si leva il sole con una soffusa nebbia che rende i collie le colline un sogno lieve
bussa il sole alla finestra del mondo
toc toc
un mare di fiori lo sta accarezzando
gira e rigira lo stanno sempre seguendo
nel corso del suo cammino
sfiorano meraviglie in tondo
Ventisqueras
e il pieno sole, salendo dalla via volterrana anche oggi dispiega e svela tutta la maestosità del paesaggio toscano
si entra dalla porta pisana ( San Matteo, ma è detta comunemente così perchè vi si arriva dalla parte di Pisa ) di primo mattino, l’auto relegata nel parcheggio, le strade deserte, si entra in pieno medioevo, il rumore dei mie passi solitari fa eco ai fantasmi delle generazioni passate che sembrano far folla con me alla scoperta degli ultimi tesori scelti fra i mille, cui raccontare
piazza del Duomo in tutta la sua preziosità si appresta a svelarci i suoi segreti, le belle torri già conosciute nell’altro post sono schierate come guardie d’onore
fulcro della città è la spettacolare piazza del Duomo con i grandiosi monumenti: Il Palazzo Comunale chiamato anche Palazzo nuovo del Podestà e,
salendo una ripida scalinata la Collegiata di Santa Maria Assunta o più semplicemente il Duomo, costruita nel 1148 è considerata uno dei più prestigiosi esempi di romanico toscano
dal lato opposto della piazza il Vecchio Palazzo del Podestà ( che non ha più questa funzione ma è divenuto un museo ) con la torre Rognosa, un tempo proprietà della famiglia Ghibellina dei Salvucci
osserviamole anche nella loro fantasmagorica veste notturna
la luce del cristianesimo irradia fasci di strie iridescenti nella penombra della magnifica collegiata
Fede
Il mio cuore si riempie d’acqua
cielo di nubi d’inchiostro
mi si schianta addosso
-sto forse annegando?-
aggrappata a un filo di vento
m’accorgo che sto pregando.
Ventisqueras
completamente affrescata dai maggiori artisti senesi e fiorentini dell’epoca
da perderci gli occhi…e l’anima si fa leggera, leggera
la chiesa è costruita su tre navate i grandi pittori dell’epoca espressero il meglio della loro Arte:Benozzo Gozzoli, Domenico Ghirlandaio Bartolo di Fredi, Taddeo di Bartolo,
ma esistono anche sculture in legno ed tante altre opere di grandi artisti del tempo, per citarne solo uno Jacopo della Quercia
magnifico il Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo
Santa Fina, figura locale portata agli onori degli altari ( nella collegiata il Ghirlandaio narra la sua vita con bellissimi affreschi) di lei si racconta una gentile leggenda-miracolo, ella morì in giovane età minata da una grave malattia che le procurava atroci dolori e la costringeva a stare immobile nel letto, nonostante questo chi andava a visitarla usciva da lì consolato e confortato nessuno la sentì mai emettere un lamento, nel giorno della sua morte quando fu tolta dal suo letto per le solenni esequie il letto improvvisamente fiorì tutto di violacciocche che si propagarono subito anche tra gli interstizi delle pietre della città, per questo miracolo
ora sono comunemente chiamati ” i fiori di Santa Fina”
naturalmente San Gimignano abbonda di splendide architetture religiose medievali questa è la facciata in mattoncini e volte ad arco di San Bartolo
lo spettacolare interno di Santa Maria dei Lumi ( non trovate incantevole la sua titolazione? ) si dice dovuta ad una apparizione miracolosa avvenuta circa nel 1500 ai Sangimignanesi
misteriosamente avvolta di fantasmagoriche luci certo di origini divine
altro stupendo portale quello della chiesa di San Francesco in stile romanico- pisano- lucchese eretta circa nel XII sec in origine dedicata a San Giovanni,( costruita nell’omonima, ma poi tuitolata al Poverello di Assisi ) di cui si è conservata solo la parte inferiore
in questo dipinto si può vedere come fosse stata la chiesa alle sue origini
in mezzo a tutti questi pregevolissimi repeti storici penso non debba affatto stonare l’immagine molto attuale di uno splendido micione!
ma per lalutarvi ed invitarvi al prossimo post è certo più adatta una immagine ” turrita” sotto un cielo imbronciato, a presto
Ventisqueras