La leggenda narra che una delle due parti in cui è suddivisa la città di Granville, la Città Bassa, sia costruita sopra una montagna di conchiglie , la Vieille Ville invece domina in alto dalle rocce di granito. A guardarla così, abbarbicata su quelle falesie sempre battute dai venti impetuosi dell’oceano, non mi meraviglierei affatto se nascoste tra quei morbidi cuscini di verdi muschi e lo schiumare candido dei marosi si nascondesse qualche bellissima sirena, intenta a recuperare le perle nascoste nelle ostriche sepolte tra le rocce dal tempo
un’altro grande pittore impressionista Gustave Courbet scelse di vivere e dipingere in questa zona, questa tela rende tattile una delle tante tempeste che qui imperversano
…è il vento, è il vento!
Tesi sopra un braccio di cielo,
qualche scorcio suggestivo
le rovine del castello-fortezza
poi lo sguardo ritorna sulla città porto
la bella chiesa di Notre Dame domina sulla cima della collina
qui in prospettiva vista dal porto
un tripudio di pennellate, di colori che s’assommano, s’intrecciano, sembrano come fuochi d’artificio roteare
un’altra delle mille magie di Claude Monet
le reti dei pescatori affastellate sulla banchina e le nasse ne confermano l’antichissima tradizione marinara
ma la visione più spettacolare resta sempre quella delle case arroccate sulle brune scogliere
Le isole fantasma di Chausey
sono un piccolo arcipelago di 350 isolette e scogli, formano il quartiere di Chausey-Granville – la cui particolarità è data dal fatto che si possono vedere contemporaneamente tutte solo con la bassa marea ( da qui la mia definizione di isole fantasma)
zona oasi per il rifugio di uccelli acquatici è parco nazionale protetto
paradiso per natanti e diportisti ricca di scorci suggestivi a illeggiadrire e far sempre diverso questo tratto di mare
si trovano a 17 km da Granville, dal punto di vista geografico appartengano alle Isole del Canale, ma fanno parte del territorio francese mentre tutte le altre appartengono all’Inghilterra. Guglielmo il Conquistatore Duca di Normandia nel 1066 le assoggettò al Regno Unito, furono per lungo tempo oggetto di rivalità fra i due paesi , amministrata da Jersey fino al 1449 dopo di che restarono definitivamente alla Francia.
l’unica isola che rimane sempre emersa è questa chiamata La Grande Ile,
è poco abitata e solo nella stagione estiva, quando sbarcano i turisti c’ è movimento, nelle altre stagioni restano solo pochi indomiti abitanti perlopiù dediti alla pesca e alla pastorizia
casette caratteristiche in granito stanno a gruppi come per difendersi meglio dai venti forti dell’oceano
suggestive immagini ne confermano prospettive favolose fra cielo e mare in questo caso rese più leggiadre da un doppio arcobaleno
con una grande conchiglia lasciata in dono dalle maree ritorno al pensiero iniziale della leggenda e delle sirene
sognando un radioso domani ancora una volta prenderò metaforicamente il mare per altre rive luminose, qui termina il mio viaggio in Normandia, ma avrò qualcos’altro da dire su questa straordinaria regione francese che lascerà un ricordo indelebile nei miei pensieri e il desiderio di tornare per conoscerla meglio…allora arrivederci e non addio! 🙂
Ventisqueras