Giethoorn-Nederland- l’avete mai sentito nominare? … io no!…you’ve never heard of him? … not me!

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Avete mai sentito nominare Giethoorn?…riprendo il titolo che ho dato al post perché penso possa esprimere alla grande tutto lo stupore che ho provato nello scoprire questo piccolo angolo di paradiso

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Musica

zampillare in rosso

cammino

scarpe comode indosso

essere gentile con l’intero universo

posso?

Pioggia

di sole a più non posso

corro

scarpe comode indosso

posso essere felice per questo?

Ventisqueras

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Geitenhoorn-Corno di capra-da questo è derivato il nome di Giethoorn, riferito alle grandissime  e numerose corna di capra selvatica rinvenute nelle torbiere della zona, presenti  come simbolo nello stemma della cittadina

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fondata all’inizio del XIII sec. dalla setta dei Flagellanti( fuggiti dalle persecuzioni dopo che papa CClemente VI emanò la bolla che sanciva come eresia questa forma di fondamentalismo partita dall’Italia ed estesa a tutti i paesi del Nord Europpa)  che trovarono in questa zona paludosa un rifugio sicuro, attualmente è abitata da circa 2.600 abitanti

 

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viene chiamata la” Venezia Verde”, e davvero Venezia su al Nord esercita un grande fascino se ad ogni  luogo particolarmente bello situato sull’acqua viene sempre attribuito l’appellativo di “Venezia”.Sinceramente, ed è già la seconda volta che lo dico, non può esserci paragone con l’unicità di Venezia!

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Ben  175 ponti collegano canali e laghetti di questo parco naturale acquitrinoso costellato di antichissime torbiere.Un verdissimo tappeto erboso ricamato di canali

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che diventano candidi merletti quando l’inverno e la neve dona ancora più suggestione al paesaggio, permettendo oltretutto  alla popolazione di praticare uno dei loro sport  prediletti: il pattinaggio sul ghiaccio, trasformando i canali in lunghissime piste naturali

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situata a circa 120 km da Amsterdam nella provincia di Overissel, a est nei Paesi Bassi,

andiamo a fare un giro per i canali?

 

il video fa rivivere in pieno l’atmosfera di Giethoorn , il silenzio è rotto solo dal frusciare dei remi nell’acque limpidissime, dal cinguettio di centinaia di uccelli che non smettono un istante di comunicare la loro gioia, interrotto a tratti dalla voce roca dei superbi cigni che con la loro eleganza rendono ancora più delizioso lo snodarsi delle vie fluviali.Inoiltre c’è immancabile ronzio dei razzi delle biciclette che passano in un soffio e si spengono piano piano

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questa è la vera atmosfera che qui si respira, lontani da ogni forma di rumore fastidioso, la cittadina si può raggiungere solo a piedi ( ecco le mie scarpe comode infilate nel testo poetico !!!) in bici o in barca…che meraviglia!!!!!

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a Giethoorn non esiste solo la bellezza paesaggistica ma ci sono almeno tre musei interessantissimi, di cui accenno  le peculiarità

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I Musei sono De Oude AArde ( la vecchia terra ) che ospita cristalli, minerali ed altri reperti fossili ritrovati nelle torbiere, con una raccolta veramente ragguardevole

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Giethoorn-Holland-1Il Gloria Maris 

dove si espongono bellissime conchiglie o composizioni appartenenti

al mondo marino che un tempo toccava questi spazi65

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che ci proietta in una fattoria dell’800 ricostruita nei minimi dettagli

interieurFrameed infine un’ultima passeggiata in mezzo a questi canali e a queste case incantevoli

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senza dimenticare le popolarissime biciclette,

che ci raccontano molto dell’amore e del rispetto

che questa popolazione ha per la natura

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Una lacrima di cristallo suona un violino di carta

tra le verdi foglie mosse dal vento

le Najadi agitano ventagli di giunchiglie.

Le rane, greggi dell’acqua, fanno risuonare

i loro cra-cra come tamburi nel silenzio della lontananza

che presto avrà un trono d’ombra

 Ventisqueras

ancora parole di tristezza nel lasciarmi alle spalle luoghi di magia,

eppure…

dovrei essere lieta per averne assorbito la loro carezza vellutata

sul viso e sulle mani

lasciando l’Olanda per salire ancora più a nord.

