1 ) Delft -Nederland – I canali-The channels-

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He si, siamo in Olanda! alcuni dei suoi simboli più conosciuti ce lo dicono! Mi è sembrato un modo simpatico per iniziare questa nuova avventura continuando a salire verso Nord, farò alcune tappe in Olanda, le città più grandi le avevo già visitate ed ora cerco nuove dimensioni di storia e di vita.Ci troviamo a  Delft  ( circa 100.000 abitanti ) nell’Olanda meridionale che prende il nome dal canale ( gracten ) su cui è stata costruita: una storpiatura di” delven” che in olandese significa scavare. Questi canali erano  di primaria importanza per  il ruolo mercantile di ogni antica città olandese 

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un immagine “cult” per rappresentarla, più  che quelle dei suoi grandiosi monumenti credo possa essere questa: uno dei suoi placidi canali alberati dove i tigli si piegano gentili verso le acque, ornati di fiori e ponticelli armoniosi invitano a passeggiare senza fretta in tutto relax

26359_544740o magari  a fotografare i riflessi di monumenti nelle  grandi vetrate che abbondano nei nuovi palazzi dei lungo-canali

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riflessi  ondeggianti, contorti se invece si osservano danzanti   nell’acqua

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olanda_8am3j_T0camminare a piedi significa inoltrarsi nella stupenda città vecchia salendo su ponticelli ad arco acuto, aspettando che i turisti smettano di camminarci sopra per ammirare in santa pace  i vecchi palazzi di mattoni scuri dalle bianche finestre ed avere,  finalmente,  libero l’orizzonte!

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Delft fu fondata oltre 750 anni fa e ottenne i suoi diritti di città dal Conte Guglielmo II d’Olanda  nel 1246

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la grande suggestione dei canali che caratterizza i Paesi Bassi si deve alla continua lotta che le popolazioni locali hanno intrapreso da secoli per difendersi dal mare del nord le cui grandi tempeste sconvolgevano quel territorio sommergendolo in continuazione, e dalla necessità di far giungere sulla terraferma i grandi mercantili per lo scambio di merci che erano il fulcro del commercio e dell’agiatezza di quei luoghi. Al Museo Het-Princenhoof  si può osservare come esempio un veliero davvero splendido

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una serie di dighe e dune lungo le coste e i fiumi impediscono a questi territori di essere inondati, mentre numerose stazioni di pompaggio prosciugano l’acqua piovana in eccesso

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anche qui come a Bruges nei canali sciama una moltitudine di cigni, mi chiedo se anche a Deflt varrà la condanna di Massimiliano D’Asburgo che obbligava i cittadini di Bruges a mantenerli per l’eternità! 🙂

    I cigni di Delft

ha un cuore fatto di giglio il candido cigno,

si ferma alla fontana a pettinarsi le piume

il cielo è in un secchio, gli fa da specchio

come Giacinto

altero e superbo non si cura del passare del tempo

negli antichi canali, forse

come lui sarà immutabile, eterno.

Terra di luce, cielo d’acqua una goccia nella testa

cade, come musica s’affaccia

pallidi sogni agitano la loro corsa

giacendo  silenziosi con le timide farfalle dell’alba.

Ventisqueras

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circa il 20% del territorio e il 21% della popolazione sono localizzati sotto al livello del mare, mentre più del 50% dei Paesi Bassi ne  é appena di un metro al disopra. Buona parte del terreno è costituita da polders,   ovvero territori strappati al mare a paludi costiere o a lagune            

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ed eccoli i canali ancora più affascinanti vestiti di luci come Dame con le paillettes, mentre si percorre l’Oude Delft il vecchio canale, dall’atmosfera accogliente e intima ( gezellig, come direbbero in olandese).Questo fu il primo canale scavato nella città e lo chiamarono Delf ed in seguito Delft, poi venne scavato un secondo canale chiamato Nieuwe Delft, ( nuovo Delft ) e così da allora il primo canale scavato divenne l’Oude Delft

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e cosa ne pensate di questo spettacolare mercato dei fiori?

