Ed ora raggiungiamo la Normandia medioevale, quella dei castelli.Quando pensiamo ad un castello la fantasia ci porta ad evocare mondi fantastici, popolati da dame e cavalieri,assedi e duelli, un mondo romantico e insieme feroce e spietato pieno di leggende e di racconti di storie tramandate di padre in figlio accanto a un grande camino dove scoppiettava il fuoco e si alzavano come piccole fate le faville. Eccone qua uno imponente o Gagliardo, tradotto dal francese Gaillard questo è il suo significato
i suoi ruderi candidi spiccano in un ansa della Senna a Les Andelys nel dipartimento dell’ Eure, fu costruito in brevissimo tempo, iniziato nel 1196 e terminato in circa due anni per volontà di Riccardo Cuor di Leone
il leggendario re che aveva combattuto con il suo esercito nella terza crociata e che era al tempo stesso re dell’Inghilterra feudale e Duca di Normandia.Il castello di Gaillard faceva parte di una serie di fortezze poste a difesa del ducato dagli attacchi del re Filippo II di Francia.
sul modello dei castelli crociati della Terra Santa fu ideato secondo i dettami dell’architettura al tempo più moderna, ha un disegno complesso seguendo i principi della fortificazione concentrica. Le mura erano spesse ben 4 metri.Passò di mano diverse volte fra Francia ed Inghilterra finché fu definitivamente francese dal 1449.Enrico IV di Francia ne ordinò la distruzione pur essendo già in rovina, evidentemente era ancora molto temuto.
Di fiori, di pietre e di farfalle
spicca maestoso a 90 metri sopra una bianca falesia , nel verde acceso della vegetazione
superlativo in questo abbraccio di neve

fra i ruderi sbocciano questi fiori delicati che invidiosi, sembra abbiano rubato il loro colore
ai piedi del castello di Gaillard mollemente distesa come una gran dama che si riposa fra preziosi cuscini, la città di Les Andelys appare immersa in una bellezza quasi irreale
è formata da due località: Le Petit Andely e Le Grande- Andely le due cittadine si sono unite a formare un unico centro nel 1793,collegate da una strada rettilinea.
immagini che da sole parlano di uno scorrere lieve e armonioso del tempo con il grande fiume
a chi possiede una qualche nozione della bella e musicale lingua francese consiglio questo video che scende nel profondo della soria di Les Andelys, ampliando racconti e particolari, per chi non la conosce…le immagini saranno ugualmente suggestive, buona visione
Le Grand Andely è costruita intorno alla Collegiata di Notre Dame.
Dove ora sorge la Collegiata nel 511 la regina Clotilde, moglie di Clodoveo I, primo re dei francesi cristiano fece erigere un monastero per le giovani ragazze nobili, che venne distrutto dai Vichinghi nel 900 Al suo posto si costruì dal XII al XVI sec. la chiesa che ci appare oggi.
Per la lentezza nel costruirla non ha uno stile uniforme, presentando sul fianco destro che dà sul giardino uno stile gotico fiammeggiante, e il fianco sx che da sulla strada uno stile rinascimentale.La illeggiadriscono preziose vetrate
e una notevole deposizione scultorea
Nelle vicinanze di Les Andelys si trova, immerso in un grande parco di alberi di alto fusto e di ciliegi ( che a venire qui nel periodo della loro fioritura deve essere uno spettacolo da fare girare la testa) un altro straordinario monumento L’Abbaye de Jumièges
di questa grandiosa Abbazia non sono rimasti che i ruderi ma il suo fascino è incredibile, solo immaginando le sue originarie dimensioni ( con campanili alti 46 metri) si può forse fantasticare sull’originaria bellezza.
venne iniziata nel 1020 su idea di Guglielmo il conquistatore e presto divenne il fulcro, il cuore pulsante dello sviluppo spirituale culturale della zona
cadde in declino durante la guerra dei centanni, fino a diventare cava di pietre durante la Rivoluzione
camminare fra queste pietre maestose innalzate tanto in alto da sembrare non aver fine e che hanno per tetto il cielo è un innalzamento della mente, uno sprono a seguirle su nell’alto
Claude Monet e la Senna
Con negli occhi le visioni dei dipinti di Monet è meraviglioso compiere un ultimo viaggio con un piccolo battello nelle anse dell’estuario della Senna il mio saluto.Grazie per l’attenzione,e se vorrete a presto
Ventisqueras