Monti Pisani 24 settembre 2018 ore 22,30 inizia l’incendio
Questa immagine è il simbolo della tragedia che sta devastando la mia amatissima terra:la Torre degli Upezzinghi a Caprona, perennemente in bilico su una ex cava di pietra, da lassù il ghibellino Dante Alighieri fu l’osservatore fiorentino della battaglia di Cascina combattuta contro i guelfi pisani, riandando a quel ricordo ora la ” Torretta” come la chiamiamo noi pisani, così avvolta dalle fiamme sembra uscire da uno dei suoi gironi infernali
l’incendio sta divorando il monte Serra attaccato da diverse angolazioni, per lo scellerato disegno di un piromane
anche la storica e meravigliosa Certosa di Pisa nel comune di Calci è stata assediata dalle fiamme e solo la grande lotta dei vigili del fuoco e un fortuito cambio di direzione di vento sono riusciti a salvarla
la luna piena affacciata sopra quell’orrore guarda stupita.il disegno perverso dell’uomo contro Madre Natura
Raggiungendo le Eolie sembra di fare un balzo indietro nei millenni, il sole accende un azzurro purissimo e lucente e il vento di Eolo porta i profumi intensi di mille aromi dalle isole, lo storico e geografo greco Strabone, ne enumera sette: Ericodes, Strongyle, Lipara, Vulcania, Didyme, Phoinkodes ed Evonimos
Di vento e di fuoco Strongylel’attuale isola diStromboli si staglia paurosa da lontano
Stromboli è uno dei rari vulcani al mondo attivo ininterrottamente da 2.000 anni. Secondo la mitologia, Eolo, che aveva eletto la propria dimora presso le Eolie il cui arcipelago da lui prende nome, riusciva a prevedere le variazioni del tempo osservando la nube di vapori che emanava Stromboli, la cui forma, ancora oggi è condizionata dall’evoluzione della pressione atmosferica; fin dall’antichità, Stromboli veniva chiamata dai naviganti il “faro del Mediterraneo”, in quanto l’attività vulcanica è stata sempre visibile di notte anche da lunghe distanze
Il mito, la leggenda e la storia si sovrappongono e si mescolano di continuo nel lento evolversi degli eventi che le hanno viste protagoniste nei millenni, da sempre al centro delle principali rotte commerciali del Mediterraneo, vicine allo stretto di Messina, bellissime, fertili, ricche, ma costellate di crateri attivi e da manifestazioni vulcaniche ( tzunami compresi) che le hanno rese temibili fino dalla notte dei tempi.
in questa immagine risalta il cosiddetto-muro bronzeo che rende inespugnabile l’isola, descritto da Omero in un canto dell’Odissea
Giungemmo nell’Eolia, ove il diletto Agl’immortali dèi d’Ippota figlio, Eolo, abitava in isola natante, Cui tutta un muro d’infrangibil rame E una liscia circonda eccelsa rupe.”
(Odissea, X) Omero
Nell’etimologia del nome Stromboli significa – la rotonda- la spettacolare, travolgente bellezza di questo paesaggio: un immenso balcone alto sopra la roccia proietta panorami irripetibili
« E alla terra che dorme,
attraverso il mio labbro,
tu sia la tromba d’una profezia!
Oh, Vento, se viene l’Inverno,
potrà la Primavera essere lontana? »
Be through my lips to unawaken’d earth
The trumpet of a prophecy!
O Wind, If Winter comes,
can Spring be far behind? »Percy Bysshe Shelly Ode al vento occidentale
per una visione migliore cliccare sulle foto/for a better view click on photoin questi giorni si è risvegliato il drago di fuoco che dorme dentro l’Etna il cugino maggiore di Stromboli e in queste spettacolari immagini si dimostra in tutta la sua terrificante potenza
Spalanca le tue bocche di fuoco o Stromboli
lancia le tue urla ruggenti a spaccare i monti
lascia il tuo rosso sangue magmatico scorrere
lungo gli arditi fianchi
tra sbuffi bianchi a scomparire negli abissi.