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in questa immagine dove gli antichi palazzi tutti  impettiti e sussiegosi sembrano beffarsi del tempo che scorre, osservo anche lo strano connubio fra barche e automobili perfettamente allineate entrambe in attesa di essere usate
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il vecchio canale di Delft è il luogo che racconta l’intera storia della città se non addirittura quella dell’Olanda intera
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tutti gli edifici storici più importanti sono situati lungo il suo corso o in qualcuno dei suoi angoli
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 e qui una sequenza straordinaria di antichi palazzi storici che portano orgogliosamente impressa  sulla loro facciata a caratteri d’oro zecchino la data della loro costruzione
 Delft-2mkjhla grande quantità di biciclette che si trova  ovunque e lo sfrecciare più o meno veloce dei ciclisti per strada è una costante che ancora riesce un poco a suscitarmi meraviglia, ma certo preferita di gran lunga al caotico traffico di automobili delle nostre città!
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 altra costante sono i tipici zoccoli di legno,
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 che vengono esposti ovunque con piacevole impatto visivo, ne ho acquistati anche io naturalmente, ma sono molto rumorosi e non credo li indosserò mai 🙂
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 per non parlare dei mulini a vento, che troneggiano qua e là, rendendo unico l’ambiente9fdd056078ea107be9095f956059b722
incantevoli nei  paesaggi primaverili
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 ed ecco l’inverno con i suoi grandi ricami di gelo, in questi luoghi molto umidi è più favorito ad appiccicarsi ovunque con i suoi arabeschi che alla luce dei lampioni scintillano come filagrane argentate
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 l’autunno che è  la stagione che più amo lancia i suoi riflessi rossi a colorare le acque e questo ravviva il paesaggio che spesso è di un triste colore grigiastro e  difficilmente vi si ritrova il nitore lucente dei nostri cieli mediterranei.
Spero di essere riuscita a darvi un piccolo resoconto della vita nei canali di queste  lande nel suo diverso ritmo storico e naturalistico.
A presto con altre emozioni da raccontare.
( le stupende foto delle 3 stasgioni in cui non ero presente a Delft mi sono state gentilmente prestate-ringrazio-)
Ventisqueras
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5 ) Bruges Brugge- Minniwater lake-Il lago degli innamorati

5 2011_10_31 bruges 139 Minniwater: dalla parola “minni”che in olandese significa “amore”questa idilliaca localitdà appena fuori Bruges viene denominata” lago degli innamorati” o “lago dell’amore”

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niente di più appropriato per questo luogo incantevole ed incantato che anticamente fu il bacino da cui le navi provenienti da ogni parte del mondo conosciuto-perfino dalla lontana Russia – arrivavano con le stive cariche di sete, vini, spezie,e lana e ripartivano con il carico del prezioso panno fiammingo

 

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il suo meraviglioso parco è meta rilassante per i turisti o i cittadini di Bruges in ogni mese dell’anno, ma  in estate e nella tarda primavera che si muta in una oasi paradisiaca con i concerti e le varie rappresentazioni artistiche

Minnewater-43437e qui torna a riproporsi  con dolce violenza la parola “fiaba” e la parola “amore”

i testi sono tratti dalla Silloge” Soffi penduli d’amore”

Sillabe di luna sulla guancia smorta

a te piegava il sogno sull’erba abbandonato

come a ridire il tuo nome dolce di polline

sul labbro superiore leccato.

 

a riso tuo mi specchio in semicerchi gloriosi

di vento profumato.

Ventisqueras

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la Grande musica immortale non ha confini ed anche su nel nord non ho trovato modo migliore per onorare l’Amore  e gli innamorati di quella sublime  del toscano di Livorno Maestro Pietro Mascagni  con l’ineguagliabile esecuzione del direttore d’orchestra Maestro   RiccardoMuti, un po’ di sano orgoglio italiano non ci sta mica male, no? 🙂

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C’è una radice amara nel vento che porta la pioggia

cado minutamente sopra di te, divento

l’aspra sostanza che ti bagna. Il ramo fiorito

del melo, ti sono, dove l’ape che il suo fiore feconda

è il sospiro innamorato che per te si sosta.

Ventisqueras

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                                            4887590127_dae1496542_zi cigni di Bruges

i cigni, questi splendidi e maestosi uccelli sono uno dei simboli di Bruges, se ne vedono ovunque nei canali, nei prati e allietano l’atmosfera rendendola ancora più romantica

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racconta la leggenda che nel 1488 gli abitanti della città uccisero un amministratore ritenuto corrotto appartenente alla corte dell’odiato imperatore Massimiliano D’Austria succeduto alla guida del Ducato dopo la morte della moglie  Maria di Borgogna

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l’uomo assassinato  era tale Pieter Lanchals  che tradotto  dal fiammingo significa ” collo lungo”, Massimiliano adirato con la popolazione punì i cittadini di Bruges obbligandoli a mantenere per l’eternità sui laghi, fiumi e canali del suo dominio i cigni che ricordavano col  loro collo lungo il nome del suo servitore ucciso.

 

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il cigno stilizzato viene anche riprodotto come sostegno per le panchine del lungo fiume

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Queste leggende e interpretazioni romantiche sono datate  dal XIX tramandate a voce dalla popolazione, un’altra di queste di queste parla del soprannome dato ai cittadini di Bruges Zot, ( matti ) risale ancora ai tempi dell’odiato imperatore Massimiliano che aveva dato un bel giro di vite all’agiatezza dei cittadini quando assunse il potere esagerando con  le tasse ( tipo come ora in Italia, he he, ma qui da noi  non c’è nessun Massimiliano con cui prendersela,  sono tutti massimiliani!)

birrificionel 1448  Massimiliano si recò a Bruges per sedare una ulteriore rivolta ma fu fatto prigioniero e in seguito  però rilasciato.La sua  rappresaglia fu dura, fra l’altro tolse  la possibilità di fare i mercatini ( che erano una grande risorsa per il popolo) e proibì ogni tipo di festa. Per farsi perdonare i c suoi sudditi organizzarono una grande  sfilata festosa con canti e giullari e vessilli con mille giochi e colori, e riuscirono a far  pace col loro re :gli chiesero di ripristinare feste e mercati ed anche un nuovo ospedale psichiatrico,( !!!! ) le prime richieste furono accolte  all’ultima rispose” Non c’è bisogno di un muovo manicomio, basta chiudere le porte della città!” così da allora i cittadini di bruges vennero chiamato Zot ( matti) questo epiteto viene scherzosamente riprodotto da una birra locale

