2) Pisa e il suoi miracoli,Santa Maria Assunta, Duomo, interno: il calendario cosmico

detail_thumb_p181alh9sladc151i3nj79e8di5L’angelo della luce accompagnato da un rutilante raggio azzurro provenente dalle grandi vetrate, ci introduce all’interno del grandioso Duomo di Santa Maria Assunta, per la decorazione del quale un esercito di artisti ha lavorato appassionatamente dando il meglio di se stessi con il risultato di renderlo uno dei più grandi capolavori dello stile romanico pisano

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ancora come filo conduttore sulla scia del raggio luminoso ci apprestiamo a raccogliere messe di tesori

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nella cupola absidale troneggia risplendente im milioni di tessere d’oro la figura benedicente del Cristo Pantocratore in trono fra laVergine e  San Giovanni , Pantocratore :dal greco pas, pasa, pan [tutto] e kràtein [dominare con forza, avere in pugno], (resa celebre dal volto di San Giovanni ultima opera conosciuta del grande maestro Cimabue) è una raffigurazione di Gesù tipica dell’ arte bizantina

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seguiamolo ancora ci porterà a scoprire la meraviglia del pulpito ( o pergamo) capolavoro di Giovanni Pisano (1302 -1310) e più in generale della scultura gotica italiana

caratterizzato dalla presenza di cariatidi, figure scolpite al posto delle semplici colonne, che simboleggiano le Virtù;

e a guardare con emozione la famosa lampada che con il suo oscillare condusse Galileo Galilei lo scienziato astronomo gloria dell’Italia e di Pisa a concepire la  teoria sulla gravità terrestre

poi proseguendo negli studi ( per quei secoli bui blasfema) quella secondo cui non era il sole a girare intorno alla terra, ma viceversa101265048lo vedete il raggio azzurro? è ancora lì, che ci porta ad un ragguaglio del pulpito

PIC1759Oora invece è scomparso quasi per farci apprezzare il candore dei marmi e questo susseguirsi delle figure quasi fossero mosse da un circolare passo di danza

101265194mentre in un ideale girotondo ci apprestiamo a circumnavigarle

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 ma eccolo che torna a deliziarci in una prospettiva scenografica nel movimento delle colonne monolitiche di marmo bianco grigio e capitelli di ordine corinzio. Il  soffitto è a cassettoni dorati seicenteschi, in legno  e dipinto, dei fiorentini Domenico e Bartolomeo Atticciati; reca dorato lo stemma dei Medici

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ed ecco un prospetto in campo lungo con cui se ne abbraccia la magnificenza,

Le colonne granitiche in stile corinzio fra la navata e l’abside provengono dalla moschea di Palermo, bottino della battaglia nella Cala dai Pisani nel 1063

4016187291_fa2ca7cb43ora riusciamo anche a scoprire in queste scintillati cromature della vetrata a scoprire la provenienza di quel fascio di luce che tanta armonia e suggestione ha evocato in questa visita

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giungiamo all’Altar Maggiore, contornato da una sequela di preziosi dipinti e glorificato da angeli di bronzo sorreggenti candelabri sotto alla croce che troneggia, alta, quasi irraggiungibile a significare un arduo raggiungerla

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in questa teca preziosa si conservano le spoglie mortali di San Ranieri patrono della città. in cui onore durante i festeggiamenti annuali del giugno si svolge la famosissima Luminara, che richiama migliaia di turisti da ogni parte del mondo e cui quest’anno si spera possa essere data la riconoscesca dall’UNESCO quale patrimonio dell’Umanità

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chiudiamo con le sculture rappresentanti la gloria di Santa maria Assunta, cui questo Duomo è dedicato

Il mio guidarvi fra queste meraviglie, come avrete notato è del tutto informale, per le nozioni e le cifre più approfondite, se volete c’è Wikipedia, io vi ho preso sottobraccio come fossimo vecchi amici, amabilmente chiaccherando

                           Il Duomo è il secondo segmento del calendario cosmico

quello in cui si è alla ricerca della spiritualità, nel grande mistero della Fede: fino dagli albori della nascita dell’uomo  questo desiderio espresso i mille modi diversi, è sempre stato una costante di tutte le civiltà

                                                                                            Fede

Il mio cuore si riempie d’acqua
cielo di nubi d’inchiostro
mi si schianta addosso
aggrappata a un filo di vento
ascolto
sono le forme senza forma
che quetano il dolore
le posso conoscere
ma non toccare…chi è più distante
dalla verità di colui
 che la  sa sfiorare ?