Un sorriso, un grazie un saluto a voi che mi onorate della vostra presenza

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3 ) Delft-Nederland-Jan Vermeer e la scuola dei ” Primitivi” fiamminghi-Jan Vermeer and the school of “Primitive” Flemings

 

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ho sempre iniziato i post da Delft con immagini  in cui le biciclette recitavano il ruolo da protagoniste in un certo senso mantengo la tradizione mettendole contro un dorato e suggestivo tramonto, presagio di un addio. Si dice sempre ” poi torno ” ma difficilmente è così, si cercano altri luoghi sconosciuti da amare…ad ogni modo il posto di primo  piano in apertura di pagina l’ho dato alla sensualissima” Griel” di cui parlerò in seguito, perché in questo post è lei la vera protagonista

oude-kerk-delft1Oude Kerk ( Chiesa Vecchia) trovo abbastanza strana la denominazione semplicistica  “Chiesa vecchia”-” Chiesa,-Nuova”, ( questa già presentata nel  secondo post su Delft ) di solito alle chiese del nord si danno nomi bellissimi in particolare dedicati a Maria. Iniziata a costruire  nel 1246 è famosa perché custodisce le spoglie di Jan Vermeer suo illustre cittadino, La chiesa è posta in una bella cornice urbana sull’Oude Delft, è molto evidente l’inclinazione del campanive verso destra, dovuta ad un cedimento del terreno frutto di grandi lavori eseguiti al tempo per la ristrutturazione del canale (si ama dire qua e là ” ci sono le Venezie del nord”, in realtà di Venezia ce n’è solo una e irripetibile!!!!…sarà questa la Pisa del nord per il suo campanile che pende? he he ebbene sappiate che anche di Pisa ce n’è solo una e irripetibile !)

Vermeer-view-of-delftquesta magnifica veduta di Delft è uno dei capolavori di Jan Vermeer nato qui nel 1632 sec, e mai allontanatosi dalla città dove morì nel 1675  a soli 43 anni, una copia del  quadro si trova esposto nel museo locale a lui dedicato dddd in  questo autoritratto si raffigura estremamente serioso ( un bel tenebroso si direbbe nel linguaggio moderno) eppure nella sua città il suo universo di luci  e di colori rivoluzionando l’arte figurativa ed anche la pienezza della famiglia nella quotidianeità, ebbe ben 11 figli.Purtroppo per iniziative sbagliate morì travolto dai debiti e a due anni dalla sua morte la moglie chiese il fallimento finendo sul lastrico, situazione riconducibile a molti grandi nomi della pittura.

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al museo Mauristhuis dell’ Aia si trova insieme al quadro della veduta di Delft il suo  più celebre: La ragazza con turbante/ o dell’orecchino di perla  Si racconta che la ragazza dell’immagine fosse innamorata del Maestro,( domestica e musa di Vermeer )              

                                        olio su tela di 44,5 cm x. 35 cm.

La riscoperta di Vermeer ( rimasto a lungo misconosciuto) avviene nel 1995-1996 in occasione della retrospettiva allestita al Mauritshuis e alla National Gallery of Art di Washington. Ma già a partire dalla fine dell’Ottocento critici e storici dell’arte iniziano ad elogiare il valore dei suoi quadri.

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posta di tre quarti rivolta verso l’osservatore ha lo sguardo languido dolcissimo, da cerbiatta, la bocca umida, socchiusa con due pennellate di rosa al lato a dare il tocco della genialità,  sembra voglia implorare amore, ma anche esprimere con forza le sue ragioni. 

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                         lo sguardo intenso, languido, maliziosamente ammiccante             0  

c’è poi quell’orecchino di perla, enorme che sembra raccogliere e riflettere tutta la luce, in contrasto col turbante che riconduce alle sue umili origini.La grande abilità tecnica di Vermeer è tattile in tutte le sue opere ma in questa la sua genialità esplode con una delle più belle espressioni di donna nella determinazione nello sfidare apertamente tutti i tabù dell’epoca e della sua condizione sociale senza nulla perdere della femminilità della sua anima

Film-600x480 prima dell’uscita dei film  del regista Peter Webber girato nel 2003 ( Girl with a Pearl Earring ) ispirato al romanzo omonimo di Tracy Chevalier, la conoscenza dell’opera era limitata ai cultori dell’arte pittorica, dopo la presentazione del film si ebbe il grande boom che ha fatto diventare questo quadro e la ragazza effigiata una icona quasi come la Gioconda di Leonardo, interpreti del film Scarlet Johansson ( resa particolarmente somigliante da un buon trucco ) e Colin Firth entrambi i personaggi ruotano intorno alla vita del pittore. per lei  fu scelto il nome di fantasia di Griel essendo assolutamente ignoto quello reale,il film fu candidato a ben tre premi oscar

                           …è solamente un bacio

Unghiata di carne

a intervallare la morte del tempo

fame

sete bruciata

nello sprofondato ardere di un abbraccio

aggrappata in apnea sul tuo grembo

in deriva al piatto orizzonte

un bacio

mi si spezzano gli occhi e le reni

e tu dici

…è solamente un bacio.

