5 ) – FærØer- i segni del cielo -the signs of the heavens

        I segni del cielo

Northern_Lights_02

con la notte

impudicamente danzando e fischiando

serpe in amore

mi  raggiunge lasciva l’aurora boreale

vampa a onde in magia di colori

a spingere col ventre obeso

esplosioni di verdi-rosa-e-oro

baci lievi che sfiorano deserti di neve

e laghi trasparenti

scaveranno solchi nell’animo sospeso

come carri di fuoco o vomeri taglienti.

Ventisqueras ( tratta dal testo di Un mare collinoso di balene)

aurora-61

le isole Faroe si trovano a meno di 5 gradi dal Circolo polare Artico, questo comporta una grande influenza stagionale delle ore di luce e di buio.Il 21 giugno ( solstizio d’estate ) il sole sorge alle ore 3,35 e tramonta alle ore 23,20 del giorno successivo, le 4 ore in cui la nostra stella  non è visibile sono comunque caratterizzate da una vivida luce crepuscolare

Aurora over Þingvallavatn, Þingvellir and Nesjavellir Geothermal Power Station, Iceland

da maggio alla metà di luglio il sole non scende mai più di 8 gradi nell’orizzonte, garantendo nel caso di un cielo sereno una luminosità naturale anche nelle ore notturne, questo per chi non vi è abituato comporta dei disturbi nel sonno

top

aurora-boreale-norvegia-512x437

                                L’alba dentro l’imbrunire

soffi, nastri, morbidi raggi evanesccnti

chi non li ha visti ed ascoltati

niente sa dell’alba dentro l’imbrunire

se la speranza si spegnesse

quale torcia illuminerebbe la terra?

ma si rinnova la rugiada del canto

e i segni sonori del cielo

chiuderanno le ferite.

Ventisqueras

il 21 di dicembre ( solstizio invernale) il sole sorge alle 9,50 e tramonta alle ore 15,00 alzandosi di pochi gradi sull’orizzonte permeando il cielo di una timida luce oro-arancione, l’alba e il tramonto sono comunque rallentati e se il tempo è bello ci può essere luce dalle 8,45 alle 16,00 circa.ma spesso c’è il magico fenomeno dell’aurora boreale che con i suoi veli danzanti e i suoi misteriosi fruscii permette di rischiarare le lunghe notti

l’aurora boreale vista dallo spazio con il globo terracqueo roteante su cui sfilano le nostre nazioni, la mia Italia bellissima splendente nelle luci e sfiorata dalle nuvole, ma credo che anche voi amici cittadini del vasto mondo vi potrete riconoscere le vostre nazioni o addirittura le vostre città…in un susseguirsi emozionante di colori, di luci e di ghiacci vaganti che conducono al Polo Nord.Non vi perdete questa meraviglia!

the northern lights seen from space with the spinning globe on which our Nations parade, my beautiful shiny Italy in the lights and touched by clouds, but I believe that you too will be able to recognize the vast world citizens friends your Nations or even your città…in a succession of colours, lights and stray ice leading to the North Pole. You will not miss this treat

L’eclissi totale di sole

eclissi-di-sole-500x352

l’eclissi totale di sole del 20 marzo 2015 ha avuto la sua maggiore visibilità nel mare del nord, proprio nelle isole Faroe e ancora più a nord nelle isole Svalbard ( Norvegia)

total_eclipse_faroe

il mio amico Ricky  ( cui dedico questo post) era presente all’evento ( l’ho invidiato moltissimo!!!!!) e mi ha dato la possibilità di pubblicare queste immagini straordinarie ( oltre anche ad altre che qui ho pubblicato)

e_b88ecd7f82

l’evento è terminato al Polo Nord dove il sole è al livello dell’orizzonte dato che il fenomeno si è verificato durante l’equinozio di primavera

imagehju

l’allineamento Sole-luna-terra ha determinato quella che è stata chiamata la marea del secolo, In Francia vi è stato un valore di 119 su una scala massimo di 120,

mont_saint_michel_maree67_jds

presso Le- Mont-Saint-Michel  ha raggiunto i 14 metri d’altezza qualche ora dopo la fine dell’eclissi.