Si slancia il ramato baluardo della roccia,
giù dalle nuvole
sui polverosi specchi della mente
è caduta la notte.
Ventisqueras
Come fuochi fatui
Le fiamme lontane nella notte.
Vengono dagli abissi
Dove sepolti si decompongono i misteri del mare.
Ma il grande Dio delle Acque
Ha allungato le dita infuocate al cielo
E accende stelle solitarie
Scintille di magma nel firmamento.
Eppure è dolce il giorno
Al sole riflesso su mura bianche
E muretti incurvati.
Una manto maculato disegnato sulle nere rocce di lava.
Eppure da queste terre
sferzate dal respiro di Eolo
nascono capperi e pomice
e nel gran contrasto fra vita e fuoco
nei colori abbaglianti
sta l’inafferrabile bellezza.
DAVEDOMUS
Secondola mitologia greca Eolo, Dio dei Venti, è figlio di Poseidone ed Arne, ebbe, da Zeus il compito di controllare i Venti. li dirigeva e li liberava custodendoli dentro le caverne e dentro un otre. I Venti, dopo aver provocato grossi danni tra i quali il distaccamento della Sicilia del continente, dovevano essere tenuti sotto controllo
Tra questi c’erano quattro fratelli che rappresentavano i Venti principali: Borea, il più violento, Vento del Nord che per amore delle cavalle di Dardano si trasformò in cavallo e generò dodici puledri veloci come il vento; Zefiro, Vento dell’Ovest, dolce e benefico che annuncia la primavera; Euro, Vento dell’Est, a volte tempestoso e a volte asciutto che porta bel tempo; Austro, Vento del Sud, caldissimo e apportatore di pioggia raffigurato sempre bagnato.
Quando Ulisse, reduce dalla guerra di Troia, approdò alle isole Eolie, Eolo lo ospitò e, commosso dal racconto dell’eroe greco, gli fece dono dell’otre di pelle dentro il quale erano rinchiusi i venti contrari alla navigazione. Durante il viaggio Ulisse fece soffiare solo il dolce Zefiro ma mentre l’eroe dormiva, i compagni di navigazione, credendo che l’otre regalatale da Eolo fosse pieno di tesori l’aprirono liberandone i venti che scatenarono una terribile tempesta dalla quale si salvò solo la nave di Ulisse
su questa straordinaria isola furono girati diversi film il più celebre che porta il nome dell’isola vide nascere il leggendario amore fra la bellissima attrice svedese Ingrid Bergman, allora regina di Holliwood, e il grande regista italiano Renzo Rossellini. Non tutti sanno, però, che proprio alle Eolie sono state effettuate le prime riprese subacquee in assoluto, quella della Panaria Film che per prima sperimentò cineprese stagne
Intorno al XVI secolo A.C. si è costituito un primo insediamento umano in contrada San Vincenzo, dietro la chiesa, lo sviluppo dell’isola è storicamente legato al mare e alla tradizione marina, tanto più che Stromboli era tappa obbligata per coloro che attraversavano il Tirreno. Nel 36 a.C, nel corso della guerra civile tra Ottaviano e Sesto Pompeo che era padrone della Sicilia e che comandava la flotta di Ottaviano, muovendo contro la Sicilia occupò Stromboli e ne fece capo base per lanciarsi all’attacco contro il nemico
questa terra fertilissima produce alimenti agricoli eccezionali come questi pomodori messi ad essiccare all’aperto, sono molto succosi e dolcissimi
Porto Pertuso, il porto più piccolo del mondo è a Ginostra
A meno di un miglio a nord est di Ficogrande, si erge, come un castello abitato da streghe, lo scoglio di Strombolicchio, nato da una delle più antiche manifestazioni vulcaniche delle Eolie 360.000 anni fa, oggi sede di un grande faro marino, alimentato ad energia solare, la cima è raggiungibile salendo oltre 200 scalini
ed ora, con una luna stupita che guarda i fuochi accesi del vulcano, lasciamo Stromboli e le sue millenarie leggende con tanta malinconia