Ventisqueras

                                La scuola dei “Primitivi” fiamminghi

Quando la parole “primitivo” significa cominciare da principio, Jan Van Eyck ( di cui ho analizzato il suo capolavoro in un post dedicato a Bruges) ne è il capostipite assoluto.In contemporanea col Rinascimento Fiorentino, agli inizi del ‘400 si sviluppò nelle Fiandre la grande pittura del Primitivi Fiamminghi.Il rinnovamento artistico in Toscana si basa sulla centralità dell’Uomo secondo i concetti dell’Umanesino, nelle Fiandre la ricerca si svolge soprattutto intorno all’Uomo,

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Rigier Van der Weyden ( 1400-1464 ) conosciuto anche come ” Rogelet de la Pasture” che non è altro se non la traduzione del suo nome in francese  essendo nato a Doomik, oggo Tourmai, in Olanda, a pochi Km dal confine francese. La  Deposizione qui sopra raffigurata  e forse il suo massimo capolavoro, dipinta per  la chiesa di Notre Dame du Dehors si trovas ora esposta al museo del Prado a Madrid

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opera di grande drammaticità e vigore si pensa che sia la parte centrale di un trittico parzialmente scomparso, il dipinto ha l’insolita forma di una T rovesciata le figure vi si stagliano con notevole senso plastico.Il fulcro è la figura esangue del Cristo, la partecipazione fisica ed emotiva di Maria sembra evocare i Misteri, testi religiosi come L’imitazione di Cristo” molto in auge in quell’epoca.

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n precedenza, nella seconda metà del Trecento, gli artisti fiamminghi erano migrati in Francia presso le corti degli aristocratici di sangue reale; si trattava essenzialmente di miniaturisti, primi fra tutti i fratelli De Limbourg, che operavano nello stile gotico internazionale

87874124_ol’assoluta meraviglia di questa lacrima che tracima dall’occhio

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Van der Meyer fu anche un grande ritrattista

Isabella_of_portugalfino da bambina ero rimasta affascinata da questo ritratto di Isabella del Portogallo finita in Belgio come sposa del re, che io chiamavo ” la Dama con le corna” chissà poi magari era vero, ma beata innocenza non ne conoscevo il malizioso sottinteso!

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Petrus Cristus, ( Baarle-Hertog 1410 Bruges 1475 circa)  si hanno scarse notizie sulla vita, non è certo neppure il suo nome, che è stato dedotto dalla sua firma PETR XII apposta sui dipinti.Appartenne alla cosidetta ” seconda generazione” dei Primitivi Fiamminghi, quella fase della pittura delle Fiandre legata alla nascita della sua straordinaria scuola, la più importante con quella Toscana nel panorama delle arti figurative Europee del quattrocento

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lo stile del Christus rese ispirazione da quelle del realismo minuto di Van Eyck

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Sant’Eligio nella bottega di un orefice, Metropolitam Museum New York.Alcuni ipotizzano anche di un suo viaggio in Italia poiché fu il primo artista fiammingo ad adottare una costruzione spaziale geometrica e razionale della prospettiva a punto di fuga unico, non ci sarebbe da stupirsi, molti suoi amici erano italiani e quasi tutti provenivano dalla ToscanaHans-Memling-arte-672-Last-Judgment-Triptych-central-panel-Maiestas-Domini-and-Archangel-Michael-with-the-scales-weighing-the-souls-Detail

Hans Memlin,  pur se nato in Germania a Aschaffembourg in Baviera intorno al 1433, può considerarsi a pieno titolo nella seconda generazione dei Primitivi fiamminghi, trasferitosi a Bruges a 30 anni ( dove morì nel 1494 ) nulla si sa di questo periodo giovanile.Una delle sue opere più famose è il Giudizio universale conservato nella cattedrale di Danzica, qui sopra un particolare con L’Arcangelo San Michele che sguainando la spada scaraventa negli inferi i dannati

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austero questo Cristo Benedicente     L’opera di Memling delicata nei colori, caratterizzata da forme di estrema grazia venne presto notata anche in Italia dove i grandi bamchieri e mecenati come i Medici di Firenze dedicavano grande attenzione e finanze all’Arte del tempo

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Hans_Memling_Maria-Portinari-arte-672Dopo la morte del suo maestro Rogier van der Weyden avvenuta nel 1464, Hans Memling continua a dipingere opere d’arte sacra nel rispetto delle tradizioni pittoriche fiamminghe, limitandosi ad addolcire le espressioni dei personaggi ritratti. come dimostrano questi straordinari ed espressivi ritratti di donna

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Adamo ed Eva
si possono ammirare al Belvedere Superiore di Vienna Kunsthistorisches Museum,i pittori  fiamminghi dell’epoca erano abituati a considerare la creazione di una pala d’altare, un lavoro artigianale, da fare a più mani, dove ogni pittore si occupava delle parti che gli venivano meglio: c’era chi faceva solo i fiori, chi faceva i visi, chi lo sfondo.Per questo motivo molte opere, forse dipinte da Hans Memling, sono state attribuite al suo maestro o ad altri collaboratori.

