cucù! he he, in questo post si parla anche di me! mi sono appena svegliato dal letargo invernale e do’ un’occhiata per vedere com’è cambiato il mondo!
i crocus sono fioriti e c’è già chi si da un gran d’affare intorno!
ricca e interessante la presenza nel Parco dei roditori: tra i più diffusi e caratteristici lo scoiattolo ( Sciurus vulgaris ) sempre così impegnato a correre di qua e di là alla ricerca del cibo
sorpreso e sulla difensiva….
….. quasi invisibile mimetizzato tra le foglie
the! un’altro curiosone!
qualche bacca colorata fa festa nel bosco
il gelo dell’inverno è ormai quasi dimenticato
anche se in lontananza le nevi eterne dei grandi ghiacciai scintillano al sole, i prati colonizzati dai” soffioni ” sembrano nuvole cadute giù soffici e vaporose dal cielo, innalzando odi alla primavera
il candore della neve si trasforma in quello abbagliante degli anemoni
dalle loro tane tra i prati buffissime e simpaticissime sbucano le Marmotte ( Marmota marmota)
la tradizione popolare le vuole lente e imbranate ( infatti ad una persona che si trastulla si dice ” ma muoviti marmotta! “)
e va beh, sì, stanno piantate diritte davanti alle loro tane, io le trovo piuttosto curiose e attente a far la sentinella alla loro proprietà, più che essere sfaticate!
mentre gli immensi prati alpini si ricoprono di ranuncoli gialli
la neve che si scioglie dai ghiacciai torna a chiaccherare tra il muschio e i sassi
per poi raccogliersi a formare le mille meravigliose cascatelle e cascate ( questa è quella del Pison )
i laghi e i laghetti ripetono la grande suggestione dei riflessi tra i fiori
muscari e genzianelle talvolta rubano il loro azzurro colore
della specie lugomorfi fa parte la lepre comune ( Lepus europaeu ) che non sfata affatto il detto” corre come una lepre” in questo caso se la dà a gambe come una lepre!
mentre la splendida e paciosa lepre alpina (lepus timidus ) proprio come recita il -timidus- della sottospecie, sembra non voler allontanarsi dal suo morbido e candido cuscino di neve, forse l’unico ancora non disciolto dal sole
e visto che stiamo parlando di candore quello della campanula pelosa è abbagliante
L’avifauna annovera numerose specie tipiche dell’ambiente alpino: primi tra tutti i galliformi, rappresentati dalla pernice bianca( Lagopus mutus) qui in montagna conosciute anche come” angeli” e questo volo tra l’oscuro degli alberi ne giustifica il delizioso soprannome
il nuovo colore dei prati si fa suono fra gli alpeggi,
suono lontano di campana
suono del silenzio che negli orecchi risuona
langue, si fa del paradiso: scena.
Ventisqueras
con questo straordinario ciuffo di rarissimi fiori ( ancora una sfida per gli amanti ed esperti della flora alpina ) il mio arrivederci dal magico mondo del parco Naturale dell’Adamello-Brenta ;.)