7jj5c

Le_Mont-Saint-Michel è per me una attrazione fatale, lo ritrovo spesso in varie vesti durante il mio cammino dopo uno dei miei primi post che gli ho dedicato parlando anche dell’aercangelo San Michele…forse una piccola magia

venezia_acqua_alta

People walk on the flooded Saint Mark's square during an "acqua alta" ('high waters') flooding on October 31, 2012 in Venice. The "acqua alta" reached 140 centimeters at midnight. AFP PHOTO / OLIVIER MORIN (Photo credit should read OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)

A Venezia ( un’altra delle mie città magiche! ) la marea ha raggiunto i 75 cm, circa 25 cm in più della media

acqua-alta-venezia-14

acqua alta e neve, a Venezia il non plus ultra della bellezza e del romanticismo! dovrebbe poterci essere una opzione per poter visitarla e vederla così…vi assicuro che non c’è nulla di più affascinante al mondo! 🙂

faroe-islands-fall-2012-12

senza dimenticare che questi “segni del cielo”ci giungono da questa terra meravigliosa dai panorami infiniti

Danimarca Borgo di pescatori nelle isole Far Oer

con i piccoli villaggi stretti tra il verde dei prati e il blu dell’oceano

Danimarca Paesaggio nelle isole Far Oer

seguendo sentieri segnati dai fiumi spumeggianti che si lanciano in laghi protetti dagli alti dirupi

DSC_1158

scorci incredibili che parlano di paradisi perduti nell’eden del “mio” arcipelago ” orchidea selvaggia”

earth_moon_and_sun_by_thehunterminater-d57ctwcma è con questa immagine spettacolare della NASA che voglio chiudere il capitolo dedicato ai segni del cielo sulle isole Faroe

Un saluto “celeste”

A Ricky con gratitudine e simpatia 🙂

Ventisqueras

Pubblicità

1) FærØer- Denmark -L’incantevole arcipelago” orchidea selvaggia”-The enchanting archipelago” Wild Orchid “-

far_06_672-458_resize

niente di più allegro che aprire il primo post sulle isole FærØer con il  Pulcinella di mare o Fratercula arctica  certo uno dei suoi più rappresentativi abitanti ornitologicamente parlando

Danimarca Pulcinelle di mare nelle isole Far Oer

in grandi gruppi attestati sulle scogliere a picco sul mare popolano-limitatamente all’estate perché l’inverno lo passano interamente in mare aperto- le coste dell’Atlantico Settentrionale

 

qui nidificano sottoterra, espropriando le tane ai conigli

DSC_0585

questo buffissimo e coloratissimo uccello sembra essere molto ingordo a vedere dalla quantità di cibo che immagazzina nel suo capace becco

6wQ222f

non è straordinario? a me ricorda, col becco così spalancato, il bellissimo fiore della Strelitzia

san-gregorio-armeno

deve il suo nome vulgaris ( Pulcinella di mare, appunto) all’assoluta assomiglianza, anche nei colori, della celebre maschera napoletana

SaksunSe dovessi scegliere un’immagine  questa  sarebbe l’ideale  per sintetizzare le mie emozioni sulle isole Faroe: splendore della natura immersa nel silenzio e nella solitudine.

Sheep_Faroe_Islands

Faroe, per semplificare le chiameremo così d’ora in poi anche se in lingua originale sono Føroyar, e in danese Færøerne.Il toponimo Fær Øer  la cui prima parte è attestata in norreno nella forma scritta fær, viene tradizionalmente interpretata secondo il danese fåre-øerne, “isole delle pecore”.

Trøllanes%20-%20Faroe%20Islands%201

Si è anche discusso sulla possibilità, data ormai quasi per certa, che il nome significhi ” isole remote”dall’antico germanico Far-Far-Faer.E remote e misteriose lo sono davvero!Quasi perennemente avvolte in una candida cappa di nebbia

litla-dimun-024

Litla Dimun la più piccola isola  dell’arcipelago,qui in una suggestiva visione

con la neve

Litla-dimun-photo

è l’unica  dell’arcipelago ad essere totalmente disabitataLitla-Dimun-Faroe-Islands

                   sorpresa romanticamente ad aggiustarsi un candido cappello! 