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vista la grande quantità d’acqua facilmente si osservano ogni genere di uccelli acquatici, molte le simpatiche oche

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un vero culto è dedicato anche ai cavalli che in grande quantità scorrazzano con le carrozze portando a passeggio i turisti nella città e dintorni, a loro dedicato questo molto particolare monumento

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ancora visioni da sogno,  impossibile definirle tutte

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Location Flanders - Brugge: Minnewaterpark - brug aan Poertoren

dal ponte dell’ antica torre di vedetta

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si ha una stupenda visione panoramica della città

6733008-lge mentre si avvicina la notte e mille lucette si accendono sul lago riflettendo fantasmagoriche ombre ondeggianti, penso che domani con il sole il mio tempo qui  sarà scaduto e sarò pronta per salire ancora più a nord certa di portare con me tutti i tesori di questa città, proprio tutti, senza tralasciarne nessuno! Sarei veramente felice se fossi riuscita a far amare questa fiaba del nord anche a coloro che ancora non la conoscessero e ravvivarne la memoria a quelli che già l’hanno conosciuta, un abbraccio

Ventisqueras

 

Godt nytår-Buon anno!!!! Wonderful, wonderful Copenhagen-

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Copenhagen-Andersen un binomio inscindibile, e per chi, come me sempre con la testa nelle nuvole nelle fiabe un po’ ci vive… quali città eleggere come regine delle fiabe? Bruges a Natale e Copenhagen a capodanno lapalissiano! 🙂

9a6a60cfcfe regno delle favole per grandi e piccini  è senz’altro il Tivoli  che si presenta da subito con un ingresso altamente scenografico 

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dopo Disneyland-Paris è il giardino-parco tematico più visitato in Europa, fondato nel 1879 da allora si sono aggiunte sempre nuove attrazioni spettacolari accogliendo ogni anno milioni e milioni di visitatori,   periodo natalizio o riapertura secondo come si presenta la stagione intorno alla Pasqua è sempre un tripudio di colori

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ovviamente con l’occasione delle festività natalizie quando alle miriadi di scintillanti colori si aggiunge il fascino dei fuochi d’artificio lo spettacolo è veramente mozzafiato!

 

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tivoli-2ogni tipo di divertimento ed attrazione  accompagnato da una marea di luci che cambiano colore ed anche forma come quelle del laghetto davanti al palazzo orientaleggiante che io ho chiamato delle” mille e una notte”

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ese vuoi puoi diventare chiunque ed andare ovunque…un passo e anche  la Cina con le sue pagode  è  ai tuoi piedi. All’interno del Tivoli c’è il più grande mercatino di Natale di tutta la Scandinavia, e l’atmosfera è da sogno! pare siano più di due milioni le luci usate per abbellire il parco, basta guardare la cascata del grande salice vicino al lago per capirne le dimensioni

tivoli-copenaghen-cosa-vedere-parco-divertimenti-5ci spintoniamo per le direzioni da prendere: dai andiamo da questa parte, no forse  meglio di là…ma credete ogni direzione è poi quella giusta

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all’esterno del parco continua l’atmosfera fiabesca ed allora andiamo  al porto dalla “Sirenetta” (Den lille Havfrue ) durante il giorno la sua visione è deludente, minuscola e stagliata contro il porto industriale, specialmente la prima volta che l’ho vista mi sono detta ” ma poverina, ti stanno mettendo ancora in punizione!”

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il piccolo monumento  in bronzo è dedicato a quella che è la più conosciuta e forse anche la più bella fiaba di Andersen, la dolce sirena che si sacrifica per amore del suo principe forse  è meno triste avvolta da tutte queste luci

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Nelle città scandinave dove la notte è sempre molto lunga, (man mano che si sale a nord, sempre di più! ) il buio e l’inverno sembrano accrescerne il fascino, l’atmosfera è sempre festosa e la città viene addobbata con gusto e sobrietà cosa che non guasta mai. Si comincia ad augurarsi Glaedelig Jul (buon Natale ) sino dalle prime settimane di novembre, ma per la popolazione il Natale comincia il 7 novembre inizio del mitico giorno “J” data  in cui le birrerie aprono alle birre Juleberg, l’argomento birra è una cosa pazzesca e per i non danesi non troppo facile da capirsi!

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lungo la banchina del porto non manca mai qualche nave da crociera  o traghetto  parato a festa, qui in un giorno d’estate ho assistito ad un indimenticabile raduno di velieri in cui la nostra Amerigo Vespucci era indiscutibilmente quello più bello, ammirato e visitato 

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nelle strade notturne il gelo colma di ghiaccio le strade e i venditori di caldarroste fanno affari d’orocapodanno-copenaghen-3

il  dolce tradizionale delle feste danesi però  è una pagnottella di mandorle ricoperta di zucchero, di cannella, noci e ciliege, qui il freddo fa fare incetta di alcool e zuccheri!

natale_copenhagen4  intorno alle prime settimane di novembre ( come si è detto ) le bancarelle natalizie aprono e sono subito prese d’assalto, invase dalla gente che passeggiando si sofferma a bere bevande calde o a sgranocchiare qualche dolcetto. Incredibile la varietà dei prodotti tutti  in vendita con prezzi molto salati!

