2 ) Douce France -2015 a conclusione del viaggio in Normandia -At the end of the trip to Normandy

Il primo post del viaggio in Normandia lo dedicai alle scogliere di Etretat e con quel magnifico ricordo concludo e saluto quell’angolo di sogno

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dove andare? ogni destinazione era perfetta…difficile scegliere,

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ma la meta era già prestabilita…non come quest’anno che non so ancora dove andare

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mi chiesi :toc…toc…provo a bussare? mi  faranno entrare? si potrebbe affacciare una delle belle dame in bianco e in trine di Monet…

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oh! ma che peccato! non c’era nessuno erano tutte uscite lungo il fiume a passeggiare o a pescare 🙂

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nel  fiorito giardino blu del Pittore della luce e dei sogni le potrò sempre ritrovare….

Beuvron-en-Auge-Vieux-Manoiallora optai per girellare in una  qualche incantevole strada con le case a graticci e tanti fiori da farne un piccolo angolo di paradiso e incollarci cartoline a cuore

cultura_1suve_T0ancora più incantevoli se si specchiano vezzose in un piccolo  silenzioso rio

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scorci di vicoli antichi o sontuosi palazzi formavano un mix da far girare la testa

per poi tornare  fra le dune di sabbia  incontro al mare

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ed eccolo all’improvviso, fra le onde,  un po’ sbiadito in lontananza

340px-Audresselles_littoral_fortificationsimpavide case strette una all’altra non temono il fronteggiare marosi quando come un famelico lupo urlante il vento del nord  le assale

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e scese lenta la sera, il viola diventa rosa e l’infinito traspare

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con il sole che inchinandosi  baciò a salutare questo splendido mare

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ricordo poi che assalito da mille diavoli infuocati divenne rosso il cielo e immaginai l’Arcangelo Michele volato dall’isolotto  delle maree  con la spada sguainata ancora pronto a sconfiggere il male

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Chiuderò così come avevo cominciato  questo lungo racconto-omaggio: con la bella dama vestita di bianco, triste,  forse perché è rimasta sola sul prato o perché  è proprio l’ora di partire  lasciando che la bella Normandia e i quadri di Monet restino una spina di miele infondo al cuore

Giunta all’imbrunire arriverò in fondo a quella strada

la musica del mare  un suono lontano racchiuso

in una conchiglia

me l’hanno donata le sirene di Granville

la potrò sempre ascoltare

mi ripeterà fiabe e canzoni

all’imbrunire, al tramontare

mettendo vele ai sogni per mai più

dimenticare

Ventisqueras

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 spero abbiate trascorso bene il ferragosto….io? non lo so…chissà dove mai sarò,  spero di avere incontrato un altro giardino blu di sogni, :-)un abbraccio, un sorriso..Ventis

1) Douce France, con amore a Claude Monet e alla Normandia-Douce france, with love to Monet and Normandy

the_women_in_the_garden_1280x1024Le signore vestite di bianco di Monet mi fanno impazzire, sono quanto di più etereo e leggiadro i suoi dipinti lascino trasparire, leggerezza di vita, armonia nella grazia e nella completezza della bellezzaMonet-Autoritratto

Claude-Monet-The-Blue-Row-Boatlascerò che scorrano queste immagini, dolcemente, come portate dalla corrente del “suo” fiume: la Senna, attraversando i luoghi che il grande pittore della luce  ha dipinto ed amato

801ca488adc22394a4999e6e8c0db79balternandole senza un ordine definito e senza una storia, solo per la pura gioia degli occhi nell’apprendere osservando

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I ponti di Argenteuil, nel 1871, terminata la guerra anglo tedesca Monet si trasferì ad Argenteuil con la moglie Camille  sposata da un  anno e  con il figlio Jean,untitledIl treno ha fischiato - Turner - Pioggia, vapore e velocità - 1844Monet aveva una grande predilezione per i treni  che nel periodo in cui è vissuto erano solo aa vapore, questo è uno dei quadri della sua grande produzione che più amo, fa guardare l’oltre, il pensiero  si perde,vi  annega dentro tra quegli sbuffi sulfurei e un cielo così grande e basso che si potrebbe toccare con un dito