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La mia opera preferita Gli Angeli Musicanti, posso solo immaginare la melodia dei loro suoni celestiali ma sono certa che assomiglia alla loro delicata bellezza 

Il mio grande amore per l’Arte e la pittura spero possa esservi gradito, nelle mie piccole espressioni ed attenzioni di appassionata, chiudo questo post con una definizione del pittore espressa da  Pablo Picasso

è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto 

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ed a proposito di quello che si è visto, ancora qualche bella immagine : uno spettacolare balconcino ( ed anche qualcosa surreale ha ha come questi zoccoli di legno carenati!) prima di salutare definitivamente Delft per salire ancora più a nord:

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un trenino a vapore che ancora fa servizio sfilando con le rotaie fra i canali  

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e che dire di queste originalissime fioriere formate dal classici zoccoli colorati! un abbinamento che un po’ rappresenta l’Olanda stessa: fiori e zoccoli di legno! un grazie per la vostra attenzione e un arrivederci a presto ( senza dimenticare gli immancabili tulipani in una visione che rasenta il sublime! 🙂

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Ventisqueras

2 ) Delft- Nederland- La compagnia delle Indie -the East India Company

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 Nata di primavera ( oggi avrebbe compiuto 85 anni )

 Amici e lettori carissimi stamane passando dal Blog ho notato un avvenimento molto strano, tantissime visualizzazioni sul post che il 13 maggio 2013 avevo dedicato ad una Grande Poetessa che molto amo, il mio piccolo omaggio, contemporaneamente ho visto che Google le dedicava l’apertura, ed allora ho capito! non potevo restare indifferente a questo ed ho anche pensato, come già un caro amico e commentatore mi aveva fatto notare che in questo post -DELFT 2- non avevo presentato nessun testo poetico, le ragioni erano altre, ok, ma ora credo  alla luce di una qualche ed imprevedibile magia l’unico testo poetico doveva e poteva essere solo il Suo, della Grande Alda! mi sono commossa ci credete?, Allora ancora a Lei e a tutti coloro che la amano va il mio grato  saluto e pensiero Ventisqueras

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Inizierò questo secondo capitolo dedicato a Delft così come il  primo: una bicicletta qui in prospettiva con le coltivazioni di tulipani, ma li primo argomento di cui parlare sarà quello della Compagnia olandese delle Indie orientali (Vereenigde Geoctroyeerde Oostische Compagnie  forse meglio conosciuta con la sigla  VOC  la cui intensificazione fu all’origine dello sviluppo e dell’agiatezza della nazione

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questo nome  evoca fantasie di viaggi favolosi nel lontano ed allora semi-sconosciuto oriente

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la storia di Delft si può dire che iniziò  contemporaneamente alla sua ascesa, questa stampa d’epoca ci fa immaginare come doveva essere

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questa è la riproduzione fedele di un galeone con cui i mercanti intraprendevano i grandi viaggi commerciali verso l’est del mondo

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la Compagnia delle Indie qui a Delft aveva sede in grandiosi palazzi  edificati sull’Oude Delft, Delft-300x225

alle numerose sedi delle città olandesi si contrapponevano, ovviamente quelle situate in oriente

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questo è l’edificio principale della compagnia in Delft l’Oost Indich Huis, Fondata nel 1602 già nel 1650 cominciò ad avere le prime difficoltà dovute alla concorrenza delle compagnie Inglesi e francesi  delle guerre cruente che le coinvolsero e non ultimi gli attacchi dei pirati attratti dalla preziosa mercanzia stipata sulle navi,

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ma anche per i brutali metodi di insediamento nelle colonie, che impedirono un pacifico e costruttivo dialogo con la popolazione.. Nel 1800 a causa dei grandi debiti la gloriosa compagnia venne sciolta, assorbita in gran parte da quella Inglese.

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le famosissime porcellane conosciute come Delft blu

8231077463_4ba63991c0Viola_Sorbet-DelftBluela  pregiata  lavorazione artistica della porcellata  iniziata nel 1640  comprendeva ben 32 fabbriche e non aveva concorrenza fino all’importazione della stessa dalla Cina attraverso la VOC, ora rimane solo una fabbrica a produrla: la  Porceleyne Fles (  i cinesi combinavano guai già fino da allora!!! )

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Nieuwe Kerk ( Chiesa Nuova ) costruita in pieno gotico nel XIV sec. e terminata dopo due sec. nel 1510 e nonostante abbia i suoi begli annetti la si continua a chiamare così. Il suo campanile per altezza è secondo solo a quello di Utrecht sempre in Olanda

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la chiesa è situata al centro della città nella piazza dell’antico mercato ( la Markt )

Am32la Nieuwe Kerk è uno spettacolo visivo eccezionale con il suo campanile-torre che diventa un tutt’uno con con la chiesa così diversa dalle consuete architetture ecclesiali

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è possibile salirvi fino in cima ( eh, ma che faticaccia! ) per ammirare il panorama della città e dintorni

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l’interno ve lo farò scoprire in un modo inconsueto: attraverso una serie di quadri del pittore olandese Emanuel de Witte ( 1617-1692 )

emanuel-de-witte-choirche illustrano  con immagini fedeli e altamente scenografiche la maestosità del luogo, Tomba_re_d'olanda,_delftqui si torna al reale con le sepolture dei membri della famiglia Reale olandese gli  Orange-Nassau compreso Guglielmo I detto il taciturno padre fondatore dell’Olanda indipendente, ucciso a Delft nel 1584 per mano di un simpatizzante spagnolo. Tutt’oggi questa tradizione continua