                                                                                           Ventisqueras
la fede  è definibile come l’ adesione a un messaggio o un annuncio fondato sull’accettazione di una realtà invisibile, c’è chi  rifiuta la fede in Dio perché trova umiliante per uomini ragionevoli l’ ammettere l’esistenza di qualcuno superiore ad esso….( Superbia? ) altri per pigrizia, o per un ragionamento interiore cui mai riesce a dare una definizione stabile e precisa,  nella propria libertà ne fa, a suo modo una personale, faticosa ricerca.

e come ho fatto nel primo post sui miracoli di Pisa, anche questa volta voglio chiuderlo in modo festoso presentandovi qualche bella immagine della Luminara  di San Ranieri

 

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🙂 🙂 🙂 Ventisqueras

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                   AUGURI PER UNA SANTA PASQUA SERENA

               cari amici, starò via per qualche giorno , vi ringrazio infinitamente per l’attenzione e l’affetto che ricambio dall’anima…e vi raccomando: fate che sia una buona pasqua anche per tutti gli agnellini!!

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1) Pisa e i suoi miracoli:Battistero e esterno del Duomo (calendario cosmico) Pisa and his miracles

 

 

 

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non di giorno quando la piazza è affollata da una moltitudine di turisti chiassosi provenienti da ogni parte del mondo, che un po’disturbano con i loro gridolini di stupore per la tenuta della torre pendente, sembrano spezzare l’incanto di questa piazza eclatante nella sua unicità, non per nulla chiamata Piazza dei miracoli, surnome dovuto al Vate Gabriele D’Annunzio, ma di notte  approcciarsi in questo spettacolare angolo di Toscana, meglio se con una leggera nebbia rasente e una luna che occhieggia, curiosa , allora sembrerà di camminare  sopra una nuvola, e si potrebbe anche pensare che  questa è l’anticamera del paradiso

Luna pisana

Sono l’ombra di ieri

il sorriso del domani

amore che vieni, amore che t’allontani,

sono il vento che soffia leggero sulle tue mani

l’onda che s’alza e senza fragore

s’abbatte ridendo sopra il tuo cuore

 

Sono la luna che quieta

stanotte sul mare, fa il suo giro in tondo

e leggera scompare.

Ventisqueras

                                Calendario cosmico

Pisa_-_Blick_durch_das_Tor_Saint_Mary_auf_den_Dom_und_Glockenturmse si arriva da nord ovest alle antiche mura che circondano la piazza, l’impatto  si ha con la grande forma circolare del Battistero di San Giovanni, edificato nel XXII secolo dall’ architetto  Diotisalvi

640px-PisaBaptistry20020323_rectilinearè il più grande Battistero in Italia, il cupolino con la statua di San Giovanni furono aggiunti in un secondo tempo, ma io l’ho sempre immaginata come una enorme, candida mongolfiera pronta a salpare per i lidi celesti, ancorata al suolo solo dal grande amore dei pisani

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particolari dell’esterno, tutto  un trionfo di ricami in sculture avvolgenti

Dome_interior-_Baptistry_-_Pisa_2014 una curiosa cupola tronco-conica forse ispirata al Diotisalvi dalla visione della Moschea della roccia, ritenuta costruita su un precedente tempio di Salomone, e dell’Anastasis del santo Sepolcro, entrambe a Gerusalemme.

Una particolarità  dell’interno è la perfetta acustica, se si battono le mani il suono si ripercuote e sembra rotolare in tondo creando un’atmosfera di grande fascino e stupore

 

 

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straordinario il movimento delle colonne che convergono nascendo dal prezioso pavimento di marmo  bicolore

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il magnifico pulpito fu scolpito intorno al 1255 da Nicola Pisano padre del più noto Giovanni , nei pannelli centrali sono  rappresentate storie della vita di Cristo, nel particolare la possente forma di Ercole sembra emergere volitiva dal marmo

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il fonte battesimale ottagonale è posto su tre scalini, scolpito da Guido Bigarelli  mentre la statua bronzea del Battista è un’eccellente opera del Griselli

 Questo dunque è il primo segmento del CALENDARIO COSMICO dove il battesimo introduce l’individuo alla cristianità

Nessuna cosa ha mai fine, ma tutte sono tra loro congiunte in uno stesso giro,
in cui si fuggono e si seguono. La notte manda via il giorno e il giorno la notte, l’estate finisce nell’autunno e l’inverno incalza l’autunno ed è poi a sua volta sopraffatto dalla primavera dai seni di giacinto. Tutte le cose passano per poi ritornare, Questo  è il senso del calendario cosmico universale cui nel primo segmento c’è il mistero della nascita.