MMT82303 Credit: The Pont de l'Europe, Gare Saint-Lazare, 1877 (oil on canvas) by Claude Monet (1840-1926) Musee Marmottan, Paris, France/ Giraudon/ The Bridgeman Art Library Nationality / copyright status: French / out of copyright


The Pont de l’Europe, Gare Saint-Lazare, 1877 (oil on canvas) by Claude Monet (1840-1926)
Musee Marmottan, Paris

guardiamolo in contrapposizione con questo, stessi sbuffi di vapore ma freddi, grigi…chissà se era stata l’atmosfera a contaminare i colori di Monet…o il contrario Monet l’aveva cercata proprio per esprimere se stesso in quel momento

5872723anche un paesaggio, affogando in quest’argentea atmosfera lunare può contagiare l’anima,  essere quello che io lo  voglio far diventare, solo mio nel  mio piccolo pensiero

Bella luna

Bella luna lucida e rotonda

voluttuosamente t’adagi

sul setoso cuscino della notte

hai sconfitto la luce delle stelle

ieratica regni

i tuoi raggi toccano

i fruscianti canneti e li fanno tinnire

come campanellini d’argento.

Qualcosa d’angoscia e d’oblio ti culla

ho creduto di sentire il tuo respiro

lieve sul collo

ma era solo il mormorare

sommesso del fiume.

Bella luna

tutta sola te ne stai, senza un amante

che ti consola

il tuo sospirare è un arpeggio di giglio

che nasconde lacrime di plenilunio.

                        Ventisqueras

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ed ancora, più lievi e diafane dei raggi di luna le Dame in bianco di Claude Monet

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Avevo programmato per salutarvi da lontano gli ultimi post dedicati ai luoghi di cui ho parlato nel corso di questo lungo anno, non so dove mi troverò quando li leggerete, oltre aver ritardato la partenza, ho cambiato diverse volte la destinazione…he he, forse sarò la prima io a sorprendermi delle decisioni che prenderò, ma intanto torno a salutarvi con gioia e a ringraziarvi  per tutto quello che da voi ho ricevuto, in un inatteso contesto internazionale che sintetizza come l’amore per l’Arte e per la Bellezza non abbiano confini, e come faccia sperare in un momento così delicato per gli equilibri della Pace, che questo amore abbia il sopravvento sull’odio e vi sia solo comprensione per tutto ciò che è diverso

un grande abbraccio di raggi di luna

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5 ) Les Andelys-alla corte di Riccardo Cuor di Leone-at the Court of King Richard the Lionheart-the romantic charm of Normandy

1280px-Château_Gaillard_-_Les_Andelys_-_Eure_-_France_-_Mérimée_PA00099304_(2)Ed ora raggiungiamo la Normandia medioevale, quella dei castelli.Quando pensiamo ad un castello la fantasia ci porta ad evocare mondi fantastici, popolati da dame e cavalieri,assedi e duelli, un mondo romantico e insieme feroce e spietato pieno di leggende e di racconti di storie tramandate di padre in figlio accanto a un grande camino dove scoppiettava il fuoco e si alzavano come piccole fate le faville. Eccone qua uno imponente o Gagliardo,  tradotto dal francese Gaillard questo è il suo significato

chateau-gaillard-les-andelys-fra-1024x576i suoi ruderi candidi spiccano in un ansa della Senna a Les Andelys nel dipartimento dell’ Eure, fu costruito in brevissimo tempo, iniziato nel 1196 e terminato in circa due anni per volontà di Riccardo Cuor di Leone

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il leggendario re che aveva combattuto con il suo esercito nella terza crociata e che era al tempo stesso re dell’Inghilterra feudale e Duca di Normandia.Il castello di Gaillard  faceva parte di una serie di fortezze poste a difesa del ducato dagli attacchi del re Filippo II di Francia.

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sul modello dei castelli crociati della Terra Santa fu ideato secondo i dettami dell’architettura  al tempo più moderna,  ha un disegno complesso  seguendo  i principi della fortificazione  concentrica. Le mura erano spesse ben 4 metri.Passò di mano diverse volte fra Francia ed Inghilterra finché fu definitivamente francese dal 1449.Enrico IV di Francia ne ordinò la distruzione pur essendo già in rovina, evidentemente era ancora molto temuto.