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la lunga serie di bellissime vetrate rappresenta alla base i membri della famiglia reale.La Nieuwe Kerk nasce, secondo la leggenda dalla visione di un mendicante piuttosto eccentrico certo Simone che un giorno del gennaio 1351 cadde in ginocchio nell’angolo dove poi venne eretta la chiesa, dichiarando che aveva avuto una visione della Madonna che gli chiedeva di edificarla in quel luogo, contemporaneamente anche Jan Col altro abitante di Delft ebbe la stessa visione, ma nessuno sembrò farci caso.Ogni anno in gennaio si ripetevano le stesse visioni,  dopo la morte del mendicante continuarono a Jan Col, questo per 30 anni, infine ( chi la dura la vince) la chiesa venne edificata

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il quattrocentesco Prinzcenhof  in origine era un convento  fu in seguito abitato da Guglielmo I detto il Taciturno e adibito a suo quartier generale a seguito della fondazione della Repubblica delle sette province unite d’Olanda e fu anche testimone della sua uccisionedelft-2

  nel muro si possono ancora vedere i fori delle pallottole che ferirono mortalmente il principe

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nella grande piazza del mercato si può anche ammirare la facciata rinascimentale  del Palazzo del Municipio,Stadhuis, solo quella in quanto lo stesso non è visitabile

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originariamente progettata dall’architetto olandese Hendrick de Keyser  fu pesantemente modificata nel corso dei secoli

questo video vi fa vedere qualcosa di molto inconsueto: un gigantesco parcheggio per biciclette incredibilmente strutturato, quando l’ho visto non credevo ai miei occhi anche se ben mi  ero accorta della predilezione degli olandesi per le biciclette!

it-amsterdam-tour-in-bici-dei-tulipani-internazionale-30fbbancora stupendi tulipani per salutarvi in questo secondo post dedicato a Delft,a presto, e grazie per l’attenzione

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1 ) Delft -Nederland – I canali-The channels-

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He si, siamo in Olanda! alcuni dei suoi simboli più conosciuti ce lo dicono! Mi è sembrato un modo simpatico per iniziare questa nuova avventura continuando a salire verso Nord, farò alcune tappe in Olanda, le città più grandi le avevo già visitate ed ora cerco nuove dimensioni di storia e di vita.Ci troviamo a  Delft  ( circa 100.000 abitanti ) nell’Olanda meridionale che prende il nome dal canale ( gracten ) su cui è stata costruita: una storpiatura di” delven” che in olandese significa scavare. Questi canali erano  di primaria importanza per  il ruolo mercantile di ogni antica città olandese 

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un immagine “cult” per rappresentarla, più  che quelle dei suoi grandiosi monumenti credo possa essere questa: uno dei suoi placidi canali alberati dove i tigli si piegano gentili verso le acque, ornati di fiori e ponticelli armoniosi invitano a passeggiare senza fretta in tutto relax

26359_544740o magari  a fotografare i riflessi di monumenti nelle  grandi vetrate che abbondano nei nuovi palazzi dei lungo-canali

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riflessi  ondeggianti, contorti se invece si osservano danzanti   nell’acqua

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olanda_8am3j_T0camminare a piedi significa inoltrarsi nella stupenda città vecchia salendo su ponticelli ad arco acuto, aspettando che i turisti smettano di camminarci sopra per ammirare in santa pace  i vecchi palazzi di mattoni scuri dalle bianche finestre ed avere,  finalmente,  libero l’orizzonte!

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Delft fu fondata oltre 750 anni fa e ottenne i suoi diritti di città dal Conte Guglielmo II d’Olanda  nel 1246

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la grande suggestione dei canali che caratterizza i Paesi Bassi si deve alla continua lotta che le popolazioni locali hanno intrapreso da secoli per difendersi dal mare del nord le cui grandi tempeste sconvolgevano quel territorio sommergendolo in continuazione, e dalla necessità di far giungere sulla terraferma i grandi mercantili per lo scambio di merci che erano il fulcro del commercio e dell’agiatezza di quei luoghi. Al Museo Het-Princenhoof  si può osservare come esempio un veliero davvero splendido

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una serie di dighe e dune lungo le coste e i fiumi impediscono a questi territori di essere inondati, mentre numerose stazioni di pompaggio prosciugano l’acqua piovana in eccesso

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anche qui come a Bruges nei canali sciama una moltitudine di cigni, mi chiedo se anche a Deflt varrà la condanna di Massimiliano D’Asburgo che obbligava i cittadini di Bruges a mantenerli per l’eternità! 🙂

    I cigni di Delft

ha un cuore fatto di giglio il candido cigno,

si ferma alla fontana a pettinarsi le piume

il cielo è in un secchio, gli fa da specchio

come Giacinto

altero e superbo non si cura del passare del tempo

negli antichi canali, forse

come lui sarà immutabile, eterno.

