La Marmolada regina delle Dolomiti possente baluardo di roccia vide fronteggiarsi nella guerra del 1915-18 gli eserciti dell’impero austro-ungarico e quello italiano, una via alpinistica con diversi gradi di difficoltà chiamata “Ferrata alle trincee” conduce a scoprire le condizioni estreme in cui i militari erano costretti a combattere, in particolare durante i rigidissimi inverni
Faticosamente, ma lieve si sale. Gli scalini di ferro intrappolati nella roccia sembrano gettarmi direttamente fra le braccia degli angeli.
D’improvviso si arriva alle trincee nel cuore freddo della montagna, l’odore della morte mi raggiunge ovunque per quelle vie arse da volti ormai dimenticati.
Li ho sentiti nel ghiaccio
pressati nella bara di cristallo
pura e intonsa, dove conservare intatto
il colore degli occhi sbarrati.
I cunicoli, budello senza pace, s’addentrano in labirinti oscuri, l’aria cominciava a mancare.la luce fioca della pila riverberava ombre vacillanti. Temevo di perdere la cognizione del tempo e delle distanze.
Di tanto in tanto entrava una zaffata gelida da squarci di luce in verticale sulla roccia: la superba vista delle cime e l’orrido degli strapiombi mi coglieva impreparata, bloccando lo scorrere del sangue
Ta-pum
la voce del cannone tuona
ta-pum
bianchi gli alpini nella neve bianca
si aggirano già fantasmi,
cadono silenti,
grappoli di fiori violacei
a guarnire i sentieri di sangue.
Occhi ascolto dal buio, vedo fiamme. Mi sento l’assurdo della guerra ( di tutte le guerre) pressato sul collo.
Da una cima all’altra, da una bandiera all’altra giovani vite in incomprensibile obbligo cruento scontano errori imposti.
Dentro le spire scheggiate del vento
voci e voci , nel loro sudario eterno.
Ta-pum, ta-pum.
*
Giovani voci unite sul filo della preghiera sul cucito orlo delle lacrime.
Che le tue mani di rovo, o Dio
quelle mani senza destino nè forma
possano farli ritornare là, dove ha sognato
il loro cuore, nel tempo senza tempo
e senza suono del tuo imperscrutabile
Amore.
Mi sono sentita le spalle dure e pesanti nella discesa a valle e i cori spensierati intonati dagli amici per me avevano un suono solo:
ta-pum, ta-pum.
Punta Penia, Marmolada -ferrata alle trincee-
il ghiacciaio della Marmolada si sta ritirando ed a volte restituisce poveri resti di soldati dalla loro tomba di ghiaccio, l’ultimo solo poco tempo fa nel 2011 mummificato, ora è sepolto nel piccolo cimitero di Canazei in attesa dei venti anni che lo condurrano in uno dei molti sacrari di guerra che riuniscono i caduti italiani, e di tutte le altre nazioni belligeranti, fratelli nella morte di questa guerra crudele ed inutile, come tutte le guerre di tutti i tempi