perennemente sotto un cielo di piombo,

il mare sembra uno specchio di ghiaccio

dove scivola la lontananza

in un viaggio

senza luogo nè tempo

Ventisqueras

11188

” orchidea selvaggia”  così mi è venuto  definirla, orchidea  con diciotto petali ( tante sono le isole dell’arcipelago  delle FærØer )  sbocciata dai rossi fuochi delle eruzioni vulcaniche al centro  dell’oceano Atlantico Settentrionale, ad ovest della Scozia e a sud dell’Islanda e della Norvegia, territorio indipendente della Danimarca, viene definita una delle mete naruralistiche più attraenti del mondo dal National Geographic Institute

mappa_faroer

Non facile da raggiungere via mare, meglio un collegamento aereo da Copenhagen si atterra sull’unico aeroporto dell’arcipelago: Vàsar nell’isola omonima, costruito dagli inglesi per scopi bellici tra il 1942/3 durante la seconda guerra mondiale, quando occuparono pacificamente l’arcipelago

far-oer027

I collegamenti interni sono ottimi con traghetti stile navette urbane, o provando l’emozione di viaggiare a bordo di un peschereccio, comprendono anche tunnel sottomarini per passare agevolmente da un’isola all’altra, o voli ben organizzati in elicottero

18143

la capitale è Tórshavn sull’isola di Streymoy, il suo nome significa Porto di Thor , in onore del Dio norvegese del tuono e del fulmine, conta circa 20.000 abitanti, pensate che nel 1900  essi erano soltanto 100 !!! Fondata nel X secolo può essere considerata la più antica delle capitali del nord

faer%20oer3

il totale della popolazione dell’arcipelago non raggiunge le 50.000 unità, con una lingua e una cultura proprie anche se tutti gli abitanti parlano correntemente danese e inglese, rimangono ferventi  cultori delle loro tradizioni, fieri della propria origine

1332_900x600_2_img_1301230021_Isole_FarOer_Il_port

che si fa risalire al IX sec, quando secondo la saga dei Faroesi   gli emigranti   lasciarono la Norvegia per fuggire alla tirannia di Re Harald I.

DSC_0190

Ogni luogo delle Faroe non dista mai più di 5 km. dal mare, e quindi  ancora gran parte della popolazione vive  dell’industria della pesca e dei suoi derivati

Faeroeer_Hauptstadt-540x359

Thorhshav è in tutto e per tutto simile ad una cittadina del nord-Europa

Danimarca%20Un%20caffè%20a%20Thorshavn

vi si possono trovare tutti i comfort  ed i divertimenti similari

DSC_0198

il cattedrale di Thorshavn”Havnar Kirkja” è la principale chiesa dell’arcipelago

Faroe Islands 3

costruita nel 1788, è in legno, come molte case della città vecchia, imbiancata e con tetto in ardesia, è frequentata dalla maggior parte della popolazione che è  di fede Luterana,   presente anche una piccola comunità cattolica, le cui origini sono tutte esterne alla popolazione locale

guardate che meraviglia questo video di Thorshavn versione invernale ( me lo sono goduto anche io, no no! non farò come Bruges, non tornerò qui a cercare la neve 🙂 e poi questa più che neve sembra panna montata! ) è il paese delle fate: un frozen ibernato!

                    Tinganes la città vecchia a Torshavn

tinganes-torshavn

 

Torshavn02

notate come le strade siano quasi sempre lucide di pioggia

richard-cummins-historic-tinganes-district-city-of-torshavn-faroe-islands-kingdom-of-denmark-europe

faroe-2

le abitazioni sono ben curate e quasi idilliache, i pochi fiori che crescono a queste latitudini sono soprattutto magnifici lupini, perfettamente documentati in questa splendida aiuola

imagejk

si vive una vita un po’ al rallentatore, senza la troppa ansia e fretta che contraddistingue le nostre dimensioni di popolazioni del sud, la gente è serena, tranquilla e molto ospitale

532529555

Il paesaggio é dominato da ripide montagne, innegabilmente gli scenari sono spettacolari,

img-1302121017-Islanda_Isole_Faroe

unica difficoltà il clima, è veramente raro trovare giornate soleggiate ma allora risaltano incredibilmente i contrasti dei colori

Faroe Islands, Denmark 9

dati soprattutto dal verde incredibile che ricopre ogni superficie, il blu intenso dell’oceano e i colori vivacissimi delle case

beinisvoro-far-oerIl promontorio di  Benisvoro,

la seconda voce dell’economia locale potrebbe senz’altro diventare il turismo

108

ma vi sono, per così dire, almeno un paio di controindicazioni, la prima è il periodo che si riduce ai soli 4 mesi estivi per visitarla

