amici carissimi ben ritrovati! In ritardo, ma con affetto e gioia vi faccio i miei più grandi auguri per il nuovo anno, se avessi la bacchetta fatata vorrei che per ognuno di voi si avverasse un desiderio, ma ancora non me ne hanno dato licenza ( !!!) e per quest’anno vi dovete accontentare , sorry 🙂
qualcosa di veramente magico, però, l’ho tenuto in serbo per voi, le immagini del mio capodanno a Venezia
Un carico di balconi bianchi opulenti deposti su petali di rosa sorride dai palazzi serrati fitti di prolungamenti astratti, dal mare pressati arretrano di secoli avanzati d’acque fluttuanti allo scoperto.
Onde a onde. Onde. Onde. Sconfitte, sul Canal Grande.
Gelida si fa la culla preziosa perché nessuno sfiori la sposa.
Tratta dal mio testo dedicato a Venezia ” Sposa al mare” perché Venezia Dama è la bellissima sposa del mare da cui anticamente proviene e forse fra le cui braccia un giorno ritornerà
.Immobile il tempo fra le calli
in bisluccica traccia d’argenti fioccosi -molto contorti- s’accastella fissa d’emozione dipinta pallida a sommergermi a sconvolgermi come fossi trascinata via dal tempo che non è mai passato
di solito non amo la ressa e la troppa confusione, ma l’unicità di un capodanno a Venezia è valso anche di sopportare tutto questo
pura e assoluta follia e magia
l’ignoto, il mistero, l’imprevedibile: sempre in agguato, un anticipo del carnevale!
sembrava di non toccare la terra con i piedi, lievitando nel sogno
obbligo indossare qualcosa di bianco, magari anche solo la mascherina…. e allo scoccare della mezzanotte nella piazza forse più bella ( certo la più romantica) al mondo si rinnova la tradizione del bacio collettivo
le cupole veleggiavano nella piazza festosa
e la sirena Venezia ancora ammalia come mai !!!!