Alla mia bella Pisa con amore

11542012_928499390546277_900593805203019547_nnostalgia? molta.Forse perché negli ultimi mesi ho scritto molto sulla mia città o forse perché questi ultimi tempi frenetici è come se me l’avessero tenuta a distanza.

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arno-in-piena-gerardo-teta-2è la prima volta che invio un post dalla mia “lontananza” soprattutto emblematicamente con immagini tempestose: fulmini su Piazza de’ miraoli e l’ultima grande piena dell’Arno che per alcuni giorni ci ha tenuto tutti con fiato sospeso.Sono immagini spettacolari e insieme paurose ma noi pisani sappiamo convivere con la furia del fiume che come la vita è insieme odio e amore.

11401262_929125840483632_6191577527925061779_nma presto si torna a gioire   della quotidianeità come magnificamente racconta questa immagine di M.Ardilio

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i vecchi gloriosi palazzi dei lungarni che sembrano far schiera compatta a fronteggiare i mille nemici con cui Pisa con orgoglio mai domo ha combattuto

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ed ora si beano del placido scorrere fra le luci ovattate del tramonto e una grande luna gialla molto curiosa

 

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e le guglie di Santa Maria della Spina innalzano in controluce tabernacoli  tabernacoli di preghiere nella sera

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                 Sguardo sulla città in un giorno di vento impetuoso

Dove e a che ritornare.

S’impigliano i pensieri sui pinnacoli gotici

tentacolari di Santa Maria della Spina  esaltata

nei suoi marmi venati d’universale.

 

 

 

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Dove e a che ritornare.

Voli di colombe  sulle spallette dei lungarni

dilaganti in semicerchi chiari

sostano sulle antiche pietre         mentre

i palazzi austeri intorno i caldi colori

nell’oro vanno a sconfusare

il vento di terra sospinge all’interno il mare

increspature spumeggianti di minime

onde schiantano pensieri a Bocca d’Arno

Pisa a ingoiare

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….dove e a chi ritornare.

Ancora sulla mia spalla la tua mano

si posa            chiama alla barca che avanza

vuota

non so più se è amore quello     che

eterno mi dai       quello che non ti posso

dare

dammelo

forse mi può bastare

buttalo

forse lo potrò scordare.

                      Ventisqueras

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si frantumano i particolari e si amplia l’orizzonte, la piana rigogliosa si estende fino al litorare passando il vento a frusciare sul parco marittimo della pineta di san Rossore11391462_914038721992344_5868430627873256960_n

10653419_916992141697002_3177706830639280126_nma come per un gioco di magia o un volo di angeli nella sera si ritorna là dove sembra tutto nascere

10420367_928043120591904_4734763179914911801_n                                                              ed entrano con noi nel Duomo

11659307_929397053789844_8253944874474268355_npoi di nuovo all’esterno , come per rincorrersi e giocare…giorno, notte a loro sembra tutto permesso un solo istante e variano i colori

11392854_923365621059654_5773471129352385618_nma lo stupore e la meraviglia non smettono mai di sorriderti nell’animo

11219592_931870686875814_8074796416853523163_ne la magia della mia città torna più forte a vibrare.

Ringrazio i fotografi di Pisatoday per alcune delle foto qui postate

e a chi se non a un grande pisano dare voce e musica alle mie parole

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Pisa vista dall’alto, da una grotta del monte Serra

un abbraccio e un saluto a tutti gli amici e i lettori, mi sto “ricaricando” ci vedremo a settembre Y love you so much

Ventisqueras

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3 ) Pisa e i suoi miracoli, torre pendente, il calendario cosmico

20140901_mitoraj_cbcE’ con il Colosseo di Roma  il monumento italiano  più conosciuto al mondo e questo non solo per la sua indiscussa bellezza, ma per la peculiarità  della sua pendenza che da secoli sfida  la gravità terrestre, costruito tra il XII e il XIV sec.. la sua costruzione fu per lungo tempo interrotta a causa del cedimento del terreno

2010toscana1051Alcuni studi tra i più recenti attribuiscono la paternità del progetto a Diotisalvi, che nello stesso periodo stava costruendo il Battistero.Le analogie tra i due edifici sono infatti molte, a partire dal tipo di fondazioni. Altri suggeriscono invece Gherardi, mentre secondo il Vasari i lavori furono iniziati da Bonanno Pisano.