 

il secondo ( e forse più deleterio ) è il clima, nell’intero arco dell’anno sono pochissimi i giorni di pieno sole

peacekeepers-gjogv-eysturoy-faroe-islands

20110606-184829-1

salutiamo questo primo incontro con l’arcipelago della Faroe con  immagini  di  paesini incontrati per strada, meglio forse definirli “gruppi di case”,  stanno addossate le une alle altre , come per proteggersi dai forti venti o farsi compagnia nella grande solitudine. Il rumore dei torrenti che scrosciano in mezzo alle abitazioni  dipinte, spesso è l’unico rumore che intona la natura e che fa sorridere il pensiero

Ventisqueras

 

 

5) Istambul, Bisanzio o Costantinopoli? Nel segno del Genio-In a sign of Genius

ponte_di_galata_copertinaIn una ” città liquida” come  amo definirla, cresciuta a dismisura sulle due sponde del Bosforo è innegabile che i collegamenti più importanti siano rappresentati dai ponti, questo è il ponte di  Galata così chiamato per la vicinanza dell’omonima torre, mentre nelle ore notturne si accende con le luci sgargianti dei locali che lo percorrono per tutta la sua lunghezza, 22658763 durante il giorno le canne dei pescatori si affacciano dal ponte e ti fanno il solletico sulla testa Tirano su i pesciolini che finiscono fritti nei ristoranti sul porto o direttamente scottati su barbecue improvvisati sul ponte. 

hhquesta veduta panoramica evidenzia la lunghezza e l’importanza dei ponti, sempre congestionati da un traffico che sembra impazzito,

b5fcac06aff6f9921f4ddc25e619bab4

tra suoni di clacson e stridore di gomme

 

sssss

ma nello splendore di visioni fiabesche si accetta tutto di buon grado!

P00

 

infrastrutture efficienti e modernissime

P01

come si conviene ad una megalopoli quale è Istambul

leonardo_bridge

ma l’autentica ” chicca” che ho trovato è quella che mi fa inorgoglire dell’appartenenza al popolo italico  nel nome di quello che è universalmente riconosciuto il più grande genio mai esistito al mondo Leonardo Da Vinci.Nel 1502 produsse un progetto per un ponte sul Corno d’oro della lunghezza di 240 metri e largo otto metri per incarico del sultano Bavezid II.

aforisma-pensiero-leonardo-da-vinci

Nel maggio 2006 è stato annunciato che il primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan ed il sindaco di Istanbul, hanno deciso di realizzare il ponte progettato da Leonardo, a seguito di studi di pianificazione urbanistica e fattibilità avviati sin dal 1999. Così, dopo oltre cinque secoli, il progetto del genio rinascimentale troverà realizzazione nello stesso luogo e con lo stesso profilo progettuale e dimensioni che aveva in origine, sollevandosi dal filo delle acque sino ad un’altezza di 24 metri, come previsto negli schizzi di Leonardo

2025040124_87b64a6ff9ma ciò che più sorprende è che il ponte è stato realizzato in scala ridotta, ma perfettamente aderente al progetto di Leonardo, nella piccola cittadina di As in Norvegia, poco distante da Oslo, la sola differenza è che mentre l’originale era previsto in pietra, questo è un passaggio pedonale in legno che attraversa l’autostrada e-18

Leonardo Gold Horn Bridge//

Per cinquecento anni la bellezza e il simbolismo dell’aggraziato ponte di Leonardo da Vinci inteso a congiungere l’insenatura del Corno d’Oro in Istanbul (allora Constantinopoli),  era rimasto un oscuro, minuscolo disegno in un angolo di uno dei voluminosi quaderni di Leonardo, fino a quando , nel 1995, un artista norvegese contemporaneo, Vebiord Sand, vide il disegno a una mostra di opere d’ingegneria di Leonardo. Fu colpito dalla grazia e dall’eloquenza matematica della struttura. Al suo ritorno ad Oslo, fece la proposta di costruire il progetto al Ministero dei Trasporti pubblici norvegese che capirono immediatamente il suo significato artistico e storico e dettero il via al progetto.

