“Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, Superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”“ Francesco Petrarca
1358 dalle ” relazioni di viaggio”del grande Poeta viene scandito il suo soprannome che tutt’oggi la contraddistingue La Superba
Puttana può essere la sorte o la malasorte Fabrizio De André
La lanterna e il porto
Ma se ghe penso alôa mi veddo o mâ,
veddo i mæ monti, a ciassa da Nonçiâ,
riveddo o Righi e me s’astrenze o cheu,
veddo a lanterna, a cava, lazù o Meu…
Riveddo a-a séia Zena iluminâ,
veddo là a Fôxe e sento franze o mâ
e alôa mi penso ancon de ritornâ
a pösâ e òsse dôve ò mæ madonâ. Ma se ci penso allora io vedo il mare,
vedo i miei monti, piazza della Nunziata,
rivedo Righi e mi si stringe il cuore,
vedo la lanterna, la cava, laggiù il Molo…
Rivedo alla sera Genova illuminata,
vedo là la Foce e sento frangere il mare
e allora io penso ancora di ritornare
a posare le ossa dove ho mia nonna
sotto ogni immagine un versetto di Giorgio Caproni tratto dal suo testo Litania
Genova mia città intera.
Geranio. Polveriera.
Genova di ferro e aria,
mia lavagna, arenaria.
Genova città pulita.
Brezza e luce in salita.
Genova verticale,
vertigine, aria scale.
Genova nera e bianca.
Cacumine. Distanza.
Genova dove non vivo,
mio nome, sostantivo.
Genova mio rimario.
Puerizia. Sillabario.
Genova mia tradita,
rimorso di tutta la vita
Genova in comitiva.
Giubilo. Anima viva.
Genova in solitudine,
straducole, ebrietudine.
(immagine del vecchio porto )
Genova di limone.
Di specchio. Di cannone.
Genova da intravedere,
mattoni, ghiaia, scogliere.
Genova grigia e celeste.
Ragazze. Bottiglie. Ceste.
Genova di tufo e sole,
rincorse, sassaiole.
La Cattedrale San Lorenzo consacrata senza che ancora fosse finita la facciata nel 1118 , completata nel XIV sec. stile Germanico- Gotico
Genova tutta tetto.
Macerie. Castelletto.
Genova d’aerei fatti,
Albaro, Borgoratti.
Genova che mi struggi.
Intestini. Caruggi.
Genova e così sia,
mare in un’osteria.
Genova illividita.
Inverno nelle dita.
Genova mercantile,
industriale, civile.
Genova d’uomini destri.
Ansaldo. San Giorgio. Sestri.
Genova in banchina,
transatlantico, trina.
Genova tutta cantiere.
Bisagno. Belvedere.
Genova di canarino,
persiana verde, zecchino.
Genova di torri bianche.
Di lucri. Di palanche.
Genova in salamoia,
acqua morta di noia.
Genova di mala voce.
Mia delizia. Mia croce.
Genova d’Oregina,
lamiera, vento, brina.
Genova nome barbaro.
Campana. Montale, Sbarbaro.
Genova dei casamenti
lunghi, miei tormenti.
Genova di sentina.
Di lavatoio. Latrina.
Genova di petroliera,
struggimento, scogliera.
Piazza De Ferrari
Genova di tramontana.
Di tanfo. Sottana.
Genova d’acquamarina,
area, turchina.
Genova di luci ladre.
Figlioli. Padre. Madre.
Genova vecchia e ragazza,
pazzia, vaso, terrazza.
La città dei caruggi
Genova di Soziglia.
Cunicolo. Pollame. Trilia.
Genova d’aglio e di rose,
di Pré, di Fontane Masrose.
Boccadasse e la sua Poesia in ogni stagione
Genova di Caricamento.
Di Voltri. Di sgomento.
Genova dell’Acquasola,
dolcissima, usignuola.
Genova tutta colore.
Bandiera. Rimorchiatore.
Genova viva e diletta,
salino, orto, spalletta.
Genova di Barile.
Cattolica. Acqua d’Aprile.
Genova comunista,
bocciofila, tempista.
Genova di Corso Oddone.
Mareggiata. Spintone.
Genova di piovasco,
follia, Paganini, Magnasco.
Genova che non mi lascia.
Mia fidanzata. Bagascia.
Genova ch’è tutto dire,
sospiro da non finire.
e come la LItania di Caproni Genova non finisce risorge , sorride….ricomincerà
Ventisqueras