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oltre la birra, è il vin brulè glogg, servito caldo sopra un misto di miele, mandorle e uvetta. ad attrarre visitatori e turisti. Molto legati a leggende di Elfi e folletti della mitologia norrena con loro si celebra la tradizione,  simboleggiano le forze della natura e dei suoi fenomeni climatici, vengono  rappresentati con un berretto rosso appuntito,
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simpatici e birbanti alla  vigilia di Natale si lascia per loro fuori dalla finestra un piatto di riso o di budino, se capitasse che l’elfo Nisse si trovasse da quelle parti potrebbe approfittarne e grato lasciare in pace  gli abitanti della casa evitando far loro brutti scherzetti
quando le luci della notte si spengono si accendono i colori del giorno, Copenhagen è la città  della Scandinavia che conosco meglio, è sempre stata il punto di partenza per i miei viaggi nel Grande Nord, questa volta è stata il mio punto d’arrivo!
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una volta o l’altra mi deciderò a descriverla meglio per ora vi mostro la sua veste festosa  limitandomi a delinearne solo pochi aspetti, quelli, appunto che mi ricollegano alle festività natalizie e del capodanno

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Nyhavn ( letteralmente Porto nuovo), ha le sue origini nel seicento, i due lati del canale possono venire considerati come il bar all’aperto più lungo e frequentato dell’intera Scandinavia
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ristoranti, negozi cioccolaterie, caffetterie quasi non bastano a contenere ogni giorno  la massa di gente che si da appuntamento nella parte più caratteristica della città, eppure quasi incredibile  a dirsi la zona continua ad essere tranquilla!

nyhavn_in_winterOggi viene chiamata anche waterfront all’inglese, parola forse più appropriata per descrivere questo luogo di una città che diventa sempre più cosmopolita

Den Lille Havfrue, mso_PPT_1Lascia il tuo ricordo risplendere in una goccia d’acqua

dell’immenso mare

( io sarò sempre qui ad aspettare)

si farà sole a rischiarare la mia malinconia,

da lontano  vedo vele bianche passare

ma la tua mai la vedrò ritornare.

Ventisqueras

nytaar-big-imagebeh, lo so sono in ritardo per gli auguri di Buon 2016 ma l’anno è ancora molto giovane e quindi spero andrà bene lo stesso!Ringrazio coloro che così gentilmente sono passati da qui, con gli auguri, ho trovato il PC di nuovo in forma passarò quanto prima a salutarvi nelle vostre case.

Che cosa ci porterà questo anno nuovo? è il sentimento che ci costringe alla SPERANZA, ma voglio iniziare il 2016 con le rime di un autore che mi è molto caro, in poche parafrasi per chi ha orecchi da intendere spiega molte cose

Amo i fiori, non li cerco.
se ci sono Bene, ma procurarsi gioie implica
lo sforzo del cercare.
La vita sia come il sole, che è dato,
e non strappiamo fiori che, raccolti,
non sono nostri, ma morti.

Fernando Pessoa

7485462462_f8613cb79d_o   Prima di chiudere il post, però, una cartolina di Natale da Bruges, dove NON

ho trovato la neve, questo mi darà la scusante per tornare ancora su a cercarla?

he he chissà…

                                                     Ventis

 

 

2 ) Bruges-Brugge- Matrimonio e tradizioni fiamminghe in un dipinto di Jan Van Eyck-Marriage and Flemish traditions in a painting by Jan Van Eyck.

Canali-BrugesNon si può iniziare un post su Bruges senza un’immagine dei suoi canali, anche se  saranno altri gli argomenti di cui parlerò : un quadro di Jan Van Eyck  ( Maastricth Belgio 1395 circa- Bruges 1441 ) che fa parte  stretta della storia della città e delle tradizioni fiamminghe ma poi si amplia per sconfinare in quella che può essere quasi definita un Europa unita medioevale. La storia non è una stella fissa ma una cometa con mille aghi di ghiaccio che prima di spegnersi percorre un tragitto lunghissimo che sfiora mondi diversi…una scusa la mia per divagare su uno degli argomenti da me preferiti: la pittura? non so, ma non sono capace se non di scrivere quello che mi fa piacere sorry! 🙂 🙂

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Nel  primo post su Bruges ho già parlato dell’inizio e dei motivi del declino della città, nel XV secolo la crisi non fu subito evidente e in quel periodo la scuola di pittura fiamminga fu all’apice del suo fiorire grazie ad artisti eccelsi come Jan Van Eyck e Hans Memling, i cui dipinti dai colori luminosissimi e con ricerca accurata dei particolari sembrano condurci direttamente  dai quadri dentro la storia. Il ritratto dei coniugi Arnolfini  che è uno dei più ammirati e preziosi della National Gallery di Londra  venne dipinto a Bruges, dove i ricchissimi coniugi commercianti in tessuti,  originari di Lucca vivevano come agenti della famiglia Dei Medici di Firenze

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e mentre il corso dell’arte correva impetuoso lo Zwin il canale naturale che collegava Bruges al mare continuava inesorabile ad insabbiarsi, a nulla valsero i tentativi di aprirne altri artificialmente.Questo “piccolo” grande capolavoro di olio su tavola di rovere datato 1434 è riuscito ad influenzare grandi pittori da Velasquez a David Hockney.

