Le signore vestite di bianco di Monet mi fanno impazzire, sono quanto di più etereo e leggiadro i suoi dipinti lascino trasparire, leggerezza di vita, armonia nella grazia e nella completezza della bellezza
lascerò che scorrano queste immagini, dolcemente, come portate dalla corrente del “suo” fiume: la Senna, attraversando i luoghi che il grande pittore della luce ha dipinto ed amato
alternandole senza un ordine definito e senza una storia, solo per la pura gioia degli occhi nell’apprendere osservando
I ponti di Argenteuil, nel 1871, terminata la guerra anglo tedesca Monet si trasferì ad Argenteuil con la moglie Camille sposata da un anno e con il figlio Jean,Monet aveva una grande predilezione per i treni che nel periodo in cui è vissuto erano solo aa vapore, questo è uno dei quadri della sua grande produzione che più amo, fa guardare l’oltre, il pensiero si perde,vi annega dentro tra quegli sbuffi sulfurei e un cielo così grande e basso che si potrebbe toccare con un dito

The Pont de l’Europe, Gare Saint-Lazare, 1877 (oil on canvas) by Claude Monet (1840-1926)
Musee Marmottan, Paris
guardiamolo in contrapposizione con questo, stessi sbuffi di vapore ma freddi, grigi…chissà se era stata l’atmosfera a contaminare i colori di Monet…o il contrario Monet l’aveva cercata proprio per esprimere se stesso in quel momento
anche un paesaggio, affogando in quest’argentea atmosfera lunare può contagiare l’anima, essere quello che io lo voglio far diventare, solo mio nel mio piccolo pensiero
Bella luna
Bella luna lucida e rotonda
voluttuosamente t’adagi
sul setoso cuscino della notte
hai sconfitto la luce delle stelle
ieratica regni
i tuoi raggi toccano
i fruscianti canneti e li fanno tinnire
come campanellini d’argento.
Qualcosa d’angoscia e d’oblio ti culla
ho creduto di sentire il tuo respiro
lieve sul collo
ma era solo il mormorare
sommesso del fiume.
Bella luna
tutta sola te ne stai, senza un amante
che ti consola
il tuo sospirare è un arpeggio di giglio
che nasconde lacrime di plenilunio.
Ventisqueras
ed ancora, più lievi e diafane dei raggi di luna le Dame in bianco di Claude Monet
Avevo programmato per salutarvi da lontano gli ultimi post dedicati ai luoghi di cui ho parlato nel corso di questo lungo anno, non so dove mi troverò quando li leggerete, oltre aver ritardato la partenza, ho cambiato diverse volte la destinazione…he he, forse sarò la prima io a sorprendermi delle decisioni che prenderò, ma intanto torno a salutarvi con gioia e a ringraziarvi per tutto quello che da voi ho ricevuto, in un inatteso contesto internazionale che sintetizza come l’amore per l’Arte e per la Bellezza non abbiano confini, e come faccia sperare in un momento così delicato per gli equilibri della Pace, che questo amore abbia il sopravvento sull’odio e vi sia solo comprensione per tutto ciò che è diverso
un grande abbraccio di raggi di luna
Ven