dedicato all’amico Chgo John con l’augurio che possa esaudire presto il suo desiderio di visitare San Gimignano 🙂
Nel primo post su SanGimignano ho aperto con immagini dell’alba, qui, per introdurci al suo interno c’è la magia delle luci notturne
e…se ci fosse la luna?
s’accende la lampade celeste
framezzo alla seta del cielo
che nasconde
tra le sue pieghe stelle e segreti
chiedendo alle pietre antiche
un varco per l’eternità
Ventisqueras
i grandi monumenti con la luce artificiale che si riflette sulle pietre antiche acquistano un particolare colore ocra che ne acuisce il fascino, in questa immagine risaltano le torri degli Ardinghelli, la Torre Grossa e la torre dei Becciquella degli Ardinghelli fu una delle due famiglie dominanti dell’epoca, il palazzo e le torri si trovano all’angolo fra piazza Duomo e piazza della Cisterna
quando si spegne la notte le pietre continuano a brillare di luce propria, con le torri degli Ardinghelli (rigt), e il palazzo e torre Pellari ( left)
ecco ancora l’eleganza snella delle torri perforare l’aria come un dardo scagliato dalla storia contro il tempo
le famiglie potenti erigevano le proprie torri e si gareggiava in bellezza, ma soprattutto il potere del casato era provato dall’altezza, gli Ardinghelli e i Salvucci , le famiglie più importanti dell’epoca avevano anche le torri più alte
nonostante l’espresso divieto del 1225 le due torri erano ben più alte dei 52 metri della torre Rognosa ( quella del Palazzo Comunale ) ogni torre aveva un proprio nome, in risposta a quelle gemelle della famiglia Salvucci, appena poco più lontane, per questo furono più tardi” scapitozzate” ( abbassate ) ed oggi si ergono a poco più della metà dell’originale.( anche nel medioievo esistevano gli abusi edilizi…ha ha)
questa chiamata la Torre del Diavolo ha una leggenda da raccontare,
pare che durante l’assenza del proprietario in una sola notte fosse cresciuta il doppio della sua altezza
e che sia stato il diavolo, costruendola di pietra più scura per differenziarla da tutte le altre torri
sembra però avesse un’ influenza malefica su chi vi si poggiava anche soltanto con una mano.( alla larga, allora brrrrrrr!!! )
nelle adiacenza si trova quella che può essere considerata il salotto buono dell’antica città,
la suggestiva costruzione è in travertino sormontata da una monumentale ” vera di Pozzo ” su pianta ottagonale,
un centro di aggregamento ideale per i visitatori: Piazza della Cisterna,
che prende nome dalla grande cisterna posta al centro della piazza come lo fu nei tempi medioevali per i cittadini. Lo spettacolo degli storici palazzi e torri che la circondano è irripetibile, e vi si vive un’atmosfera irreale
nell’antichità fu anche palcoscenico per feste e tornei. L’attuale sistemazione risale al Duecento secondo le disposizioni del comune, a quei tempi Ghibellino
che si ripetono anche ai nostri giorni con manifestazioni in costume
è un ambiente particolarmente raffinato e romantico
tutta la città, in cui si può circolare solo a piedi, è un unico grande salotto, in cui il tempo non conta e si vive come il un film del passato senza fretta, al rallentatore
guardando da questa finestra dalle belle bifore si spalanca un mondo incredibilmente lontano e insieme tattile
concludo questo post con la tavola del duecento rappresentante San Gimignano patrono della città che tiene amorosamente tra le mani per proteggerla,( si trova nella pinacoteca del Palazzo nuovo del Podestà) ci sarebbe da fare una marea di post per descrivere tutta l’arte e la storia di questa magnifica cittadina, purtroppo vi devo dare solo una visione superficiale,ma spero abbastanza evocativa
un saluto
Ventisqueras