Dietro la coppia un grande letto rosso che sembrerebbe strano doversi trovare in una sala da ricevimento, certo non sarebbe stato utilizzato per dormire, ma per mostrare agli ospiti che il padrone di casa aveva la possibilità di esibirne uno così importante…un status symbol, come si direbbe oggi.

Screen-Shot-2013-10-09-at-9_48_52-PMil ritratto è diventato esso  stesso un simbolo del matrimonio, ma il significato della scena e dei protagonisti sono  ancora incerti, pur essendo uno dei quadri più studiati dell’intero patrimonio artistico mondiale

                      All’amica incinta

Due boccoli dorati
-come ali divaricati-
scivolano dalla crocchia
sopra al seno in gioco di luce

la pelle si sorprese
ad impregnare tutto il livore
del labbruzzo imbronciato.

Fu
leggero smarrimento
d’irradiazione, d’assorbimento
ad assopirti il grembo
srotolando
un gomitolo fatato
dal concepimento adagiato
sul boschetto vellutato.

                  Ventisqueras

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un curioso quanto affascinante accostamento è stato fatto da un giornalista acuto ( e appassionato d’arte) con la celebre coppia del cinema Brad Pitt e Angelina Jolie, da notare con stupore il colore della veste delle due dame, perfettamente simile!

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i sandali rossi sul pavimento erano un elemento alla moda per una donna benestante, il cuoio tinto rappresentava un grande lusso, mentre gli zoccoli di legno da uomo era tipico olandese di chi conduceva una intensa vita di lavoro

coniugi-arnolfini-particolareLo specchio, elemento molto importante nella pittura fiamminga era anch’esso  simbolo di ricchezza, ma forse anche la chiave per l’interpretazione del dipinto, un vero riflesso della storia, forse  testimoni  di nozze si mostrano altri due personaggi,  amici della coppia elegantissimi nelle vesti  sontuose.

Si diceva che Van Eyck fosse un alchimista, non c’è meraviglia, in questo dipinto la magia traspare e non solo in senso simbolico

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sopra lo specchio una scritta in latino pontifica “Johannes de eyck fuit hic 1434″ Jan Van Eick è stato qui, un modo piuttosto originale per firmare un quadro no, ?

The_Arnolfini_Portrait,solo una candela accesa nel candelabro e dovrebbe simboleggiare la fiamma dell’amore, nelle Fiandre una usanza vuole che nella prima notte di nozze resti solo una candela accesa nella stanza-

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la coroncina di perle ambrate a fianco dello specchio rappresenta un rosario chiamato ” paternoster” dono che spesso il marito faceva alla sua sposa, tipico prodotto di Bruges, Van Eyck forse faceva già una specie di pubblicità occulta ad una industria locale che le esportava tramite Arnolfini ( niente di nuovo sotto la luce del sole! )

La spazzola appesa al letto rappresenta la tenacia e l’umiltà della sposa

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le arance erano una vera rarità all’epoca, vera prelibatezza, importata dal sole del nostro sud, molto apprezzate non solo come frutto, ma se ne aggiungeva la scorza per profumare i cibi, rallegrando con il loro tocco colorato  i rigidi e grigi inverni fiamminghi. Prendo lo spunto da questa immagine per sospendere un attimo l’analisi del quadro e dare uno sguardo fuori dalla finestra

minnewater-lakeera forse questo l’incantevole scenario che si apriva davanti ai loro occhi?

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e chissà se anche il loro cagnolino si affacciava come questo forse puntando le oche giù nello Zwein?

Bruges-Canali-21he, sì, le ha viste acquattate a prendersi il sole dall’altra parte del canale…e avrebbe magari, voluto dargli una bella strapazzata!giovanni-arnolfini-and-his-wife-giovanna-cenami-the-arnolfini-marriage-detail-1434-1Grifone di Bruxelles, eccolo qua il loro piccolo amico, discendente di una stirpe di terrier delle Fiandre allevati per la cattura dei topi…che ce ne dovevano essere in quei canali. he?!!Il piccolo cane simboleggia la fedeltà comune in molti paesi europei ( la bella Ilaria del Carretto ne ha uno ai piedi nel magnifico sarcofago del Duomo di Lucca )

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il mistero della coppia di sposi: si suppone che essi fossero Giovanni Arnolfini ( originario di Lucca )  vissuto a Bruges nel XV secolo con altri membri della famiglia, che si sarebbe unito in matrimonio a Giovanna Cenami, proveniente da un’altra ricchissima famiglia lucchese nel 1426, si ipotizza che il ritratto sia stato fatto in occasione del matrimonio che avrebbe avuto come testimone proprio il pittore e le due figure riflesse nello specchio, la seconda ipotesi è molto più triste, che fosse stato concepito come memoriale per la donna morta nel dare alla luce il proprio figlio.( anche  questo particolare mi ricorda tanto la mia adorata Ilaria )

Arnolfini_-closeup solo i Re, i nobili, persone di alto lignaggio o comunque ricchissime potevano commissionare un quadro del genere a un artista così rinomato. Van Eyck e Arnolfini erano cortigiani del Duca di Borgogna Filippo il Buono,   si presume che per avere questo ritratto ci fosse voluto un permesso speciale del Re che  riteneva  l’artista di sua esclusiva proprietà.