DENMARK CLIMATE SUMMIT

qui è ripetuto in una suggestiva costruzione in ghiaccio ad Oslo

turchia_b97ny_T0

ed ora abbandoniamo questa parentesi storico-culturale per rituffarci nell’atmosfera dei grandi monumenti di Istambul, mi piace farlo inoltrandomi da quella che è chiamata La porta d’Oriente

MOSCHEA DI SULEYMANIYE

istanbulsulbosforo

Certo la moschea di Solimano è una delle più grandiose e famose dell’intero islam, giungendoci difronte mi sono sentita un moscerinooriginalforse anche l’edificio più bello, costruito fra il 1550/57  dall’architetto Sinan, anche lui come la sua creatura il più grande e il più famoso dell’islam

la-moschea-di-solimanoquasi contemporaneo di Michelangelo, Sinan nacque nel 1491 a Karaman da famiglia forse greca e certamente non musulmana. Addestrato nel corpo dei Giannizzeri e combattente in Austria, Baghdad, Corfù e Puglia, nel 1538 fu nominato dal sultano Suleiman architetto della Dimora della Felicità. Da allora, per cinquant’anni, progetto un numero infinito di edifici, molti dei quali ancora esistenti.

img_42721queste immagini pur così spettacolari forse neanche riescono a rendere a pieno le sue dimensioni

  Nell’atrio si ammirano 24 colonne di marmo bianco e granito rosa, che sorreggono 28 cupole e una fonte di purificazione a forma quadrata, nella quale i fedeli, prima di varcare la soglia della moschea devono lavarsi accuratamente mani, viso, denti, estremità inferiori

10-Moschea-di-Solimano-vista-da-ZeyrekGuardandolo dal Corno d’Oro,  da ancor più un’impressione di grande monumentalità. L’esterno corrisponde esattamente alle divisioni spaziali interne e all’insieme dei contrafforti, archi e volte necessari a produrle. Nei grandi timpani a est e a ovest è evidente l’influenza di Santa Sofia; ma, anche senza le aggiunte posteriori, Santa Sofia non esprimeva così chiaramente all’esterno la complessità, molto maggiore, delle sue divisioni interne.

 

10%20Istanbul%20Moschea%20di%20Solimano%20120

 

l’interno è un immenso salone rettangolare (m 57 x 60), col pavimento letteralmente ricoperto di tappeti in doppio strato (sotto quelli antichi, sopra altri di fabbricazione più recente

phoca_thumb_l_moschea-solimano Lo sguardo corre subito alla possente cupola alta 53 metri, ridiscende alle gallerie riservate alle personalità, risale alle cupole minori,

64086635

  si sofferma sulle quattro antiche colonne di porfido alte nove metri ricavate da un unico blocco che separano la navata centrale da quelle laterali.
134712548-media-c2de5de9-aa0e-4912-bbe7-6a6f8bedd650l’interno può ospitare fino a 5000 persone!
Istanbul - Moschea del Solimano - Interno-2wm
La luce che filtra dalle 136 finestre illumina il marmo, il porfido e le preziose maioliche di questo tempio estremamente armonioso. Appeso, si distende a ruota un gigantesco lampadario formato da centinaia di scodelline di vetro che un tempo venivano riempite di olio e acqua.
1110588-Sleymaniye_Mosque-Istanbulspostandosi da un lato all’altro dell’immensa sala si può avere l’impressione -confermata da questa immagine- che cambino i colori dell’insiememinimundus09//   dietro la moschea si trova un cimitero con i mausolei (türbe) del sultano Solimano e della sua favorita Rosellana. La türbe del sultano è una costruzione ottagonale, probabilmente anch’essa opera di Sinan, circondata da un colonnato con maioliche e finestre multicolori. La cupola è sostenuta da otto colonne di porfido ed è ornata a profusione di smeraldi e cristalli di rocca ( tanto per non farsi mancare proprio nulla 🙂 )
Solimano e Rosellana
Le ossa sono amiche fragili
lentamente cedono al tempo nei grandi sepolcri chiari
ma il tempo non discioglie nell’occhio di un Dio in fiore
il ricordo degli amanti
e nemmeno questa lacrima che è acre di terra
dimentica i colori eterni del mare di Bisanzio
Ventisqueras
mg_4685ed ancora uno sguardo da lontano a questa magnifica città per ringraziarvi di avermi ancora seguito nelle mie ” variazioni sul tema”

Ventisqueras

Fiordi della Norvegia 1-Incontro al traghetto -Meeting at the ferry

Il-Sognefjord-di-notte_941-705_resize

improvvisamente la strada finisce

dove il fiordo incombe, oziando nel grigio.