Terra di luce, cielo d’acqua una goccia nella testa

cade, come musica s’affaccia

pallidi sogni agitano la loro corsa

giacendo  silenziosi con le timide farfalle dell’alba.

Ventisqueras

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circa il 20% del territorio e il 21% della popolazione sono localizzati sotto al livello del mare, mentre più del 50% dei Paesi Bassi ne  é appena di un metro al disopra. Buona parte del terreno è costituita da polders,   ovvero territori strappati al mare a paludi costiere o a lagune            

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ed eccoli i canali ancora più affascinanti vestiti di luci come Dame con le paillettes, mentre si percorre l’Oude Delft il vecchio canale, dall’atmosfera accogliente e intima ( gezellig, come direbbero in olandese).Questo fu il primo canale scavato nella città e lo chiamarono Delf ed in seguito Delft, poi venne scavato un secondo canale chiamato Nieuwe Delft, ( nuovo Delft ) e così da allora il primo canale scavato divenne l’Oude Delft

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e cosa ne pensate di questo spettacolare mercato dei fiori?

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in questa immagine dove gli antichi palazzi tutti  impettiti e sussiegosi sembrano beffarsi del tempo che scorre, osservo anche lo strano connubio fra barche e automobili perfettamente allineate entrambe in attesa di essere usate
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il vecchio canale di Delft è il luogo che racconta l’intera storia della città se non addirittura quella dell’Olanda intera
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tutti gli edifici storici più importanti sono situati lungo il suo corso o in qualcuno dei suoi angoli
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 e qui una sequenza straordinaria di antichi palazzi storici che portano orgogliosamente impressa  sulla loro facciata a caratteri d’oro zecchino la data della loro costruzione
 Delft-2mkjhla grande quantità di biciclette che si trova  ovunque e lo sfrecciare più o meno veloce dei ciclisti per strada è una costante che ancora riesce un poco a suscitarmi meraviglia, ma certo preferita di gran lunga al caotico traffico di automobili delle nostre città!
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 altra costante sono i tipici zoccoli di legno,
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 che vengono esposti ovunque con piacevole impatto visivo, ne ho acquistati anche io naturalmente, ma sono molto rumorosi e non credo li indosserò mai 🙂
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 per non parlare dei mulini a vento, che troneggiano qua e là, rendendo unico l’ambiente9fdd056078ea107be9095f956059b722
incantevoli nei  paesaggi primaverili
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 ed ecco l’inverno con i suoi grandi ricami di gelo, in questi luoghi molto umidi è più favorito ad appiccicarsi ovunque con i suoi arabeschi che alla luce dei lampioni scintillano come filagrane argentate
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 l’autunno che è  la stagione che più amo lancia i suoi riflessi rossi a colorare le acque e questo ravviva il paesaggio che spesso è di un triste colore grigiastro e  difficilmente vi si ritrova il nitore lucente dei nostri cieli mediterranei.
Spero di essere riuscita a darvi un piccolo resoconto della vita nei canali di queste  lande nel suo diverso ritmo storico e naturalistico.
A presto con altre emozioni da raccontare.
( le stupende foto delle 3 stasgioni in cui non ero presente a Delft mi sono state gentilmente prestate-ringrazio-)
Ventisqueras

5 ) Bruges Brugge- Minniwater lake-Il lago degli innamorati

5 2011_10_31 bruges 139 Minniwater: dalla parola “minni”che in olandese significa “amore”questa idilliaca localitdà appena fuori Bruges viene denominata” lago degli innamorati” o “lago dell’amore”

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niente di più appropriato per questo luogo incantevole ed incantato che anticamente fu il bacino da cui le navi provenienti da ogni parte del mondo conosciuto-perfino dalla lontana Russia – arrivavano con le stive cariche di sete, vini, spezie,e lana e ripartivano con il carico del prezioso panno fiammingo

 

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il suo meraviglioso parco è meta rilassante per i turisti o i cittadini di Bruges in ogni mese dell’anno, ma  in estate e nella tarda primavera che si muta in una oasi paradisiaca con i concerti e le varie rappresentazioni artistiche

Minnewater-43437e qui torna a riproporsi  con dolce violenza la parola “fiaba” e la parola “amore”

i testi sono tratti dalla Silloge” Soffi penduli d’amore”

Sillabe di luna sulla guancia smorta

a te piegava il sogno sull’erba abbandonato

come a ridire il tuo nome dolce di polline

sul labbro superiore leccato.

 

a riso tuo mi specchio in semicerchi gloriosi

di vento profumato.

