ancora un sogno ad occhi aperti
la nebbia del mattino quando dolcemente evapora accarezzata dai primi raggi del sole…
scopre paesaggi che chi li ha visti anche soltanto per una volta li porterà per sempre scolpiti nell’anima
è quella che noi pisani chiamiamo la via delle colline pisane e che il National Geographic ha inserito fra le 100 più belle strade del mondo …come dargli torto?
all’altezza pressappoco di Pontedera e poco distante da dov’è la mia residenza, si devia dalle comode e transitatissime strade di grande comunicazioni o autostrade
per inoltrarsi in una via secondaria che attraversa territori poco abitati
L’insieme si frantuma e si evidenziano i particolari, piccoli borghi dalle case in pietra non sembrano reali, ma dipinti da un grande artista paesaggista, nomi per me dolci come l’uva matura conosciuti e scanditi ad uno ad uno
Castelfalfi

Montaione
Terricciola
vicoli e case come sculture antiche
Lajatico, qui la strada attraversando in basso il centro abitato passa proprio dal paese natale del grandissimo Andrea Bocelli
e qui in mezzo al velluto delle “sue” colline il Maestro ha creato dal nulla il magico Teatro del Silenzio
Passando in primavera si nota solo il laghetto attorno al quale si verifica a fine luglio, rigorosamente all’aperto
il grande evento che coinvolge migliaia di spettatori e le più grandi star dello spettacolo internazionale
chissà se questa sua grande voce, così potente,calda e vallutata l’ha rubata proprio a questa sua ( nostra) impareggiabile terra
Con le stagioni si evidenziano dai colori della natura, sterminate distese di giirasoli
e tl rosseggiare dei papaveri tra il grano
o davanti allo scoppiettare del camino l’autunno, con le castagne e il vino nuovo….siamo nella terra del Chienti DOC, ricordate ?
moltissimi stranieri, soprattutto nordici, tedeschi, olandesi, norvegesi ecc. hanno preso casa qui per viverci stabilmente o trascorrerci le vacanze in una atmosfera rilassante e idilliaca
sfiorerà Volterra , la bellissima città etrusca
dai lunari panorami mozzafiato
fino a condurci al bivio di Castagno dove finisce la provincia di Pisa e si entra in quel di Siena
giungendo al tramonto gia da qui si scorge nell’infuocato suo clamore, troneggiante sulla collina San Gimignano e le sue antiche torri…ma questa è una storia che vi racconterò un’altra volta
ora voglio salutarvi facendo un piccolo omaggio al cipresso, questo nobile ed elegantissimo albero che sempre in primo piano o in lontananza
integra e completa la perfezione del paesaggio toscano
e mentre si addensano le ombre della sera e si accendono le luci negli splendidi rustici di pietra
l’ultimo saluto lo rivolgiamo a lui
Cipressi
sgranando la collina silenziosa.
Preme il cielo di rosso
come una trina ordita
da demoni danzanti sul crinale.
a domandare, dove si ferma
il passo nel cammino…
dove dolente l’ammasso
di speranze, s’andrà a posare
in calici frementi assaporare