della dolcezza dei nostri ricordi di bambini credo che sia un nostro preciso dovere e diritto tramandarli alle future generazioni

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La bella Siena in tutto il suo splendore, la Piazza del Campo dove si corre il suo famosissimo Palio delle Contrade

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per festeggiare il Natalr ospita un mercatinoSiena-at-night2resized

Siena-Natale-2009ritaglio1le sue strade, e i suoi storici palazzi sono ancota più suggestivi addobbati di lici e colori

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Copyright-www.pgmedia.it

Lucca esiste un luogo straordinario unico al mondo, sopra un antichissimo anfiteatro Romano, in perfetta sequeza sono state costruide delle abitazioni, anche’esse molto antiche

39_eventi_luccaed anche qui si tiene un delizioso mercatino

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mercatino-natale-pisaen, no! nella mia bella Pisa il mercatino di Natale non si può tenere nel Campo de miraoli, ovvio, si fa festa in Borgo

 

Albero di Natale di fronte al palazzo comunale

davanti al Palazzo Comunale

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sui lungarn

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e dai ponti

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e poi, ovvia una bella immagine della piazza illuminata ed è sempre Natale!

non poteva mancare la versione di Adeste Fideles nella versione di un grande cittadino pisano, Andrea Bocelli, in contrasto con la straordinaria vocalità di Enya la sua potenza di velluto, Frank Sinatra quando lo sentì cantare per la prima volta disse di lui ” Se Dio avesse una voce sarebbe questa!”

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Set_Film_N_Piombino_LI_www_bellezzedellatoscana_it_024 da Livorno ad augurarvi buon Natale un tre alberi di luce, l’Amerigo Vespucci, orgoglio della città e di tutta la marineria italiana

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    Pistoia e le sue mille lanterne                                                albero_di_nataleed ancora dalla provincia di Pistoia  la sua rinomata stazione sciistica di L’Abetone : un albero di luci fra la neve

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427835 Natale_2012_Prato-2ed ancora da Prato un’altra straordinaria coreografia, con antiche statue che fanno da sentinelle d’onore ad un elegantissimo e stilizzato albero di Natale

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Natale al mare

Come uno schiaffo l’odore del mare

notte di stelle da un lontano Natale

Dove si è perso Gesù Bambino?

quello accanto al pane soffice vicino al camino…

 

 

L’odore del mare come uno schiaffo

stelle inquiete che andavano e venivano

in un girotondo senza fame né tempo

nella luna, nuotava una stella mattutina

la luna

quella infinita lievitava col pane vicino al camino

gialla, gialla, fatta di miele tutta da spalmare,

il cielo incoronato di rami d’abete era per il vento

duro come un muro,

la fiamma: un fuoco piccolo a ondeggiare

piccolo Presepe dal profumo di pane

di un lontano, troppo lontano Natale al mare.

Ventisqueras

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e per finire in bellezza una fra le città in assoluto più belle al mondo, per c

la quale ogni aggettivo superlativo  stato adoperato, cantata e amata dai più grandi artisti e Poeti Firenze

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Casa Babbo Natale (foto Christian Maran)ed ora saliamo sulla slitta di babbo Natale che ci condurrà incontro al nuovo anno sperando che per tutti sia

Logo_International_Peace_Day_Worldun 2016 di Amore e di Pace

Ventisqueras

Nave Amerigo Vespucci, il veliero più bello del mondo-

Bankoboev_Ru_parusnik_na_zakate                    Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina Militare Italiana

Pubblicai questa foto in   ” Notte di primavera all’Elba” suscitando moltissimo interesse, così ho pensato di dedicare  un  intero post a questo straordinario vascello

                          Il ritorno del marinaio

La prima cosa che vidi, furono i fiori

oltre i boschi che bruciavano il mondo,

poi, scarabei dorati, nelle dolci nottate di calde lune.

Di fronte alla mia nave, acqua australe

in solchi profondi, azzurri.

Frugava , il sole del Sud nei miei occhi il vento

riverberando il miele del ritorno.

Stelle in tasca, un brulicare festoso

( solo una manciata…)

di tutto il mio viaggiare furioso

a casa ho riportato.

( Ma non mi sono mai pentito

di essere partito e ritornato)

Ventisqueras

amerigo vespucci varo castellammare napoli                                Il veliero alla fonda in un giorno di tempesta con la bandiera al vento

marina il  vessillo della Marina Militare Italiana con al centro gli stemmi delle  quattro gloriose Repubbliche Marinare, partendo dall’alto il leone di San Marco per la Repubblica di Venezia,la Croce di San Giorgio per la Repubblica di Genova, una croce di Malta di origine bizantina è lo stemma della Repubblica di Amalfi,il quarto stemma è quello della    Repubblica Di Pisa,  che fu concesso alla città ghibellina ( cioè vicina all’Impero) dal Sacro Romano Imperatore Federico Barbarossa.   Successivamente  al centro fu inserita la croce, che stava a simboleggiare il popolo pisano,  fu concessa dal Papa Benedetto VII per aver liberato la Sardegna dal dominio Saraceno, nella conformazione finale sono state aggiunte per ogni braccio della croce tre sfere per un totale di 12 che rappresentano i dodici apostoli di Cristo

scusate se mi sono dilungata nella spiegazione sullo stemma pisano…ma come è noto io sono dichiaratamente di parte!!! 🙂

Le quattro città- stato sopra citate furono le principali Repubbliche Marinare italiane. Divennero potenze marittime e per secoli spadroneggiarono nel Mediterraneo, per questo in loro memoria e in memoria della loro potenza sono stati utilizzati i loro stemmi uniti insieme per creare il simbolo della Marina Italiana, ad indicare il fatto che l’Italia è da secoli un popolo di (grandi) navigatori, e che la nostra Marina è il risultato finale di una lunga storia e tradizione. La musica che accompagna il video è l’inno ufficiale della M.M. Italiana

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la sede, in Livorno, dell’Accademia della Marina Militare Italiana, è l’istituto di formazione degli Ufficiali, sorta il 6 Novembre 1881 dalla fusione delle Scuole della Marina di Genova e di Napoli, ereditate con l’unità  d’Italia

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una suggestiva immagine dell’interno dell’Accademia Militare Navale durante una cerimonia, sullo sfondo la grande alberatura dove i cadetti si addestrano al montaggio e allo smontaggio delle vele. Uno dei primi allievi, fu Manlio Garibaldi figlio minore dell’eroe dei due mondi.

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dalla teoria alla pratica…

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i cadetti del pieno del loro addestramento sugli alberi della Vespucci

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ed ecco finalmente il nostro magnifico veliero a vele spiegate, quando la nave è completamente invelata la velocità raggiungibile è notevole, considerando anche il suo peso! Il record di velocità è di 14,6 nodi. E’ stato stabilito dall’ammiraglio Agostino Straulino, al comando di questa nave nella Campagna d’Istruzione del 1965 … “spremendo” gli Allievi del corso Kon-Tiki.

 

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La superficie totale delle vele è di circa 2.635 metri quadri. Sono di tela olona (tessuto di canapa) ed hanno lo spessore tra i 2 e 4 millimetri. Sono composte dall’unione, mediante cucitura, di più strisce chiamate ferzi.

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uno straodinario incontro ” al vertice” in alto mare la goletta Palinuro, altro gioiello e nave di addestramento della M M italiana incrocia la Vespucci, in gara di eleganza e di bellezza, un incontro che non potrò mai dimenticare! mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo e trasportata in un istante in quel mondo romantico e magico della marineria a vela

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                                                                                     una visione fantastica di nave Palinuro

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            anche il cielo sembra mettercela tutta per onorare nave Vespucci  Regina del mare, ed ha inscenato una serie roboante di fuochi d’artificio!

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        splendido particolare della prua,   i fregi sulla carena sono rivestiti in oro zecchino

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La polena raffigura il condottiero Amerigo Vespucci che ha dato nome  al continente Americano   ed è realizzata in bronzo dorato.

 L’uso di porre a prua una  polena affonda le sue radici nell’antichità, quando la navigazione era  esercitata per necessità e queste figure a volte misteriose o terrificanti, all’origine servivano per spaventare i nemici o per essere protetti dalle divinità
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fu varata nei cantieri di castellammare di Stabia nel 1928, ma entò in funzione effettiva nel 1931

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non è a conoscenza di molti che la Vespucci avesse una nave gemella nella Cristoforo ColomboC ( qui  vediamo le due navi in una  rara foto dell’epoca) e che la stessa fu data come pagamento dei danni di guerra alla Russia, cosa inaudita per una grande nazione ha lasciato per incuria che lentamente si deteriorasse ( sembra che non avessero le maestranze adatte per il costoso restauro ) e poi distrutta in un incendio… veramente assurdo e inconcepibile!

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a bordo vige una disciplina ferrea,  ogni più piccolo particolare viene tenuto del più perfetto ordine

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notare le dimensioni del cordame

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nella crociera annuale di addestramento il veliero tocca tutti i più grandi porti del mondo, accolta sempre  con grande entusiasmo  dalle varie popolazioni che si mettono in  paziente  fila per visitarla

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…..ancora qualche straordinario particolare di nave Vespucci, preso dal web

 

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Il 3 marzo 1977, si verificò una terribile sciagura,  un aereo partito dall’aeroporto militare di Pisa con  38 allievi della prima classe dei corsi normali dell’Accademia Navale di Livorno, a bordo per una attività di ambientamento al volo, con  un ufficiale accompagnatore e 5 membri d’equipaggio,

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dopo circa 5 minuti dal decollo, si schiantò sul  Monte Serra, nel territorio di Calci, non ci furono superstiti, ogni anno vi si svolge una cerimonia commemorativa

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le cause della sciagura non furono mai chiarite, si parla di manovre azzardate da parte dei piloti per spaventare gli allievi al battesimo dell’aria(  pare fossero di routine)  stavolta finite in tragedia. Sul posto che domina la piana dell’Arno  e Pisa fino al mare ora sorge un sacrario, con un faro che nella notte brilla a ricordare quelle giovani vite così colme di speranze per l’avvenire che furono spezzate, ironia della sorte, loro votate al mare, sulle pendici di un monte che guarda il mare.

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per loro ho immaginato questo viaggio con manovre notturne di quella che doveva essere il loro sogno, la loro bellissima nave

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per andare incontro all’infinito

 

                Ventisqueras

                                                                       Per l’amica Giovanna -blogger ” Restlessjo”-

ecco il tuo Angelo Jo, l’ho scelto fra quelli più belli, è del Botticelli :

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angelo numero 45. SEHALIAH
Motore di tutte le cose

Coro degli Angeli Virtù
Da 10° a 15° dello Scorpione

Angelo Custode dei nati
dal 3 novembre al 7 novembre

grado di virtù :Promozione

un grandissimo ringraziamento all’amica blogger” Lemieemozioniimmaginarie”

che ha voluto dedicarmi il suo gradito award ” the very inspiring blogger”

http://lemieemozioniinimmaginieparole.wordpress.com/2014/06/23/the-very-inspiring-blogger-award/

questa appendice è dovuta al fatto che come ben avrete potuto constatare il mio attuale tempo ( o meglio, la sua mancanza) non mi concede di essere presente sul blog e quindi di partecipare come tanto amerei fare ai vostri pensieri nelle vostre case, fra poco partirò per il mio viaggio dell’agosto, e non so se riuscirò ancora a postare, quindi intanto vi saluto da qui, sperando di riprendere la mia attività in pieno nel mese di settembre

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE A TUTTI VOI AMICI E LETTORI

UN GROSSO BACIO

Ventisqueras

 

 

 

Notte di primavera all’Elba- 1 -Le sette perle dell’arcipelago toscano Livorno- Elba spring night, the seven pearls of the Tuscan archipelago

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Marina di campo,( o Campo nell’Elba ) nubi d’inchiostro nel tramonto

                                   Notte di primavera all’Elba

Dorme

racchiusa nella vergine cera

la primavera.

Postula

una luce nuova la notte:

di stella filante,

vaga innamorata

nella grazia dell’aria profumata

negata agli angeli,

morbida come un casto peplo.

Notte

ora frantumata

agonizzi sopra mari acerbi, immobili,

una luna dai fiati rossi,

sorta dal promontorio,

improvvisa ti canta e ti culla.

                  Ventisqueras

 

questo non  un post come gli altri, tornerò in un secondo tempo a raccontarvi  la storia e le bellezza dell’isola d’Elba, è solo  il mio augurio per voi amici cari per una serena Santa Pasqua nel ricordo di una notte magica a Marina di Campo nell’Elba, era  Pasqua anche allora,  dalla strada che fiancheggia la passeggiata a mare passò un’auto con l’autoradio a tutto volume ” Spunta la luna dal monte” trasmetteva e dal promontorio una incredibile luna rossa stava veramente spuntando….. già innamorata dei Tazenda, di Andrea Parodi e di questa canzone, ora mi fa da colonna sonora ogni volta vedo sorgere la mia dolce Musa e Signora: Madama la Luna   Bankoboev_Ru_parusnik_na_zakate solo poche ore prima si era verificata un’altra magia, l’entrata trionfale a vele spiegate  in rada a Portoferraio del tre alberi vanto della nostra Marina Militare e invidia di tutte le marinerie del mondo l’Amerigo Vespucci. gloriosa nave scuola per i nostri cadetti  dove imparano il duro mestiere di ufficiali, lo avevo visto veleggiare ed anche visitato diverse volte quando era attraccato al molo di Livorno loro sede storica, ma quei colori e quel mare avevano reso lo scenario irripetibile ed irreale mi sembrava di volare nel vento con quelle vele gonfie e tese f2c4e423-7b9a-4fa2-be8c-fbd2f3cf962a inferno o paradiso? che cosa aspettarci da questi colori? Tramonto-a-Rio-Marina ancora incanto a Rio Marina

 

Lascia il tuo ricordo

a risplendere nudo in una goccia d’acqua

si farà sole rosso nel tramonto

a rischiarare la mia tristezza

 

Ventisqueras   557-tramonti-a-pomonte

 Buona Pasqua Happy Heaster Joyeuses Paques

           Frohe Ostem Feliz Pasqua Boa Pascoa

Kalo Paska Zaalig Paassfeest Shastilvoi Paski

          Glad Pàsk Hyvaa Paasiaista God Pàske

Gledilega Paska El maseek Qam Srekan Uskrs

                         Paskalya yortunuz olsun

colomba_bianca

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