si stagliano all’orizzonte le isole del fuoco, nella magia di un azzurro incredibile sembrano sorgere da lontanissimi orizzonti ricchi di storia e di leggende, questa volta parlerò di Lipari l’isola dell’ossidiana, Lipàra la grassa, la fruttifera, o Meligenie, nome che sembra far riferimento dal greco alla parola miele, tutti questi appellativi la dicono lunga sull’opulenza e bellezza della stessa,
Lipari
Le Eolie da sempre al centro delle principali rotte commerciali del Mediterraneo,
vicine allo stretto di Messina, bellissime, fertili, ricche, ma costellate di crateri attivi e da manifestazioni vulcaniche che da sempre le hanno rese temibili, hanno attratto e respinto l’uomo, che ha avvolto quegli scogli neri in un ‘aura di mistero e di mito, in un misto di esaltazione e paura.
Lipari fu interrottamente abitata dal 3500 a.C. ai nostri giorni e vide il succedersi delle civiltà con periodi di splendore ed altri di profonda decadenza e povertà; da tutti indicata come la capitale delle Eolie, è in pratica, l’unica vera cittadina esistente dell’intero arcipelago, appare a chi vi arriva adagiata in un ampio golfo naturale con un promontorio nel centr0
gli abitanti erano agricoltori, pastori, commercianti che lavoravano e decoravano la ceramica, affilavano sapientemente la selce.
.I vulcani delle isole vomitavano colate di pomice ed ossidiana questa era il più prezioso dei minerali, serviva a costruire affilatissimi utensili per ogni uso
ed era scambio di merci con navigatori che venivano da molto lontano
L’ossidiana, durissima roccia vulcanica vetrosa, nera e rilucente, non era prodotta da tutti i vulcani. pertanto molto ricercata e preziosa, nella foto ossidiana e pomice ( nero e bianco che potrebbero essere scelti emblematicamente come colori guida dell’isola) residui di quelli che dovevano essere stati eventi terrificanti e che poi furono per millenni alla base della floridità e ricchezza delle isole Eolie.
…………………………………….costituito da un potente zoccolo di roccia riolitica il famoso e antichissimo Castello, luogo di difesa dove gli abitanti si rifugiavano durante gli innumerevoli assalti che la bella isola dovette subire nella sua millenaria storia da parte di flotte belligeranti, o da parte dei temutissimi pirati saraceni
Si narra che le isole Eolie nell’antichita’fossero deserte, ma che un certo Liparo, figlio del re Auson, venuto in discordia con i fratelli e disponendo di navi e soldati, sarebbe fuggito verso l’isola che da lui prese il nome, quando egli era ormai vecchio, giunse a Lipari con altri compagni, fra i quali Eolo, figlio d’Ippote che avrebbe sposato la figlia di Liparo.
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Col passare dei secoli il limite tra miti, leggende e storia diviene sempre più chiaro e netto, luoghi, emozioni, itinerari tramandati da storici, scrittori e visitatori diventarono sempre più precisi e riconoscibili e in tantissimi casi perfettamente ripercorribili.
le Terme di San Calogero, dove è stato scoperto l’impianto termale più antico del mondo, costituito da un insieme di canalizzazioni con annessa caldaia, risalenti al XVII Secolo A.C., durante la Civiltà Eoliana.
Alcune leggende narrano di soldati romani moribondi per le gravi ferite di guerra, miracolosamente guariti con le acque termali,
oppure di assassini il cui corpo viene gettato nei crateri dei vulcani attivi delle Eolie, affinché la loro anima raggiunga direttamente gli inferi.
Un’altra leggenda riguarda la vita di San Calogero, originario dell’Asia Minore, il quale, giunto a Lipari, per mettere in fuga i diavoli annidati nella località fa sgorgare miracolosamente quelle sorgenti benefiche, a conforto dei sofferenti.
Forse si tratta solo di leggende, ma l’analisi chimica delle acque, effettuata anche di recente, ha classificato le stesse fra quelle ipertermali salso-solfato-bicarbonato-sodiche, sgorganti ad una temperatura di circa 60°, in grado di curare artriti, dermatiti, psoriasi, acne, erpete, crosta lattea, scabbia, sicosi, diatesi foruncolare.
..al momento di lasciare questi luoghi carichi di bellezza estasiante, lo stacco è sempre troppo rapido…si vorrebbe poterli salutare lentamente, ma anche lentamente fa sempre troppo male…
parto domani mattina e non potevo farlo senza salutarvi, so con certezza di lasciarvi in buona compagnia durante la mia assenza di circa un mese, spero di potere in seguito riprendere regolarmente la mia presenza sul sito.
ancora un grazie dal profondo dell’anima per voi tutti che mi siete cari , a chi va e a chi resta auguro sereni giorni d’agosto
goodbye, love, love
Ventisqueras