 

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i capitelli che si susseguono circolarmente sono tutti uguali meno uno, la cui provenienza è tuttora avvolta nel mistero, si pensa ad una razzia  dalle vittorie siciliane, ed è anche dubbia la definizione delle figure che potrebbero essere l’allegoria  di due grifoni o demoni

 

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La tesi del Vasari, oggi ritenuta priva di fondamento, fu invece ritenuta valida soprattutto dopo il ritrovamento nelle vicinanze del campanile di una pietra tombale col nome del Bonanno, murata nell’atrio dell’edificio

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inoltre nell’Ottocento fu rinvenuto sempre nei dintorni, un frammento epigrafico di materiale rosa, probabilmente un calco su cui venne fusa una lastra metallica, che attualmente trova collocazione sullo stipite della porta di ingresso dell’edificio. Su tale frammento si legge, ovviamente rovesciato: “cittadino pisano di nome Bonanno”.

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I lavori ripresero nel 1275 sotto la guida di Giovanni di Simone e Giovanni Pisano, aggiungendo alla costruzione precedente altri tre piani. Nel tentativo di raddrizzare la torre, i tre piani aggiunti tendono ad incurvarsi in senso opposto alla pendenza. Il campanile fu completato alla metà del secolo successivo, aggiungendo la cella campanaria.

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alto circa 56 metri, pesa circa 14 tonnellate e la sua pendenza allo stato attuale è di 3, 97° rispetto all’asse verticale

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ma la vera percezione della pendenza della torre si può provare solo salendo le scale interne, per raggiungere la cima, ci si sente letteralmente spostare da un lato all’altro del muro provocando sensazioni di capogiro, o anche di spavento, questo mi ricorda un amico ( fra l’altro un atletico “marines” dell’esercito USA!!!!) che dopo aver salito la seconda rampa non ne volle più sapere di proseguire, sbeffeggiato da noi pisani

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la luna e venere in romantica simbiosi occhieggiano dalla seta della notte

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qui è la luna piena a gareggiare in splendore con il campanile pendente

Torre di Pisa con luna

Pisa-il-duomo-e-la-luna-2-2011-e1352146630438ancora un immagine suggestiva d’amore fra la torre e la luna

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mentre durante il giorno si osservano strane contorsioni da parte di turisti che posano minacciando di buttarla giù, o di sorreggerla secondo i desideri delle loro burlesche aspirazioni

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ma lei, imperterrita continua a sfidare i secoli e i terremoti ! Questa immagine fa piena giustizia alla sua pendenza

Ma riprendiamo a scrivere sul nostro calendario cosmico: questo è il terzo segmento: la torre simbolizza l’elevazione dell’uomo incontro alla sua meta spirituale o terrena

Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante  Kahil Gibran

Il modo in cui lo spirito è unito al corpo non può essere compreso dall’uomo, e tuttavia in questa unione è compreso l’uomo.  Santagostino

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Quando acquista la ragione l’uomo sa che deve dare un senso alla sua vita, e che il suo scopo è quello di ascendere  incontro ad una meta, ognuno si prefigge la sua, può essere spirituale o materiale, si può o non si può raggiungere, ma si deve e si può anelarvi ( questo è un mio pensiero riferito al segmento dell’elevazione )

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                        Speranza

Turris eburnea liscia e nuda

da scalare con costanza

profumi di fiele e menta

tocchi il cielo

ardita:

un ghiacciolo di luna ti condensa.

Alto nell’alto

si deve scrutare se si vuole

conservarla con amore.

Ventisqueras

Capodanno pisanoche noi pisani siamo  particolarmente fieri e orgogliosi della nostra unicità lo dimostra anche il fatto che abbiamo un nostro capodanno da festeggiare; l’anno a Pisa inizia il 25 marzo anticipando, pertanto questo per noi è l’anno di grazia 2016,

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si festeggia il capodanno con nove mesi e sette giorni d’anticipo dal resto del mondo che segue il calendario Gregoriano

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Esattamente allo scoccare del mezzogiorno  quando, secondo la tradizione un raggio di sole entrando dalle vetrate del Duomo scandisce l’inizio dell’anno solare allora con grande solennità il corteo storico entra in Duomo dando inizio alle celebrazioni

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Fino al 1749 Pisa aveva un suo calendario che iniziava nel giorno della ricorrenza dell’Annunciazione della Vergine Maria e dell’Incarnazione

cb9f750abf23f9fe191d7c7d8ea27cfdi festeggiamenti durano per qualche giorno con con solenni funzioni in Duomo,  magnifici cortei storici in costume dove troneggiano il rosso e il bianco, colori di Pisa, manifestazioni culturali, e gl’immancabili fuochi d’artificio che colmano di riflessi e colori lo scorrere dell’Arno e le sue rive contornate dallo splendore dei suoi palazzi .

Ed è con un’altra immagine di festa che finisco il terzo capitolo del mio calendario cosmico su Pisa e i suoi miracoli, grazie dell’attenzione, un abbraccio e un saluto

Ventisqueras

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