Perché iniziare con la luna? la luna è mistero e magia…e quale mistero è più grande di quello della morte? e quale magia arcana meditare su di essa?
Io la immagino figura lieve e diafana con indosso solo un ieratico sorriso
Sulla punta di piccoli piedi candidi
Sulla punta di piccoli piedi candidi
muove un passo nuovo e antico di danza
nei cerchi immoti e rutilanti dell’infinito
tutti la seguiamo senza esitare
non ci è concesso di rifiutare
Ventisqueras
Il Campo Santo di Pisa: l’unico Camposanto che sia al mondo…tutti gli altri sono cimiteri
Curzio Malaparte
Questo termine Campo Santo deriva, secondo la tradizione dall’arcivescovo Ubaldo Lanfranchi, che ritornando dalla Terra Santa ne riempì l’interno con terra presa dal Monte Calvario, tali leggende si riportano anche ad altri edifici simili Europei, molto probabilmente venne edificato per raccogliere degnamente le varie bellissime sepolture che si andavano accumulando nel Duomo e nei dintorni
dall’interno del Campo Santo la luna occhieggia dipingendo d’argenteo stupore gl’imponenti monumenti della Piazza de’ miraòli
L’assenza non è assenza, abbiate fede,
colui che non vedete è con voi.
SantAgostino
in questa prospettiva spettacolare scattata dalla cima della totte pendente il Camposanto è parte integrante dell’insieme, fu iniziato nel 1277 da Giovanni di Simone anche se alcuni fanno il nome di Giovanni di NIcola
per scendere alla struttura superiose esterna
completandone la visione dell’insieme
poi tornare subito al particolare, la costruzione dugentesca languì a seguito della sconfitta di Pisa nella battaglia de La Meloria per riprendere verso la metà del trecento, si susseguirono giganti della pittura dell’epoca con affreschi resi celebri dalla storia dell’arte, ne cito solo alcuni Benozzo Gozzoli col suo “Trionfo della Morte”, Taddeo Gaddi, Bonamico Buffalmacco ecc. non basterebbe l’intera sequenza di tutti i miei blog per illustrare e visualizzare tutte le opere qui esposte.
del sontuoso tabernaco gotico posto sopra l’ingresso, con una statua rappresentante Vergine col bambino e quattro santi opera di un seguace di Giovanni Pisano del XIV se. e Angeli di Tino di Canaino
un’immagine molto suggestiva notturna della cappella centrale ci introduce all’interno
nell’eleganza snella delle trifore ad arco che ingentiliscono il porticato, ci trova raccolti e silenziosi
Pantheon pisano, può essere definito , in quanto qui venivano sepolte le maggiori personalità cittadine, riutilizzando anche sarcofagi di epoca romana spesso di grandissimo pregio.
più tardi furono raccolte opere d’arte provenienti dai musei cittadini soppressi per le riforme napoleoniche ( ‘800) impedendo così il disperdersi del patrimonio locale.Nello stesso periodo la funzione cimiteriale ebbe un picco con i numerosissimi sepolcri spesso di ottima fattura che cominciarono ad affollare i corridoi da allora ribattezzati -gallerie-.
fra le numerosissime, maestose e pregevolissime opere qui esposte mi hanno sempre stupita ed ammirata due figure femminili : L’inconsolabile , scolpita per la tomba del conte Masiani da Lorenzo Bartolini ( 1841 ) che ne rappresenta la vedova, figura seduta, raccolte le gambe fra le braccia, superba portatrice di un dolore immenso e stupito, tutto incentrato intimamente e non risolvibile.
