nostalgia? molta.Forse perché negli ultimi mesi ho scritto molto sulla mia città o forse perché questi ultimi tempi frenetici è come se me l’avessero tenuta a distanza.
è la prima volta che invio un post dalla mia “lontananza” soprattutto emblematicamente con immagini tempestose: fulmini su Piazza de’ miraoli e l’ultima grande piena dell’Arno che per alcuni giorni ci ha tenuto tutti con fiato sospeso.Sono immagini spettacolari e insieme paurose ma noi pisani sappiamo convivere con la furia del fiume che come la vita è insieme odio e amore.
ma presto si torna a gioire della quotidianeità come magnificamente racconta questa immagine di M.Ardilio
i vecchi gloriosi palazzi dei lungarni che sembrano far schiera compatta a fronteggiare i mille nemici con cui Pisa con orgoglio mai domo ha combattuto
ed ora si beano del placido scorrere fra le luci ovattate del tramonto e una grande luna gialla molto curiosa
e le guglie di Santa Maria della Spina innalzano in controluce tabernacoli tabernacoli di preghiere nella sera
Sguardo sulla città in un giorno di vento impetuoso
Dove e a che ritornare.
S’impigliano i pensieri sui pinnacoli gotici
tentacolari di Santa Maria della Spina esaltata
nei suoi marmi venati d’universale.
Dove e a che ritornare.
Voli di colombe sulle spallette dei lungarni
dilaganti in semicerchi chiari
sostano sulle antiche pietre mentre
i palazzi austeri intorno i caldi colori
nell’oro vanno a sconfusare
il vento di terra sospinge all’interno il mare
increspature spumeggianti di minime
onde schiantano pensieri a Bocca d’Arno
Pisa a ingoiare
….dove e a chi ritornare.
Ancora sulla mia spalla la tua mano
si posa chiama alla barca che avanza
vuota
non so più se è amore quello che
eterno mi dai quello che non ti posso
dare
dammelo
forse mi può bastare
buttalo
forse lo potrò scordare.
Ventisqueras
si frantumano i particolari e si amplia l’orizzonte, la piana rigogliosa si estende fino al litorare passando il vento a frusciare sul parco marittimo della pineta di san Rossore
ma come per un gioco di magia o un volo di angeli nella sera si ritorna là dove sembra tutto nascere
ed entrano con noi nel Duomo
poi di nuovo all’esterno , come per rincorrersi e giocare…giorno, notte a loro sembra tutto permesso un solo istante e variano i colori
ma lo stupore e la meraviglia non smettono mai di sorriderti nell’animo
e la magia della mia città torna più forte a vibrare.
Ringrazio i fotografi di Pisatoday per alcune delle foto qui postate
e a chi se non a un grande pisano dare voce e musica alle mie parole
Pisa vista dall’alto, da una grotta del monte Serra
un abbraccio e un saluto a tutti gli amici e i lettori, mi sto “ricaricando” ci vedremo a settembre Y love you so much
Ventisqueras