I sentieri vanno rotolando a mare.
Li trattengono vigneti d’uve chiare.
Barche, in approdi di pietra stanno appese,
colorate, intrappolate,
cercando invano di farsi dal mare dondolare.
Le Cinque Terre racchiudono un tratto della costa Ligure di Levante in provincia di La Spezia e precisamente tra i paesi di Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.
in questo periodo fra i terrazzamenti faticosamente costruiti con muretti a secco sui dirupi a fronte del mare si vendemmiano le uve che, portate nelle grandi ceste sulle spalle e trasportate a valle da teleferiche e monorotaie ingegnosamente costruite allo scopo, e produrranno unici e favolosi vini: il passito SCIACCHETRA’ certo il più famoso, ma anche i Cinque terre Costa de sera, Costa de Campu, Costa de PosaCinque e vino Cinque terre bianco che già dal 1973 hanno ottenuto la denominazione DOC.
Il territorio particolarmente aspro è stato modellato dell’uomo nel corso dei secoli, formando terrazzamenti e costruendo sfruttando tutte le insenature sottratte alle montagne.
suggestiva visione di Manarola con la neve
.
Manarola, dal latino “Manium arula”, tempietto dedicato ai Mani, ha origini antiche. Forse venne fondata dall’insediamento romano stabilitosi a Volastra,
come gli altri borghi delle Cinque Terre, è punteggiata da case-torri a difesa dell’abitato, arroccata su uno scosceso promontorio, con il porto custodito da due speroni rocciosi
Riomaggiore è la porta orientale delle Cinque Terre. Al confine con la La Spezia, il borgo si trova nella valle del torrente Rivus Maior, ora coperto. È caratterizzato da una struttura a gradoni con case tinteggiate con i tipici colori liguri. Secondo la tradizione, il paese risale all’VIII secolo, quando venne fondato da un gruppo di profughi greci in fuga dalla persecuzione di Leone III l’Isaurico.
Monterosso al Mare è il paese più a ovest delle Cinque Terre e oggi il più rinomato turisticamente. Il paese è diviso tra il borgo antico e la parte moderna dove si trova la spiaggia di Fegina. La torre Aurora, resto di un più articolato sistema di difesa medievale divide le due parti. Monterosso Vecchio è dominato dai resti del castello obertengo a strapiombo sul mare e caratterizzato dalle tipiche case torri attraversate dai carruggi. Nel XVI secolo, Monterosso era difesa da ben tredici torri, delle quali attualmente ne restano solo tre.
a Monteresso la caratteristica scultura del Gigante
Vernazza deve il suo nome alla “Gens Vulnetia”, antica famiglia romana padrona degli schiavi che, una volta liberati, fondarono il paese intorno all’anno Mille. Come altre località della zona, il borgo passò poi ai Da Passano, Fieschi e alla Repubblica di Genova.
Il borgo è uno scrigno prezioso di pregevoli elementi architettonici, come logge, portali, porticati. Si struttura lungo il torrente Vernazzola, ora coperto, arroccandosi sulle pendici di uno sperone roccioso dominato dai resti del castello Doria
Le origini di Corniglia risalgono all’epoca romana, come testimonia il toponimo (da “Gens Cornelia”). Il borgo si trova su un promontorio a picco sul mare, dal quale si possono contemplare tutti gli altri quattro paesi delle Cinque Terre.
Corniglia è raggiungibile dalla caratteristica ‘Lardarina’, una lunga scalinata formata da 33 rampe e 377 gradini
A Riomaggiore ha inizio la suggestiva Via dell’Amore, prima tappa del sentiero azzurro, che porta fino a Manarola. Si tratta di una strada pedonale dove si ammirano splendidi paesaggi, tra il rumore del mare e l’aria salmastra
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e con questa splendida immagine del mare in burrasca a Manarola vi lascio un saluto dalle Cinque terre, eletta dall’UNESCO PATRIMONIO DELL’UMANITA’ ( e come dargli torto?) abito a circa un ora di auto da qui ed è una delle mie mete preferite per i week-end