 Di fiori, di pietre e di farfalle

Il silenzio della farfalla bianca
è un silenzio rotondo
ricamato di foglie d’oro e d’argento
si posava sui fianchi e dormiva con loro.
Silenzio
è crisalide di pietra
con occhi ovattati di sole
picchi  distesi candidi di sassi e parole
vecchie pietre consunte.
Si posò la farfalla
sui fiori del  del tramonto
era un tempo senza tempo
aveva riflessi rossi come il sangue.
Ventisqueras

untitledwwwwspicca maestoso a 90 metri sopra una bianca falesia , nel verde acceso della vegetazione

paisajes_pintados_de_blanco_164096612_650x                                                               superlativo in questo abbraccio di neve

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fra i ruderi sbocciano questi fiori delicati che invidiosi, sembra abbiano rubato il loro colore

Les-Andelys-(France)12ai piedi  del castello di Gaillard  mollemente distesa come una gran dama che si  riposa fra preziosi cuscini, la città di Les  Andelys appare  immersa in una bellezza quasi irreale

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è formata da due località: Le Petit Andely   e Le Grande- Andely le due cittadine si sono unite  a formare un unico centro nel 1793,collegate da una strada rettilinea.

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immagini che da sole parlano di uno scorrere lieve e armonioso del tempo con il grande fiume

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a chi possiede una qualche nozione della bella e musicale lingua francese consiglio questo video che scende nel profondo della soria di Les Andelys, ampliando racconti e particolari, per chi non la conosce…le immagini saranno ugualmente suggestive, buona visione

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Le Grand Andely è costruita intorno alla Collegiata di Notre Dame.

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Dove ora sorge la Collegiata nel 511 la regina Clotilde, moglie di Clodoveo I, primo re dei francesi cristiano fece erigere un monastero per le giovani ragazze nobili, che venne distrutto dai Vichinghi nel 900 Al suo posto si costruì dal XII al XVI sec. la chiesa che ci appare oggi.les-andelys-collegiale-1 3vrrrqT_S1iCLuS-bBCXyne4laA les-andelys-pour-m_lefevre-035

Per la lentezza nel costruirla non ha uno stile uniforme, presentando sul fianco destro che dà sul giardino uno stile gotico fiammeggiante, e il fianco sx che da sulla strada uno stile rinascimentale.La illeggiadriscono preziose vetrate

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e una notevole deposizione scultorea

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Nelle vicinanze di Les Andelys si trova, immerso in un grande parco di alberi di alto fusto e di ciliegi ( che a venire qui nel periodo della loro fioritura deve essere uno spettacolo da fare girare la testa) un altro straordinario monumento L’Abbaye de Jumièges

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di questa grandiosa Abbazia non sono rimasti che i ruderi ma il suo fascino è incredibile, solo immaginando le sue originarie dimensioni ( con campanili alti 46 metri) si può forse fantasticare sull’originaria bellezza.

 

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venne iniziata nel 1020 su idea di Guglielmo il conquistatore e presto divenne il fulcro, il cuore pulsante dello sviluppo spirituale culturale della zona

450px-Abbaye_de_Jumièges1  cadde in declino durante la guerra dei centanni, fino a diventare cava di pietre durante la Rivoluzione

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camminare fra queste pietre maestose  innalzate tanto in alto da sembrare non aver fine e che hanno per tetto il cielo è un innalzamento della mente, uno sprono a seguirle su nell’alto5_qUW7P

Claude Monet e la Senna

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Con negli occhi le visioni dei dipinti di Monet è  meraviglioso compiere un  ultimo viaggio con un piccolo battello nelle anse dell’estuario della Senna il mio saluto.Grazie per l’attenzione,e se vorrete  a presto

Ventisqueras

 

 

 

 

 

4 ) Honfleur – Calvados – il fascino romantico della Normandia

Se si ama il romanticismo niente può essere più affascinante di quella terra variegata che è la Normandia, dove villaggi pittoreschi con le case a graticcio dai tetti di paglia e i candidi steccati dei giardini fioriti, si alternano a quelle di porticcioli che sembrano saltar fuori precisi, precisi dai quadri di Monet