Questa commistione fra antico e moderno, tra celebrazione della storia e riflessione sulla morte, fu alla base del fascino malinconico che esercitò sui viaggiatori dell’epoca romantica, facendo sì che il Campo Santo diventasse uno dei monumenti più amati e visitati d’Italia con personaggi celebri che da tutta Europa venivano per visitarlo e studiarlo
La seconda è Urania ( dal greco antico Οὐρανία, Ouranos, «cielo», nella mitologia greca Musa dell’astronomia ) sovrastante la tomba d’ Ottaviano Fabrizio Mossotti ( autore Giovanni Dupré scultore senese da me moltissimo amato in ogni sua opera) si distende mollemente e sensualmente con le sue forme rese quasi calde pur nel nitore del marmo, sembra un insulto alla Morte, uno sguardo al ” cielo” dell’oltre nel suo indefinibile mistero,
Vi consiglierei vivamente di cliccare sulle foto per ammirare con più attenzione la straordinaria bellezza di questo capolavoro.
Urania
Di cieli e di comete in contorni azzurri
giochi o Musa col vento dei ricordi
innalzi e stupisci di sogni gli sguardi.
Ventisqueras
Ed eccoci giunti all’ultimo dei quattro segmenti del calendario cosmico : il DECADIMENTO, più oltre solo il mistero
già nell’incipit avevo preannunciato di trattare con” leggerezza” questo argomento , il valzer di Strauss accennando quella che è la danza della vita nel confluire all’eterno, non per questo le meditazioni che ho scelto saranno meno profonde:
Chi potrà dire quando e dove siano nate le figure che a un tratto sorgono dalla parte spessa e opaca di noi e ci appaiono turbandoci?
Gli eventi più ricchi accaddono in noi assai prima che l’anima se n’accorga. E, quando noi cominciamo ad aprire gli occhi sul visibile, già eravamo da tempo aderenti all’invisibile Ven
quando un grande poeta volge la fronte verso l’Eternità, la mano pia che gli chiude gli occhi sembra suggellare sotto le esangui palpebre la più luminosa parte della bellezza terrena. Gabriele D’Annunzio
L’anima della terra è notturna, ma la luce del sole la nasconde più che non la nasconda la tenebra. Gabriele D’Annunzio.
Ma è poi importante essere o diventare qualcuno, prima o dopo la morte? Per me la sola cosa veramente importante è stare in armonia con se stessi…questo sconfigge il pensiero del decadimento lasciandoci fino in fondo a danzare
Ventisqueras
Piesse
il giorno di pubblicazione : da noi in Italia è LA FESTA DELLA LIBERAZIONE, per questo m’inchino e rendo omaggio a tutte le sorelle e i fratelli che si sono sacrificati, hanno lottando e combattuto, spesso dando la vita perché la nostra bella Italia fosse migliore..(quello che è successo dopo non è loro responsabilità ma pesa sulle nostre spalle)
riprendendo il mio tono scherzoso e riferita alla “liberazione” giuro che non è mio intento considerare Sorella Morte una liberazione anche se ( come vaticinava un certo sofista Socrate) nessuno potrà mai essere certo che la morte non sia il bene più grande
e per salutarvi e ringraziarvi del vostro affetto e della vostra pazienza stavolta faccio uno strappo alla ( mia) regola e pubblicando qualcosa di personale: fiori dal mio giardino
La vita riesce sempre a sorprenderci e proprio quando ho scritto un post dove volevo parlare con “leggerezza della morte” è arrivata quella immane tragedia che a colpito il Nepal e, indirettamente anche molte nazioni del mondo con i turisti che si trovavano a visitarlo.Quando le forze immani della natura si risvegliano ci accorgiamo di essere, non dico ” niente” perchè ognuno di noi per il tempo che gli è concesso è più di niente, ma un soffio, che può estinguersi in qualsiasi istante. I nepalesi sono un popolo mite, sempre sorridenti e gentili nonostante la povertà estrema della stragrande maggioranza di loro un popolo che sa accettare la propria condizione con dignità, ora quello che è accaduto li porrà in una condizione estrema…hanno bisogno di noi, ognuno secondo le possibilità può dare loro un aiuto per una nuova speranza, AIUTIAMOLI !!!!!!