Statico, nella foce silente, piatto il cielo ricade in mare
crociera_tra_i_fiordi_norvegia
rade bave di vento scoprono un gravare di oscure montagne
pennellate di candori nevosi non riescono a superare
la composta tristezza che s’accumula

 

357746873

Il traghetto, lento, s’accosta

e un confuso vociare si trasforma in un idioma familiare!

17%20Motoavventure%20viaggio%20in%20moto%20Capo%20Nord

Infondo alle selle, bagagli, chitarre, corna di renna affastellati, sono motociclisti fiorentini di ritorno da Capo Nord, la nostra meta

44%20Motoavventure%20viaggio%20in%20moto%20Capo%20Nord

Due minuti, dieci…siamo gia tutti amici! domande, racconti, consigli, risate e il tempo corre veloce, già per noi è ora d’imbarcarsi e per loro di riprendere il lunghissimo viaggio che li riporterà in Italia, magari faranno ancora di questi incontri!

renne_rovaniemi_lapponia

 

Capo-Nord_traffico-all'ora

accompagnandosi con le chitarre ci vengono a salutare

” vagabondo che son io..”

dal traghetto, gli si risponde…
vagabondo che non sono altro…

I norvegesi sorridono, in disparte
con quel fare composto e distaccato,
non gli e’ forse dato capire quanto questo breve incontro
abbia, il grigiore di questo cielo,  di sole “nostro” scaldato!…
capo-nord_u2d99_T0

                                               fra scenari fiabeschi
713_fiordi_1176842022
DSCN0300-Large
                                                                          e strani incontri
fiordi-norvegesi1
                                                                    il viaggio prosegue verso Tromso
6717_ce7a
splendida in un giorno di limpidissimo azzurro – stupisce ed incanta Tromsø ,in  sami che è l’idioma lappone  è   Romsa, detta anche  la Parigi del Nord  per la sua bellezza ed amore per l’arte e la gioia di vivere,   è la città più grande del Nord Norge ( Norvegia settentrionale) e la seconda più grande della Lapponia (la prima è Murmansk, in Russia). Emozionante la gita in funivia con l’abbraccio all’intero fiordo, Il centro cittadino è situato su Tromsoya(Isola di Tromsø) .
tromsoqqqq
 l’agglomerato urbano si sviluppa anche ad est, sulla terraferma, con Tromsdalen (“La valle”) e ad ovest su Kvaloja  (Isola delle balene). Da entrambi i lati ci sono ponti che collegano il centro con le periferie, ed anche un tunnel sottomarino verso Tromsdalen
1280159442073_tn_trpmso2
 è dominata dal monte Tromsdalstinden (il picco di Tromsdalen), situato ad est sulla terraferma
Norway_-_Tromso
il lunghissimo ponte che unisce l’isola al continente conferisce un notevole fascino all’atmosfera notturna
hero
                    proprio vicino allo sbocco del ponte si erge maestosa e candida la chiesa di legno e vetro chiamata anche  Cattedrale Artica
Tromso9
                                                                                 luminosa e suggestiva
080803_tromso_artic_cathedral_window_800
                                                              spettacolarenell l’interno con le moderne e maestose vetrate
tromso-3
In quest’area sono vissuti Norsemen e Sami. Si crede che Ottar di Hålogaland, capo e avventuriero vichingo, che ha vissuto qui negli anni 890, abbia abitato la parte più meridionale dell’odierno comune di Tromsø. Egli descrisse se stesso come “l’uomo più a nord di tutti i norvegesi”, nonostante le aree ancora più a nord fossero popolate dai Sami
Tromsø_view
                                                  la città è conosciuta   come punto di partenza per le spedizioni Polari,