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mentre i verdissimi prati sembrano improvvisamente precipitarsi a mare dalle bianche scogliere per raccogliere l’ultima carezza del sole che tramonta

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Non lontana dalla foce della Senna questo è Honfleur nella provincia del  Calvados, ( Bassa Normandia)   deliziosa cittadina   rimasta quasi immutata nel tempo

Honfleur harbour in Normandy, France. Color houses and their reflection in water

Vieux Bassin è il  porto incorniciato da vecchie splendide case  colorate  non le diresti un po’ simili alle da me tanto amate  “case torri” liguri?( anche se i loro colori sono meno accesi ) specchiano la loro austera bellezza, come Narciso della mitologia greca nelle limpidissime acque del piccolo porto

to-visit-honfleur-isa sera, con la bassa marea ( conoscete bene la potenza delle maree da queste parti) le barche sembrano tirate a secco, far parte della terra ferma, più che del mare

1ecb4cefd4ed8ffee52d2fab64566e27 mi è venuto spontaneo fare paragoni con la Liguria, forse perché qui ritrovo lo stesso fascino romantico che fa del Golfo ei Poeti un0 dei luoghi per me magici.Honfleur è una cittadina di circa 1600 abitanti, molto vivace, qui si passeggia fra vecchie case c botteghe molto particolari in pieno relax

Si alternano alle immagini alcuni dei superlativi dipinti di Claude Monet ispirati a Honfleur

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9161a44eab4f3d666cda3f26f34037a6                           poteva forse mancare la Pizza di Gino? non sia mai!un tocco d’italianità non guasta mai!

boutique-a-honfleur-p-jeanson-jpg questo negozio di vini  sembra pari pari uscito dal film “Pirati dei Caraibi” e dato che sto viaggiando  di brutto con la fantasia magari se ci affacciamo dentro  troviamo Capitan Sparrow ( alias Johnny Depp he, he ),ma  ci si può semplicemente fermare e bere un tipico calvados

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o sostare incantati davanti a portoni come questo, da qui può uscire una Principessa  o un nano folle, cioè di tutto e di più!

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La nave si riempì di sangue

dal punto in cui sgorgava

le navi corsero a riva,

il Signore combatté nobilmente

i corpi dei morti versano sangue

Poema normanno di Haraldr scritto da Re Handrada III

in questa terra contesa tra Francia e Inghilterra già nel medioevo vi furono incessanti battaglie e cruenti combattimenti, che non si riescea ravvisare nella limpida e quieta sera sul porto

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questa giostra  gira sogni

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Place Sainte-Caterine è il cuore della cittadina che al sabato si anima con un delizioso mercatino

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sullo sfondo del mercato la Chiesa di Santa Caterina di origine romanica con l’originalissimo campanile che ricorda lo scafo rovesciato di una nave in qualche modo rappresentando  le origini marinare di Honfleur

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Principi delle maree

naviga un buco nero la luna raggiunta dall’estate
abbandona  il fiume dove cantano le rane d’oro
il cacicco dalle  vele quadrangolari rosse gela il tempo
sulla punta delle dita tra sberleffi di nebbia galoppa furiosa la marea

rabbrividisce il cielo, cade a pezzi  seppellendo
i simboli ancestrali di tutte le magie dell’universo

i fuochi delle stagioni rigirano gli orizzonti

s’accende l’ansia delle vene aperte, non per il rimpianto
sporco di parole
ma per la lucentezza d’una rosa languida di labbra senza baci

ambra nell’incavo dei ricordi

ancora naviga quella puttana che mi segue dappertutto e mi raggiunge:

strega
nel suo sabba immortale, mi raggiunge nelle estati e negli autunni

portata dai Principi scintillanti delle maree che cavalcano le onde
a dimenticare l’estuario e  il fiume dove cantano le rane d’oro
per sempre