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il Duomo di Santa Maria Assunta, al centro della Piazza dei Miracoli, è la cattedrale medievale di Pisa. Capolavoro assoluto del romanico, in particolare del  romanico pisano, rappresenta la testimonianza tangibile del prestigio e della ricchezza raggiunti dalla Repubblica Marinara di Pisa nel momento del suo apogeo

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Fu iniziato nel 10631064 dall’architetto Busketo, con la decima del bottino dell’impresa pisana contro le isole Baleari, vi si fondono elementi stilistici diversi, classici, lombardo-emiliani, bizantini ed in particolare islamici, a riprova della presenza internazionale dei mercanti pisani a quei tempi.

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In quello stesso anno veniva iniziata anche la ricostruzione della Basilica di San Marco a Venezia, per cui può anche darsi che vi fosse stata all’epoca una rivalità tra le due Repubbliche marinare a creare il luogo di culto più bello e sontuoso.

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La ricchissima decorazione comprende marmi multicolori, mosaici e numerosi oggetti di bronzo provenienti dal bottino di guerra, fra cui il Grifo utilizzato sul tetto sembra sporgersi curioso affascinato da tanta bellezza,  fu razziato  a Palermo nel 1061

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Gli archi a profilo acuto fanno riferimento ad influenze musulmane  La facciata di marmo grigio e bianco, decorata con inserti di marmo colorato, fu edificata da mastro Rainaldo

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unici la ricchezza e la fantasia dei disegni e dei colori si susseguono quasi senza interruzione in un crescendo di bellezza

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……Le arcate cieche con losanghe richiamano le analoghe strutture delle chiese dell’Armenia

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I tre portali sottostanno a quattro ordini di loggette divise da cornici con tarsie marmoree, dietro i quali si aprono monofore, bifore e trifore.-Sopra le porte ci sono quattro file di gallerie aperte, con, in cima, la Madonna con Bambino e, negli angoli, i quattro evangelisti35440305Le porte della facciata in bronzo massiccio furono realizzate da diversi artisti fiorentini nel XVII secolo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, fin dai tempi antichi i fedeli entravano nel Duomo attraverso la porta di San Ranieri, posta sul retro nell’omonimo transetto, di fronte al campanile. Questo perché i nobili della città si recavano alla cattedrale venendo da via Santa Maria che conduce proprio a quel transetto. Tale porta fu fusa intorno al 1180 da Bonanno Pisano, e unica porta scampata all’incendio del 1595 che semidistrusse la chiesa. La porta di San Ranieri è decorata con 24 formelle raffiguranti storie del Nuovo Testamento. Questa porta è una delle prime prodotte in Italia nel Medioevo, dopo l’importazione di numerosi esempi da Costantinopoli, (ad Amalfi, a Salerno, a Roma, a Montecassino, a Venezia…) e vi si ammira una sensibilità tutta occidentale, che si stacca dalla tradizione bizantina.

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le “lucertoline” che risaltano così lucide in mezzo allo scuro antico del bronzo, devono questa loro particolarità alla credenza popolare che toccarle porti fortuna soprattutto  agli studenti prima degli esami (.Pisa è  una famosa sede universitaria fra cui spicca La normale in cui studiano le eccellenze, le menti più dotate,  non solo italiane, ateneo tra i  più  prestigiosi di tutta Europa ) anche io ho contribuito moltissime volte alla “lucidatura ” delle lucertoline e credo proprio mi abbia portato la fortuna richiesta ( 🙂 )….peccato che ora la porta sia stata  transennata e non si possano più toccare11009084_864062553656628_5045400182302713353_n

questi piccoli fori che si susseguono irregolarmente sono chiamati le unghiate del Diavolo si trovano

sul lato nord, a sinistra della facciata davanti al Camposanto, ad altezza dello sguardo: in un pezzo di marmo di origine romana (come testimonia la decorazione a motivi vegetali che si può ancora vedere in parte a lato)

Secondo la leggenda si tratterebbe dei segni lasciati dal Diavolo quando si arrampicò sul duomo nel tentativo di fermarne la costruzione

Se vi capita di visitare il Duomo, cercate questi segni e provate a contarli: sempre secondo la leggenda il numero di queste non è mai uguale e più si prova  a contarle e più non tornano (dovrebbero essere circa 150).

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con un ultimo sguardo con scorcio al favoloso trittico di gioielli rinascimentali, mi accorgo che  sono a riuscita con questo post a malapena a farvi conoscere l’esterno del Duomo, nel prossimo ( o nei prossimi, non so quanto tempo mi occorrerà per completarlo) seguiremo le altre tappe dell’orologio cosmico,

DSC_1890vi saluto dalla mia dolce Pisa con il corteo storico che solennemente attraversa la città portando alto il suo vessillo glorioso

Ventisqueras

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