Ventisqueras

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la Grande musica immortale non ha confini ed anche su nel nord non ho trovato modo migliore per onorare l’Amore  e gli innamorati di quella sublime  del toscano di Livorno Maestro Pietro Mascagni  con l’ineguagliabile esecuzione del direttore d’orchestra Maestro   RiccardoMuti, un po’ di sano orgoglio italiano non ci sta mica male, no? 🙂

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C’è una radice amara nel vento che porta la pioggia

cado minutamente sopra di te, divento

l’aspra sostanza che ti bagna. Il ramo fiorito

del melo, ti sono, dove l’ape che il suo fiore feconda

è il sospiro innamorato che per te si sosta.

Ventisqueras

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                                            4887590127_dae1496542_zi cigni di Bruges

i cigni, questi splendidi e maestosi uccelli sono uno dei simboli di Bruges, se ne vedono ovunque nei canali, nei prati e allietano l’atmosfera rendendola ancora più romantica

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racconta la leggenda che nel 1488 gli abitanti della città uccisero un amministratore ritenuto corrotto appartenente alla corte dell’odiato imperatore Massimiliano D’Austria succeduto alla guida del Ducato dopo la morte della moglie  Maria di Borgogna

Location Flanders - Brugge: Minnewater - Wijngaardplein

l’uomo assassinato  era tale Pieter Lanchals  che tradotto  dal fiammingo significa ” collo lungo”, Massimiliano adirato con la popolazione punì i cittadini di Bruges obbligandoli a mantenere per l’eternità sui laghi, fiumi e canali del suo dominio i cigni che ricordavano col  loro collo lungo il nome del suo servitore ucciso.

 

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il cigno stilizzato viene anche riprodotto come sostegno per le panchine del lungo fiume

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Queste leggende e interpretazioni romantiche sono datate  dal XIX tramandate a voce dalla popolazione, un’altra di queste di queste parla del soprannome dato ai cittadini di Bruges Zot, ( matti ) risale ancora ai tempi dell’odiato imperatore Massimiliano che aveva dato un bel giro di vite all’agiatezza dei cittadini quando assunse il potere esagerando con  le tasse ( tipo come ora in Italia, he he, ma qui da noi  non c’è nessun Massimiliano con cui prendersela,  sono tutti massimiliani!)

birrificionel 1448  Massimiliano si recò a Bruges per sedare una ulteriore rivolta ma fu fatto prigioniero e in seguito  però rilasciato.La sua  rappresaglia fu dura, fra l’altro tolse  la possibilità di fare i mercatini ( che erano una grande risorsa per il popolo) e proibì ogni tipo di festa. Per farsi perdonare i c suoi sudditi organizzarono una grande  sfilata festosa con canti e giullari e vessilli con mille giochi e colori, e riuscirono a far  pace col loro re :gli chiesero di ripristinare feste e mercati ed anche un nuovo ospedale psichiatrico,( !!!! ) le prime richieste furono accolte  all’ultima rispose” Non c’è bisogno di un muovo manicomio, basta chiudere le porte della città!” così da allora i cittadini di bruges vennero chiamato Zot ( matti) questo epiteto viene scherzosamente riprodotto da una birra locale

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vista la grande quantità d’acqua facilmente si osservano ogni genere di uccelli acquatici, molte le simpatiche oche

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un vero culto è dedicato anche ai cavalli che in grande quantità scorrazzano con le carrozze portando a passeggio i turisti nella città e dintorni, a loro dedicato questo molto particolare monumento

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ancora visioni da sogno,  impossibile definirle tutte

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Location Flanders - Brugge: Minnewaterpark - brug aan Poertoren

dal ponte dell’ antica torre di vedetta

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si ha una stupenda visione panoramica della città

6733008-lge mentre si avvicina la notte e mille lucette si accendono sul lago riflettendo fantasmagoriche ombre ondeggianti, penso che domani con il sole il mio tempo qui  sarà scaduto e sarò pronta per salire ancora più a nord certa di portare con me tutti i tesori di questa città, proprio tutti, senza tralasciarne nessuno! Sarei veramente felice se fossi riuscita a far amare questa fiaba del nord anche a coloro che ancora non la conoscessero e ravvivarne la memoria a quelli che già l’hanno conosciuta, un abbraccio

Ventisqueras

 

1 ) Bruges – Brugge – Una fiaba del nord -A tale of the Nord-

bruges-belgio1Fatemi aprire questo post con un sogno, io non ho visto Bruges sotto la neve, ma avrei tanto voluto vederla, mi sono innamorata di queste immagini ed ho sperato che qualche fatina (  sono certa che esistevano e abitavano proprio in quelle case) con un tocco di bacchetta magica avrebbe fatto cadere le neve in pieno agosto…macché!!!!!!!, mi sono dovuta accontentare di rubare qualche immagine…ma giudicate voi se non è un sogno anche senza neve!

                                                              Il canale Zwin

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risalendo dalla Normandia e costeggiando il Mare del Nord, incantata da visioni bucoliche del “Plat Pays” di reminescene brelliane, eccomi giunta al paese delle favole,

La notte sui canali

 Si stanca il giorno

 in quel tremore di sole.

Monotonia piatta

sui canali  che si vanno  addormentando

dimenticano i colori.