Ventisqueras

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si è perso il tempo per queste antiche strade
non si ripara dalla pioggia che non cade
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colori e barche in un crescendo di emozioni che  svelano sempre nuove prospettive
specialmente se piove non si riesce bene a capire dove si stia camminando, forse sul mare come Gesù Cristo? ha ha
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subito fuori città il favoloso ponte “della Normandia” è un invito o un saluto…chissà?!
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0d20c83d9532f4530d5dbf75ef700453e già è ora di andare non importa se il ricordo è dolce e non si riuscirà a dimenticare mi aspetta un altra città e un altro mare
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1)Le falesie di Étretat-La Seine maritime, i luoghi di Claude Monet-La Normandia romantica

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Silenzio, dove mi porti?

raggiungi con me le bianche falesie di Étretat

mentre l’acqua dorme un’ ora e un pesce nuota nella luna che non c’èfalesie-etretat-normandia-586x439

silenzio senza luna cosa hai visto con me oltre

le falesie bianche di Étretat?

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l’acqua senza luna dorme un’ora, il mare ne dorme cento

e cento cavalli d’oro galoppano nel vento

etretat_wcp2v_T0Silenzio

ho visto con te i pennelli fatati di Monet

dipingere con raggi di luna sulle bianche  falesie di Étretat.

                      Ventisqueras

Monet-Etretat-Lyon

Claude Oscar Monet nasce a Parigi nel 1840 da una famiglia di modeste condizioni economiche ma si trsferisce in un piccolo paese di campagna fin da piccolo dimostrando grande abilità nel disegno, Per interessamento di una ricca zia si trasferisce a Parigi dove ha modo di fare conoscere ed apprezzare la sua arte.

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dopo il 1880 arrivano i primi riconoscimenti e diventa in assoluto l’uomo simbolo dell’Impressionismo

Etretat_Panorama Étretat è una piccola cittadina  di pescatori nella Normandia del nord ( o Alta Normandia ) che s’affaccia curiosa su una spiaggia di ciottoli levigati sovrastata da bianche imponenti scogliere  che cambiano colore durante il giorno quando il sole muta la sua posizione sull’orizzonte dando origini a scenari mozzafiato.

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è incastonato fra le due scogliere più suggestive della costa:la Falaise d”Amont e la falaise d’Avral
boats-on-the-beach-at-etretat-by-Claude-Monet-0956Non vi è alcuna traccia di disegni preparatori nella sua opera, il colore è passato direttamente sulla tela, con pennellate rapide e veloci

ogni oggettività è stravolta, c’è la volontà di trasmettere  attraverso il dipinto le sensazioni provate dall’artista, Monet vuole cogliere l’impressione di un attimo.

etretat%201_8_JPG_2008128195817_etretat%201_8in questa immagine spettacolare il paese è abbracciato dalle due falesie

10457407236_db21cea876_b                                        la falaise d’Amont è raggiungibile in macchina

Etretat 36 w                                           e sulla sommità la romantica chiesetta di Notre Dame

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026 Etretat - Chapelle Notre Dame de la Garde

 

 

 

 

 

 

falaise-d-etretatda qui si può ammirare l’altro versante della costa, l’orizzonte spazia nell’azzurro e ci si sente trasportare altrove in un dialogo senza confini col silenzio e con la natura

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e di nuovo le immagini tornano a sovrapporsi con le opere di Monet

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l’uso di colori giustapposti caldi e freddi rende  l’immagine in modo altamente suggestivo

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la falaise d’Aval è raggiungibile con una lunga  scalinata che parte dalla passeggiata a mare.Il percorso è lungo e faticoso ma la stanchezza verrà compensata da scenari irripetibili.Le piccole spiagge possono raggiungersi solo in orari ben precisi, quando la marea si ritira

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dall’alto si avrà una perfetta visione del celebre arco La Manneporte, descritto da Guy De Maupassant ( uno degli autori francesi che più amo ) come un elefante che beve in mare.

