Godt nytår-Buon anno!!!! Wonderful, wonderful Copenhagen-

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Copenhagen-Andersen un binomio inscindibile, e per chi, come me sempre con la testa nelle nuvole nelle fiabe un po’ ci vive… quali città eleggere come regine delle fiabe? Bruges a Natale e Copenhagen a capodanno lapalissiano! 🙂

9a6a60cfcfe regno delle favole per grandi e piccini  è senz’altro il Tivoli  che si presenta da subito con un ingresso altamente scenografico 

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dopo Disneyland-Paris è il giardino-parco tematico più visitato in Europa, fondato nel 1879 da allora si sono aggiunte sempre nuove attrazioni spettacolari accogliendo ogni anno milioni e milioni di visitatori,   periodo natalizio o riapertura secondo come si presenta la stagione intorno alla Pasqua è sempre un tripudio di colori

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ovviamente con l’occasione delle festività natalizie quando alle miriadi di scintillanti colori si aggiunge il fascino dei fuochi d’artificio lo spettacolo è veramente mozzafiato!

 

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tivoli-2ogni tipo di divertimento ed attrazione  accompagnato da una marea di luci che cambiano colore ed anche forma come quelle del laghetto davanti al palazzo orientaleggiante che io ho chiamato delle” mille e una notte”

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ese vuoi puoi diventare chiunque ed andare ovunque…un passo e anche  la Cina con le sue pagode  è  ai tuoi piedi. All’interno del Tivoli c’è il più grande mercatino di Natale di tutta la Scandinavia, e l’atmosfera è da sogno! pare siano più di due milioni le luci usate per abbellire il parco, basta guardare la cascata del grande salice vicino al lago per capirne le dimensioni

tivoli-copenaghen-cosa-vedere-parco-divertimenti-5ci spintoniamo per le direzioni da prendere: dai andiamo da questa parte, no forse  meglio di là…ma credete ogni direzione è poi quella giusta

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all’esterno del parco continua l’atmosfera fiabesca ed allora andiamo  al porto dalla “Sirenetta” (Den lille Havfrue ) durante il giorno la sua visione è deludente, minuscola e stagliata contro il porto industriale, specialmente la prima volta che l’ho vista mi sono detta ” ma poverina, ti stanno mettendo ancora in punizione!”

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il piccolo monumento  in bronzo è dedicato a quella che è la più conosciuta e forse anche la più bella fiaba di Andersen, la dolce sirena che si sacrifica per amore del suo principe forse  è meno triste avvolta da tutte queste luci

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Nelle città scandinave dove la notte è sempre molto lunga, (man mano che si sale a nord, sempre di più! ) il buio e l’inverno sembrano accrescerne il fascino, l’atmosfera è sempre festosa e la città viene addobbata con gusto e sobrietà cosa che non guasta mai. Si comincia ad augurarsi Glaedelig Jul (buon Natale ) sino dalle prime settimane di novembre, ma per la popolazione il Natale comincia il 7 novembre inizio del mitico giorno “J” data  in cui le birrerie aprono alle birre Juleberg, l’argomento birra è una cosa pazzesca e per i non danesi non troppo facile da capirsi!

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lungo la banchina del porto non manca mai qualche nave da crociera  o traghetto  parato a festa, qui in un giorno d’estate ho assistito ad un indimenticabile raduno di velieri in cui la nostra Amerigo Vespucci era indiscutibilmente quello più bello, ammirato e visitato 

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nelle strade notturne il gelo colma di ghiaccio le strade e i venditori di caldarroste fanno affari d’orocapodanno-copenaghen-3

il  dolce tradizionale delle feste danesi però  è una pagnottella di mandorle ricoperta di zucchero, di cannella, noci e ciliege, qui il freddo fa fare incetta di alcool e zuccheri!

natale_copenhagen4  intorno alle prime settimane di novembre ( come si è detto ) le bancarelle natalizie aprono e sono subito prese d’assalto, invase dalla gente che passeggiando si sofferma a bere bevande calde o a sgranocchiare qualche dolcetto. Incredibile la varietà dei prodotti tutti  in vendita con prezzi molto salati!

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oltre la birra, è il vin brulè glogg, servito caldo sopra un misto di miele, mandorle e uvetta. ad attrarre visitatori e turisti. Molto legati a leggende di Elfi e folletti della mitologia norrena con loro si celebra la tradizione,  simboleggiano le forze della natura e dei suoi fenomeni climatici, vengono  rappresentati con un berretto rosso appuntito,
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simpatici e birbanti alla  vigilia di Natale si lascia per loro fuori dalla finestra un piatto di riso o di budino, se capitasse che l’elfo Nisse si trovasse da quelle parti potrebbe approfittarne e grato lasciare in pace  gli abitanti della casa evitando far loro brutti scherzetti
quando le luci della notte si spengono si accendono i colori del giorno, Copenhagen è la città  della Scandinavia che conosco meglio, è sempre stata il punto di partenza per i miei viaggi nel Grande Nord, questa volta è stata il mio punto d’arrivo!
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una volta o l’altra mi deciderò a descriverla meglio per ora vi mostro la sua veste festosa  limitandomi a delinearne solo pochi aspetti, quelli, appunto che mi ricollegano alle festività natalizie e del capodanno

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Nyhavn ( letteralmente Porto nuovo), ha le sue origini nel seicento, i due lati del canale possono venire considerati come il bar all’aperto più lungo e frequentato dell’intera Scandinavia
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ristoranti, negozi cioccolaterie, caffetterie quasi non bastano a contenere ogni giorno  la massa di gente che si da appuntamento nella parte più caratteristica della città, eppure quasi incredibile  a dirsi la zona continua ad essere tranquilla!

nyhavn_in_winterOggi viene chiamata anche waterfront all’inglese, parola forse più appropriata per descrivere questo luogo di una città che diventa sempre più cosmopolita

Den Lille Havfrue, mso_PPT_1Lascia il tuo ricordo risplendere in una goccia d’acqua

dell’immenso mare

( io sarò sempre qui ad aspettare)

si farà sole a rischiarare la mia malinconia,

da lontano  vedo vele bianche passare

ma la tua mai la vedrò ritornare.

Ventisqueras

nytaar-big-imagebeh, lo so sono in ritardo per gli auguri di Buon 2016 ma l’anno è ancora molto giovane e quindi spero andrà bene lo stesso!Ringrazio coloro che così gentilmente sono passati da qui, con gli auguri, ho trovato il PC di nuovo in forma passarò quanto prima a salutarvi nelle vostre case.

Che cosa ci porterà questo anno nuovo? è il sentimento che ci costringe alla SPERANZA, ma voglio iniziare il 2016 con le rime di un autore che mi è molto caro, in poche parafrasi per chi ha orecchi da intendere spiega molte cose

Amo i fiori, non li cerco.
se ci sono Bene, ma procurarsi gioie implica
lo sforzo del cercare.
La vita sia come il sole, che è dato,
e non strappiamo fiori che, raccolti,
non sono nostri, ma morti.

Fernando Pessoa

7485462462_f8613cb79d_o   Prima di chiudere il post, però, una cartolina di Natale da Bruges, dove NON

ho trovato la neve, questo mi darà la scusante per tornare ancora su a cercarla?

he he chissà…

                                                     Ventis

 

 

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