Solitudine uniforme

s’ingrigia, sbadiglia lontano

 il ronzare dei vivi.

Ventisqueras

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Bruges_Canal_PanoramaBruges ( o Brugge in fiammingo: come sapete il Belgio è bilingue) fu fondata dai Vichinghi nel IX secolo, il suo nome può essere derivato dalla parola in scandinavo antico Brygga che significa Porto, oppure posto di ormeggio.

Rozenhoedkaai, Bruges, Belgium. Lens: Sigma 18-200

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La prosperità di Bruges molto probabilmente si deve ad una immane tempesta che in una notte del 1124 sconvolge la geografia della zona, la forza dell’acqua  aprì un canale naturale lo Zwin che collegò direttamente la cittadina al Mare del Nord.

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quell’evento straordinario la rese uno dei porti più importanti dell’Europa medioevale, un centro di commercio del celebre panno fiammingo, e una calamita di grande attrattiva per gli artisti.

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Già nel XIV secolo la Bruges era divenuta il magazzino delle cittò della Lega Anseatica, paesi e città importanti come Firenze, Genova Venezia, avevano lì una loro ambasciata e italiani, tedeschi, scozzesi, francesi e spagnoli facevano di Bruges quasi una capitale d’Europa dove si sentivano parlare quasi tutte le lingue del mondo allora conosciuto, e vi si potevano acquistare i prodotti più esotici e svariati

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nel medioevo i canali della città dovevano essere continuamente ampliati per consentire il passaggio delle grandi navi commerciali

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costruita su isolette e canali viene anche definita “La Venezia del Nord” ma a differenza della città lagunare costruita su isolette nel mare Adriatico , Bruges si trova più in profondità nell’entroterra, nei secoli  passati invece la costa era stata numerosamente sommersa dal mare del nord formando così una serie di fiumi e canali che l’avevano avvicinata al mare

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ad ogni canale, ad ogni angolo una prospettiva nuova e sempre allettante

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Ma la natura è strana ,quello che dona a volte poi se lo riprende, e la conseguenza del progressivo  anche se lento insabbiamento del canale Zwin fu la perdita del porto nel XVI secolo, che se causò un declino dei commerci contribuì però a mantenere il centro storico della città immobile, quasi come se il tempo si fosse fermato, conservandola così ai posteri

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la concorrenza del porto di Anversa, il declino della vendita del panno di lana portarono ad una crisi che non fu subito evidente.Si continuarono a costruire splendidi palazzi e chiese tardo-gotico.

 

 

                             Il centro storico

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proprio nel centro storico di Bruges (dichiarata Patrimonio mondiale dall’Unesco ) si trova la Torre Civica, simbolo dell’indipendenza e della grandezza della città, nel XIII secolo i padri fondatori pianificarono la costruzione di questo maestoso Campanile civico, che aumentò più volte la sua altezza nei secoli

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dalla cima della torre si può godere ( tempo permettendo e i 366 scalini da salire ha ha) una straordinaria vista dell’intera città che si estende fino al mare di Zeebrugge  da qui le vedette cittadine  avvistavano le navi che ritornavano da ogni parte del mondo cariche della mercanzia che faceva la ricchezza della città, allora si preparavano festeggiamenti e venivano accolte dallo squillo delle trombe e dal suono delle campane che sono 46 tutte in bronzo, hanno un carillon che si ripete ad ogni ora con un suono straordinario, si dice sia uno dei più belli al mondo … e in  effetti ho potuto ascoltare una grande armonia!!!!

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L’edificio del consiglio provinciale fu costruito in stile gotico nel 1890, vi  stazionano sempre le caratteristiche carrozze che portano a spasso i turisti

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adiacenti alla piazza lo straordinario complesso del (Grote Marcth ) vecchio mercato di Beffroi 

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queste case schiccherellate  dall’architettura coloratissima e fantasiosa sono una delle maggiori attrattive turistichebruges-christmas-market-940

splendide da ammirare in ogni ora del giorno, ma devono essere superlative durante le festività natalizie quando ne vengono messi in risalto tutti i contorni dalle mille lucette colorate, penso e spero di poter tornare qui per quella data, vedrò la neve? chissà…

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quando piove ( e qui, purtroppo piove spesso! ) sembra di galleggiare a mezzaria sopra un mare di luci colorate

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la grande spettacolarità della piazza

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è data soprattutto  di questo mercato coperto, credo unico al mondo!

 

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sogno ad occhi aperti è penetrare all’interno dei canali, divenire acqua  e venire dissolti nei riflessi e nei colori come  ninfe delle fonti o Aguane…(oh, ma queste ultime fanno parte delle leggende del Trentino ( !!!!!)

 

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ascolto sogni silenziosi salire dai canali

nella notte

ed anche le origini dei ricordi ascolto

nella notte

aromi di sandalo speziato

sulla strada d’ombra dove abbandonai

il canto di un usignolo

e la mia cetra.

Ventisqueras

 

 

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