il%20dirigibile%20norge
Il Norge. dirigibile ideato dal comandante esploratore italiano Umberto Nobile
27fb056627e989aefcaae79b30bffdbe
Il generale Umberto Nobile all’aeroporto di Ciampino nel 1926, in partenza con il dirigibile Norge per le isole Svalbard dove Roald Amundsen si unirà a lui per effettuare la prima trasvolata sul  Polo Nord
Dirigibile-italia
nel 1928 due anni più tardi, Umberto Nobile a capo della spedizione italiana, con 16 uomini di equipaggio parte dalla Baia del Re per la sfortunata e tragica impresa con i dirigibile Italia, e sempre da   Tromsö parte  un aereo messo a disposizione del governo francese per i soccorsi: alla spedizione dispersa sui ghiacci del polo: il Latham 47 condotto dal pilota René Guilbaud. A bordo c’è anche Roald Amundsen , che nonostante i  contrasti avuti  con Nobile durante la  spedizione col Norge , si è offerto fin da subito di partecipare alle ricerche.
1c9e80dd718332258becb1f8ef950b45
Roald Engelbregt Gravning Amundsen (Borge, 16 luglio 1872 – Mar Glaciale Artico, 18 giugno 1928)
grande esploratore norvegese, fu  primo a raggiungere il Polo Sud (nel 1911-12
 Da questo suo atto di generosità e di coraggio, nella ricerca dell’amico disperso, si compie il suo destino : mai più farà ritorno alla base e mai più sarà ritrovato scomparso, assorbito dai ghiacci che furono la sua ragione di vita.
342432653_ib-strand1-1
                in pieno contrasto con  le foto antiche sopra presentate, questo gruppo di  architetture avveniristiche
Tromso cathedral (1)
prima chiesa sull’isola di Tromsøya fu eretta nel 1252 durante il regno del re Haakon IV di Norvegia e fu chiamata Ecclesia Sanctae Mariae de Trums juxta paganos ( Chiesa di Santa Maria a Troms presso i Pagani). A quel tempo, era la chiesa più settentrionale al mondo. Quasi contemporaneamente, venivano costruite delle mura per proteggere l’area dalle incursioni nemiche dalla Carelia e dalla Russia.
tromso-2
                                   il monumento al baleniere, da Tromso partivano numerose le grandi navi oceaniche per la caccia ai cetacei, fonti di lucro e commercio per l’intera zona
tromso-1
                                                          Anche i dintorni sono spettacolari,
Fiordi-Norvgesi
L’area è stata abitata fin dalla fine dell’ultima era glaciale. A Tønsvika, appena fuori città, sono state ritrovate tracce di insediamenti risalenti alla tarda età della pietra.
tromso-printemps
                                                 la natura che nel corso delle brevi estati esplode con tutti i suoi sgargianti colori
troms_midnightsun_740x33
e poi c’è la magia del sole di mezzanotte ,quello  che potrebbe sembrare un tramonto ma che incredibilmente nei suoi rossastri vapori è un’alba maestosa

Tromsø si trova a circa 350 km a nord del circolo polare artico e dal 21 maggio al 23 luglio è possibile ammirare il fenomeno del sole di mezzanotte ,  si verifica al di sopra dei circoli polari dove il sole non scende mai sotto l’orizzonte e di conseguenza non cala mai la notte

sunset_over_tromso_airport_by_danod-d5eka91

Nei mesi invernali, dal 23 novembre al 18 gennaio compresi, il Sole non sorge al di sopra dell’orizzonte ma, a causa del crepuscolo, non si verifica mai totalmente il fenomeno della cosiddetta notte polare. Infatti, anche nel giorno del solstizio d’inverno, l’elevazione massima del Sole raggiunge quota -3°, ovvero si trova 3 gradi sotto l’orizzonte, sufficienti per avere la diffusione necessaria a garantire la presenza della luce.

Il 21 gennaio di ogni anno Tromsø festeggia il “giorno del sole”, Soldagen

 

aurora_norvegia

a queste latitudini si può ammirare l’incredibile spettacolo dell’aurora boreale, che con i suoi colori e il fruscio che da loro emana ci fa sentire a stretto contatto con i misteri del cosmo e dell’infinito

 

questo viaggio l’ho compiuto alcuni anni fa,  anzi, questi viaggi, perché ho avuto l’opportunità di salire più volte in Scandinavia e di innamorarmi perdutamente  dei suoi favolosi scenari ancora fortunatamente in gran parte selvaggi e naturali, tornerò ancora a parlarne,
a presto e grazie della compagnia e dell’affetto che, nonostante la mia prolungata assenza ancora mi dimostrate 🙂
                        Ventisqueras

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: