Ed eccomi di ritorno! Lieta di ritrovare gli amici di sempre e curiosa di conoscerne di nuovi. Penso questa volta di poter intraprendere in vostra compagnia cronologicamente il viaggio estivo, partendo proprio dalla prima meta: Campitello di Fassa, dopo il mio luogo di nascita quello più amato , anche perché se il fato mi ha donato di fare parte di una delle regioni più belle e storicamente interessanti al mondo questo è il luogo da me scelto fra molti altri, e credo ne capirete il motivo.
Ero stressata e stanca, quei pochi giorni trascorsi qui hanno contribuito a ritemprarmi e rilassarmi.Le lunghe passeggiate in valle in mezzo ad uno scenario naturale che ha pochi rivali al mondo
il fiume Avisio che nasce dal massiccio della Marmolada percorrendo le valli dolomitiche raccoglie le limpide acque della neve, scende nella piana dell’Alto Adige per unirsi all’Adige.
Campitello di Fassa: 710 abitanti stretti intorno ad un campanile a torre unico in tutta la valle incoronato dalle torri del Sella che sembrano proteggerlo da ogni nemico
una antica chiesa gotica dedicata ai santi Filippo e Giacomo
con magnifici affreschi e bassorilievi sull’esterno che vanno dal XV al XVII sec, man mano riscoperti sotto una assurda intonacatura e restaurati
a sx l’affresco rappresentante San Cristoforo protettore dei viandanti
in basso l’ingresso della chiesa
pregevole il fonte battesimale molto elegante e raffinato
queste doti si ripetono all’interno della chiesa con l’organo decorato in legno dorato e dipinti davvero deliziosi
I primi insediamenti umani nella valle si fanno risalire all’età del bronzo anche se la zona era frequentata fino dalla preistoria da cacciatori provenienti da sud. La conquista romana della Rezia ( 15 a,c, ) diffuse nell’area il latino che in seguido alla fusione con le lingue rezie divenne il ladino, tuttora diffuso nelle valli, parlato e insegnato nell’ambito scolastico da circa 30.000 persone. Nel medioevo fu soggetta al Principato vescovile di Bressanone, e in seguito fece parte dell’Impero Austro-ungarico
una straordinaria cultura della bellezza fa dei balconi fioriti in valle
quelli senz’altro fra più belli da me mai visti
La scoperta di nuove vette dolomitiche contribuì a diffondere in tutta Europa il mito dei Monti pallidi
creando le condizioni per l’industria turistica che sarebbe poi diventata la maggior risorsa della valle
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andiamo, si sale un attimo sù 🙂 🙂 La funivia che porta al Col Rodella una delle più grandi d’Europa con 140 posti, giunti in alto lo scenario è mozzafiato, regno delle stelle alpine, che protette dalla legge vi si trovano in grandi quantità, delle marmotte e degli appassionati di parapendio, che dopo aver sfarfallato lievi nel cielo atterrano dolcemente sui grandi prati
anche gli alberghi fanno a gara per fantasia ed eleganza con lo splendore che li circonda
dal mio balcone posso osservare straordinari spettacoli della natura come questo tramonto
Tramonto sulle Dolomiti
Guardando le cime tutte incise e frastagliate
penso : è un celeste vento ad averle scolpite
sospinto dal duro martello del tempo?
ho il cuore fatto d’argento,
quiete sonora segna le sue origini di luce
incessanti:
terra di luce tra farfalle nere e uno sfuggente serpente di nebbia
che giunge e si ferma nell’aria leggera
dondolante, il suono di una campana lontana
invito alla preghiera
una testa di cristallo e un violino di carta
avanza il sigillo dell’ombra incoronato d’alloro e di vento
indicando alle sue creature la via del sonno
percorro a ritroso il sentiero tra la soavità di pietre
consumate, ciuffi di pensieri tra l’erba,
il mondo laggiù segue indifferente la sua corsa di diamante
presto un dolore al fianco mi porterà la luna negli occhi
gli uomini da qui sono un caso insignificante
una per una girotondo di luna
due per tre tutti i sogni danzeranno con me.
Ventisqueras
la magia di un plenilunio mentre si avvicina l’alba
ed eccola l’alba con la luna che sbianca mentre l’enrosadira dipinge con il suo pennello fatato il Rosengarten
ma niente è comparabile allo spettacolo di una luna immensa che fa capolino dalla Marmolada ancora prima che la notte sia fonda
ed eccomi qua tra i fiori, felice di esserci finalmente ritrovati, perché attraverso questo blog ho imparato da voi la più bella delle esperienze: un rinnovato amore per la Bellezza e per la vita.Grazie a tutti , un grosso bacio
Ventisqueras