Gustave Courbet, Beach in Normandy, French, 1819 - 1877, c. 1872/1875, oil on canvas, Chester Dale Collection

fra i molti artisti che soggiornarono ed immortalarono le falesie anche Gustave Courbet: questa una sua apprezzabilissima visione

 

falesie-etretat-normandia-586x439                                    è evidente come i colori si differenziano nella varie ore della giornata

Francia L'arco naturale Porte d'Aval e l'Aiguille nella scogliera di Etretat

non si vorrebbe più distaccarsi da questo scenario ( forse anche perchè sono stata favorita da una giornata limpidissima con un cielo quasi di cristallo dove sembravano infrangersi i suoni…ed ecco tornare la mia più  grande, forse sensazione qui provata Il Silenzio )

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la notte si colma di maggiori suggestioni, mi sento persa nello spazio-tempo

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le ultime immagini sono dedicate ai dipinti di Monet, è per lui ( da me amatissimo) che ho raggiunto questi luoghi, e devo ringraziarlo per avermi permesso di conoscerli, prima ero passata in Normandia solo per recarmi a Le Mont-Saint_Michel e non potevo capire che cosa mi ero persa

etretatma non ho finito né con la regione, tantomeno con Claude Monet, nel prossimo post saranno ancora i luoghi da lui immortalati in cui c’incontreremo

a presto dunque

Ventisqueras

 

 

Le mont-Saint-Michel ( 1-sulla strada di SanMichele )

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Sembra un disegno incredibile: una linea retta di duemila chilometri che unisce i 5 principali luoghi di culto europeo dedicati all’arcangelo Michele che si prolunga per altri duemila chilometri arrivando fino a Gerusalemme, non potendo per l’ampiezza dell’argomento trattato descrivere questo magico percorso in un solo post l’ho diviso in due parti,
questa prima illustra il lato nord del tracciato partendo dall’Irlanda con lo Skellig Micael, un posto con aspetto cupo e maestoso, ci si arriva per strade tortuose e una serie infinita di gradini fino a raggiungere i ruderi di quello che fu il monastero di San Michele, uno strano e bellissimo volatile fa parte della fauna stanziale di questo luoghi, l’uccello pagliaccio di cui sotto ho inserito una foto

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Skellig Michael, Ireland

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questa ley lines dedicata all’arcangelo Michele, si collega
con la Via Langobardorum: a Saint Michael’s Mount in Cornovaglia

Nel 1870, presso la British Archeological Association, William Henry Black tenne una conferenza all’interno della quale spiegò che i principali monumenti, naturali e artificiali, sarebbero disposti sul territorio non in maniera casuale, ma in modo da formare un gigantesco reticolo che coprirebbe l’intera Europa.Altri studiosi concordarono di linee lungo le quali vennero costruiti monumenti o edifici di culto nell’antichità,che ricalcavano il percorso del sole o della luna durante i solstizi. Ciò lasciava dedurre che le linee avessero non solo una funzione di comunicazione tra luoghi sacri, ma che fossero intimamente legate all’ambito spirituale. Esse potevano costituire una sorta di percorso da compiersi durante delle specifiche cerimonie sacre.

Seguendo questa traccia si giunge nel nordest della Francia in Normandia fino
all’isola incantata di Mont Saint Michel

LE MONT-SAINT-MICHEL
Pullula all’infinito” l’avor ”
chiaro mare, inghiottito da nebbie chiare
e d’improvviso s’abbatte l’onda galoppante
volute arricciate in vorticare pulsante

” Meno di un secolo alla fine del mondo”
la leggenda canta
il monte Tomba erratico masso scolpito
nella potenza delle maree, lampeggia
furibondo come e più di mille soli
a mezzogiorno

candido il frusciare di ali libere protese
a scandire di coinvolte bellezze spirituali
onda opaca ma ugualmente pura,
partorisce sulle sabbie mobili primordiali
l’umana fragilità in statiche spirali
a infrangersi d’umiltà

……….su illimitati mari.

Mont-Saint-Michel

successori di Watkins, a partire dall’esoterista Dion Fortune, attribuirono alle linee della prateria un valore energetico-magico. Negli anni ’60 la teoria delle ley lines si fuse con la geomanzia, sostenendo la necessità di preservare l’armonia della natura e dei punti sacri lungo i quali sono sorti i luoghi di culto. L’energia di cui queste linee sono conduttrici possono essere positive per la psiche umana, la coltivazione, e la civilizzazione di una comunità, come, all’opposto, dispensatrici di energie altamente negative. In questo senso l’esempio che viene fatto più spesso è il Triangolo delle Bermuda.

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