Silenzio, dove mi porti?
raggiungi con me le bianche falesie di Étretat
mentre l’acqua dorme un’ ora e un pesce nuota nella luna che non c’è
silenzio senza luna cosa hai visto con me oltre
le falesie bianche di Étretat?
l’acqua senza luna dorme un’ora, il mare ne dorme cento
e cento cavalli d’oro galoppano nel vento
Silenzio
ho visto con te i pennelli fatati di Monet
dipingere con raggi di luna sulle bianche falesie di Étretat.
Ventisqueras
Claude Oscar Monet nasce a Parigi nel 1840 da una famiglia di modeste condizioni economiche ma si trsferisce in un piccolo paese di campagna fin da piccolo dimostrando grande abilità nel disegno, Per interessamento di una ricca zia si trasferisce a Parigi dove ha modo di fare conoscere ed apprezzare la sua arte.
dopo il 1880 arrivano i primi riconoscimenti e diventa in assoluto l’uomo simbolo dell’Impressionismo
Étretat è una piccola cittadina di pescatori nella Normandia del nord ( o Alta Normandia ) che s’affaccia curiosa su una spiaggia di ciottoli levigati sovrastata da bianche imponenti scogliere che cambiano colore durante il giorno quando il sole muta la sua posizione sull’orizzonte dando origini a scenari mozzafiato.
è incastonato fra le due scogliere più suggestive della costa:la Falaise d”Amont e la falaise d’Avral
Non vi è alcuna traccia di disegni preparatori nella sua opera, il colore è passato direttamente sulla tela, con pennellate rapide e veloci
ogni oggettività è stravolta, c’è la volontà di trasmettere attraverso il dipinto le sensazioni provate dall’artista, Monet vuole cogliere l’impressione di un attimo.
in questa immagine spettacolare il paese è abbracciato dalle due falesie
la falaise d’Amont è raggiungibile in macchina
e sulla sommità la romantica chiesetta di Notre Dame
da qui si può ammirare l’altro versante della costa, l’orizzonte spazia nell’azzurro e ci si sente trasportare altrove in un dialogo senza confini col silenzio e con la natura
e di nuovo le immagini tornano a sovrapporsi con le opere di Monet
l’uso di colori giustapposti caldi e freddi rende l’immagine in modo altamente suggestivo
la falaise d’Aval è raggiungibile con una lunga scalinata che parte dalla passeggiata a mare.Il percorso è lungo e faticoso ma la stanchezza verrà compensata da scenari irripetibili.Le piccole spiagge possono raggiungersi solo in orari ben precisi, quando la marea si ritira
dall’alto si avrà una perfetta visione del celebre arco La Manneporte, descritto da Guy De Maupassant ( uno degli autori francesi che più amo ) come un elefante che beve in mare.

fra i molti artisti che soggiornarono ed immortalarono le falesie anche Gustave Courbet: questa una sua apprezzabilissima visione
è evidente come i colori si differenziano nella varie ore della giornata
non si vorrebbe più distaccarsi da questo scenario ( forse anche perchè sono stata favorita da una giornata limpidissima con un cielo quasi di cristallo dove sembravano infrangersi i suoni…ed ecco tornare la mia più grande, forse sensazione qui provata Il Silenzio )
la notte si colma di maggiori suggestioni, mi sento persa nello spazio-tempo
le ultime immagini sono dedicate ai dipinti di Monet, è per lui ( da me amatissimo) che ho raggiunto questi luoghi, e devo ringraziarlo per avermi permesso di conoscerli, prima ero passata in Normandia solo per recarmi a Le Mont-Saint_Michel e non potevo capire che cosa mi ero persa
ma non ho finito né con la regione, tantomeno con Claude Monet, nel prossimo post saranno ancora i luoghi da lui immortalati in cui c’incontreremo
a presto dunque
Ventisqueras