Questa coppia ha ottenuto attraverso un ritratto quello che i faraoni volevano con la mummificazione: un passaporto per l’eternità

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ci si può anche domandare come mai un’opera così famosa non sia sfruttata commercialmente dalla città di Lucca, ( numerose volte qui menzionata ) tanto più che l’Arnolfini lasciò un legato nel suo testamento ( letto a Lucca nel i474 )

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 dove chiedeva che gli esecutori curassero la fondazione di un beneficio per una messa quotidiana nella chiesa di San Romano in Lucca. ( Se qualche lucchese mi legge….potrebbe prendere spunto )

Volevo anche ponderare su quanto la ricerca dei particolari di un celebre quadro abbia integrato la conoscenza di usi e costumi medioevali della città di Bruges

Jan_van_Eyck_076Madonna-And-Child-Reading-Jan-Van-Eyckchiudo con due altri grandi capolavori di Van Eyck dedicati ad una tenerissima  e assolutamente regale Vergine Maria col bambino

Canto XXXIII – Dante Alighieri

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.

scusate se oso mettere il mio pseudonimo dopo  uno dei più acclamati e conosciuti cantici di Padre Dante, ma devo pur prendermi responsabilità di  sottoscrivere quanto scribacchiato …:-)

Ventisqueras

1 ) Bruges – Brugge – Una fiaba del nord -A tale of the Nord-

bruges-belgio1Fatemi aprire questo post con un sogno, io non ho visto Bruges sotto la neve, ma avrei tanto voluto vederla, mi sono innamorata di queste immagini ed ho sperato che qualche fatina (  sono certa che esistevano e abitavano proprio in quelle case) con un tocco di bacchetta magica avrebbe fatto cadere le neve in pieno agosto…macché!!!!!!!, mi sono dovuta accontentare di rubare qualche immagine…ma giudicate voi se non è un sogno anche senza neve!

                                                              Il canale Zwin

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risalendo dalla Normandia e costeggiando il Mare del Nord, incantata da visioni bucoliche del “Plat Pays” di reminescene brelliane, eccomi giunta al paese delle favole,

La notte sui canali

 Si stanca il giorno

 in quel tremore di sole.

Monotonia piatta

sui canali  che si vanno  addormentando

dimenticano i colori.

Solitudine uniforme

s’ingrigia, sbadiglia lontano

 il ronzare dei vivi.

Ventisqueras

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Bruges_Canal_PanoramaBruges ( o Brugge in fiammingo: come sapete il Belgio è bilingue) fu fondata dai Vichinghi nel IX secolo, il suo nome può essere derivato dalla parola in scandinavo antico Brygga che significa Porto, oppure posto di ormeggio.

Rozenhoedkaai, Bruges, Belgium. Lens: Sigma 18-200

Rozenhoedkaai,

La prosperità di Bruges molto probabilmente si deve ad una immane tempesta che in una notte del 1124 sconvolge la geografia della zona, la forza dell’acqua  aprì un canale naturale lo Zwin che collegò direttamente la cittadina al Mare del Nord.

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quell’evento straordinario la rese uno dei porti più importanti dell’Europa medioevale, un centro di commercio del celebre panno fiammingo, e una calamita di grande attrattiva per gli artisti.

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Già nel XIV secolo la Bruges era divenuta il magazzino delle cittò della Lega Anseatica, paesi e città importanti come Firenze, Genova Venezia, avevano lì una loro ambasciata e italiani, tedeschi, scozzesi, francesi e spagnoli facevano di Bruges quasi una capitale d’Europa dove si sentivano parlare quasi tutte le lingue del mondo allora conosciuto, e vi si potevano acquistare i prodotti più esotici e svariati

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nel medioevo i canali della città dovevano essere continuamente ampliati per consentire il passaggio delle grandi navi commerciali

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costruita su isolette e canali viene anche definita “La Venezia del Nord” ma a differenza della città lagunare costruita su isolette nel mare Adriatico , Bruges si trova più in profondità nell’entroterra, nei secoli  passati invece la costa era stata numerosamente sommersa dal mare del nord formando così una serie di fiumi e canali che l’avevano avvicinata al mare

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ad ogni canale, ad ogni angolo una prospettiva nuova e sempre allettante

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Ma la natura è strana ,quello che dona a volte poi se lo riprende, e la conseguenza del progressivo  anche se lento insabbiamento del canale Zwin fu la perdita del porto nel XVI secolo, che se causò un declino dei commerci contribuì però a mantenere il centro storico della città immobile, quasi come se il tempo si fosse fermato, conservandola così ai posteri

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la concorrenza del porto di Anversa, il declino della vendita del panno di lana portarono ad una crisi che non fu subito evidente.Si continuarono a costruire splendidi palazzi e chiese tardo-gotico.

 

 

                             Il centro storico

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proprio nel centro storico di Bruges (dichiarata Patrimonio mondiale dall’Unesco ) si trova la Torre Civica, simbolo dell’indipendenza e della grandezza della città, nel XIII secolo i padri fondatori pianificarono la costruzione di questo maestoso Campanile civico, che aumentò più volte la sua altezza nei secoli

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dalla cima della torre si può godere ( tempo permettendo e i 366 scalini da salire ha ha) una straordinaria vista dell’intera città che si estende fino al mare di Zeebrugge  da qui le vedette cittadine  avvistavano le navi che ritornavano da ogni parte del mondo cariche della mercanzia che faceva la ricchezza della città, allora si preparavano festeggiamenti e venivano accolte dallo squillo delle trombe e dal suono delle campane che sono 46 tutte in bronzo, hanno un carillon che si ripete ad ogni ora con un suono straordinario, si dice sia uno dei più belli al mondo … e in  effetti ho potuto ascoltare una grande armonia!!!!

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L’edificio del consiglio provinciale fu costruito in stile gotico nel 1890, vi  stazionano sempre le caratteristiche carrozze che portano a spasso i turisti

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adiacenti alla piazza lo straordinario complesso del (Grote Marcth ) vecchio mercato di Beffroi 

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queste case schiccherellate  dall’architettura coloratissima e fantasiosa sono una delle maggiori attrattive turistichebruges-christmas-market-940

splendide da ammirare in ogni ora del giorno, ma devono essere superlative durante le festività natalizie quando ne vengono messi in risalto tutti i contorni dalle mille lucette colorate, penso e spero di poter tornare qui per quella data, vedrò la neve? chissà…

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quando piove ( e qui, purtroppo piove spesso! ) sembra di galleggiare a mezzaria sopra un mare di luci colorate

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la grande spettacolarità della piazza

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è data soprattutto  di questo mercato coperto, credo unico al mondo!

 

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sogno ad occhi aperti è penetrare all’interno dei canali, divenire acqua  e venire dissolti nei riflessi e nei colori come  ninfe delle fonti o Aguane…(oh, ma queste ultime fanno parte delle leggende del Trentino ( !!!!!)

 

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ascolto sogni silenziosi salire dai canali

nella notte

ed anche le origini dei ricordi ascolto

nella notte

aromi di sandalo speziato

sulla strada d’ombra dove abbandonai

il canto di un usignolo

e la mia cetra.

Ventisqueras

 

 

4 ) Bruges – Brugge- Una fiaba del Nord-il sangue di Cristo-The blood of Christ-

Amici e lettori carissimi  purtroppo se voglio guarire presto e bene devo limitare la mia presenza al pc, ma riesco ancora a fare qualcosina per ringraziarvi e salutarvi, ricordando i giorni pieni e spensierati dell’estate al  nord.

Questo post lo dedico a tutti coloro che come me, per vari motivi si trovano in difficoltà
1a%20brugesAncora con la neve ? ebbene sì sono troppo innamorata di queste immagini ne ho una serie: tutte incantevoli, e spero presto di poterle realizzare personalmente!

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Bruges un tempo era tutta  ragguppata  intorno al canale centrale,  all’interno delle mura medioevali cittadine, queste case e i palazzi storici con i tetti a punta mi sembrano i castelli di carte che costruivamo da bambini

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la fantasia e la grazie di queste costruzioni riesce sempre a stupirmi, sia che si trovino in qualche viuzza lastricata

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o nell’intricato dedalo dei canali, trovarsi difronte a immagini senza tempo come queste è davvero emozionante

Bruges il sole del tramonto per omaggiarle adorna di un colore ocra veramente spettacolare

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                             …uno spazio ha la notte, solenne

Ha uno spazio la notte, solenne

ed uno la solitudine, profondo

quando si squarciano le porte dell’azzurro

veli oscuri d’ombre scendono

e fanno ressa  folle di fantasmi.

Sembra toccare, l’uomo nudo

quel punto abissale

del suo conscio sapere: nulla

di niente

Ventisqueras

                                                  La basilica del Sacro Sangue

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la bellissima piazza di Burg si trova in uno degli insediamenti più antichi della città vi troneggia il  Palazzo del Municipio lo Stadthuis ma il suo monumento più rappresentativo è 

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la basilica del Sacro Sangue (Heilig Bloed ) si può dire sia una doppia cappella trovandosi esse su due piani,costruita nel XII sec. fu elevata a rango di Basilica solo nel 1920. Fino dal medioevo era conosciuta e visitata da pellegrini di tutta Europa.           

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una fiala di cristallo di rocca: secondo una antichissima leggenda  si dice che qui Giuseppe di Arimatea  avessee deposto alcune gocce del sangue di Cristo

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e che sarebbe stata portata a Bruges nel 1149 dal conte Thierry D’Alsace  crociato, di ritorno da Gerusalemme, le crociate e la storia ancora una volta s’incontrano nell’antica città
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in questa teca d’argento viene conservata la reliquia, durante la settimana è mostrata al pubblico ogni venerdì, nei giorni che vanno dal 3 al 17 maggio ogni giorno

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al primo piano della chiesa dietro questa incantevole facciata riccamente decorata chiamata Steeghere,  in stile tardo-gotico  fa da paravento alla scala che conduce  al primo piano qui si trova la cappella dove è conservato il Sacro Sangue basilica-of-the-holyle statue dorate rappresentano la “gilda” dei conti fiamminghi, Bruges fu una delle capitali del ducato di Borgogna

detail_thumb_gallery_4bdd68d14a757_DSC5303la fiala contenente il Sacro sangue non è mai stata aperta dal suo arrivo a Bruges, è quasi accertato che fu costruita in istambul, allora Costantinopoli, e si pensa essere stata creata per contenere profumo. Nessuno dei Vangeli ha mai menzionato che il sangue di Cristo fosse in qualche modo stato conservato, ma Giuseppe d’Arimatea ebbe una parte importante nell’evento della crocifissione e deposizione,  ( si susseguirono nel medioevo  leggende collegate alla Britannia e al sacro Graal) lui stesso avrebbe lavato il corpo del Messia e quindi potuto conservarne alcune gocce del suo sangue

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l’adorazione dell reliquia è all’origine della fama internazionale della Processione del Sacro Sangue che si svolge ogni anno per le strade di Bruges dal 1291 nel giorno dell’Assunzione durante il mese di maggio. I cittadini vestiti in abiti storici mettono in scena episodi biblici e la rappresentazione dell’arrivo  del conte di Fiandra che porta la reliquia in città.

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si esce ancora per la città, ok..ma questo splendido scorcio dai canali è solo un espediente per non passare troppo velocemente dal sacro al profano visto che faremo peccati di gola ancdando al Museo del cioccolato, specialità per cui il Belgio ed in particolare Bruges sono famosi

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al solo nominare la cioccolata ecco che mi si presenta una visione magica! la torta Sacher il mio dolce preferito, sì, servito con un ciuffetto di candida panna montata…mmmmhhh, golosa? golosissima ha ha

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ma veniamo al museo di Bruges, si chiama Choco story,e vi si descrive la trasformazione e la preparazione dal cacao al cioccolato e la sua storia iniziata circa 4000 anni fa, le fave di cacao servivano addirittura come moneta di scambio fra la popolazione Atzeca e quella Maya, la fava del cacao come il mcaffè proviene dalle culture precolombiane dell’america latina

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Hernan Cortez il famoso conquistadores spagnolo la importò in Europa rientrando dopo la conquista dei territori di quello che oggi è il Mexico nel 1519,

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portando con se la ricetta del cioccolato caldo adattata ai gusti dei coloni della Nuova Spagna, ed anche gli utensili per prepararla.

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in principio ci furono contrasti nel giudicarla, ma a seguito dell’inserimento nella corte di Francia da parte di Maria  Teresa D’asburgo moglie di Luigi XIV, ben presto si espanse in tutte le corti d’Europa con grande successo

 

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da allora si susseguirono lentamente nei secoli una serie di invenzioni che portarono il cioccolato fino alla perfezione dell’era attuale circa nel 1960…. lu

cioccolatouna delizia che ha percorso un cammino di circa 4000 anni per raggiungerci nel nostro mondo!

 

 

 

Altro museo per così dire ” strano” e mangereccio è quelle delle patatine fritte

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propone una curiosa raccolta di opere d’arte tutte incentrate sul tema di questo tubero importato dal Perù dai primi colonizzatori del nuovo mondo di ritorno in Spagna il museo racconta come esso si sia trasformato in uno dei cibi più amati di tutte le tavole calde del mondo

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posto in uno dei più antichi edifici di Bruges ( 1399 ), lo scorso anno ha registrato 70.000 visitatori ,la maggior parte dei quali si è anche fermato a mangiare-la Si dice siano nate nel 1700 in Belgio durante una carestia, per far durare di più le patate venivano tagliate a fettine sottili.

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CHipsPR4218_Brugesma visto  che nel cielo di Burges è spuntata la luna, questa luna vagabonda che mi segue ovunque vada,che dite gliela facciamo una serenata?

Canto alla luna di Bruges

Entrai nella notte nel giardino silenzioso della luna

( non c’ra nessuno)

la luna ( luna) lassù profumava

vestita di un abito giallo spuntava sopra al campanile

( che fai? mi chiese? )

Il mio sogno nudo avvolto nel lenzuolo bianco

mi spetta

( dove hai nascosto il tuo sogno? )

Nel silenzio del giardino,

su questa panchina di luna, vedi ? ci passo

la notte intera-

( lo so che di me sei prigioniera!)

Ombre lente come un canto si disfano

danzando

-mi arde fra le mani un rubino-

e il sogno che non mi fa dormire

mi farà morire?

Ventisqueras

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